La democrazia fra i pirati

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nanoguerriero
00lunedì 11 febbraio 2008 23:14
spesso si sottolinea la ferocia e la spietatezza delle bande di pirati, paragonandoli conseguentemente a barbari, quasi bestie incivili. E invece molto interessante la struttura politica delle comunità piratesche. infatti all'interno di una nave tutti avevano i medesimi diritti, tutti la medesima quota di bottino (in rari casi al capitano o al nostromo spettavano cifre superiori), il capitano non era superiore in quanto tiranno che teneva a bada i propri marinai, ma era pari agli altri marinai e il suo grado gli era conferito da una libera votazione di tutti i marinai, che potevano anche toglierli il potere che loro gli avevano dato, sempre secondo maggioranza. una cultura sicuramente più aperta e, a mio parere, "giusta" della quasi totalità dei governi nell'intero mondo allora conosciuto e non.
ken.1979
00sabato 8 marzo 2008 14:35
a volte si innaginano i pirati sottomessi al proprio capitano, invece erano uomini di mare, marinai professionisti, devoti al proprio capitano che a volte era propietario della nave (anche rubata) pertanto uno capo da considerare
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