L'UOVO di PASQUA

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neve67
00mercoledì 21 febbraio 2007 23:30
L'UOVO DI PASQUA


L'uso di regalare uova è antichissimo.

Sicuramente è legato al fatto che la Pasqua coincide con l'inizio della primavera, originariamente celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura.

L'uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova. Nel Medioevo era tradizione regalare uova ai servitori; in Germania le uova venivano donate ai bambini insieme ad altri regali pasquali.

In alcuni paesi, come la Gran Bretagna, ogni anno a Pasqua i bambini vanno a cercare in giardino, fra l'erba e i cespugli, le uova che il dispettoso coniglietto pasquale ha colorato e poi nascosto.


Come si fa l’uovo di Pasqua?

Il cioccolato, mantenuto fuso in grossi contenitori con intercapedini contenenti acqua calda, viene distribuito in stampi ovali.

Gli stampi sono montati su un macchinario dotato di lunghe braccia che girano a 360 gradi, facendo contemporaneamente girare su se stesso l’uovo.

Così, per effetto della grande forza centrifuga, il cioccolato si spande sulle pareti prendendo l’inconfondibile forma ovale.
festeascuola.altervista.org/pasqua/uo.jpg

Ancora molto morbido, praticamente allo stato semisolido, l’uovo viene aperto per inserirvi la sorpresa e inviato a un altro reparto di produzione, per essere raffreddato e quindi solidificato.

A questo punto il prodotto per essere confezionato.

[Modificato da neve67 21/02/2007 23.31]

neve67
00mercoledì 21 febbraio 2007 23:33
uova cioccolato


Le uova di Pasqua: un’altra dolce invenzione dei cicôlatè torinesi. A dire il vero già alla corte di Luigi XV di Francia era venuta l’idea di ricoprire un uovo con il cioccolato, bisognerà però aspettare due secoli per gustare le prime uova interamente di cioccolato.


Nascono nelle botteghe artigianali di Torino, da via Dora Grossa alla contrada Nuova, alla contrada dell’Accademia. Le uova venivano lavorate, modellate e anche decorate, secondo diversi spunti creativi.


Questa tradizione è arrivata fino ai nostri tempi per mano dei maestri cioccolatieri specializzati in questa specialità. Un nome su tutti: quello di Giovanni Bellisima, siciliano trapiantato a Torino, autore delle uova di alcuni marchi prestigiosi come Caffarel e Talmone.

Foto gentilmente concessa da Touring Club e La Madia Travelfood



neve67
00mercoledì 21 febbraio 2007 23:39
Un po’ di storia

In tutto il mondo l’uovo è il simbolo della Pasqua. Dipinto o intagliato, di cioccolato o di zucchero, di terracotta o di cartapesta, l’uovo è parte integrante della ricorrenza pasquale e nessuno vi rinuncerebbe. Ma quanti di noi conoscono il significato autentico di questo simbolo?

Se quelle di cioccolato o di cartapesta hanno un’origine recente, le uova vere colorate e decorate hanno una storia antichissima, che affonda le sue radici nella tradizione pagana. Simbolo della vita che nasce, l’uovo cosmico è all’origine del mondo: al suo interno avrebbe contenuto il germe degli esseri. Presso i greci, i cinesi e i persiani l’uovo era anche il dono che veniva scambiato in occasione delle feste primaverili, quale simbolo della fertilità e dell’eterno ritorno della vita.

Gli antichi romani usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei loro campi, per propiziarsi un buon raccolto. Con l’avvento del Cristianesimo, molti riti pagani vengono recepiti dalla nuova religione. La stessa festività pasquale, d’altro canto, risente di lontani influssi: cade, infatti, tra il 25 marzo e il 25 aprile, ovvero nella prima domenica successiva al plenilunio che segue l’eqinozio di primavera. La Pasqua, insomma, si festeggia proprio nel giorno in cui si compie il passaggio dalla stagione del riposo dei campi a quella della nuova semina e quindi della nuova vita per la natura.

Anche in occasione della Pasqua cristiana, dunque, è presente l’uovo quale dono augurale, che ancora una volta è simbolo di rinascita, ma questa volta non della natura bensì dell’uomo stesso, della resurrezione di Cristo: il guscio è la tomba dalla quale Cristo uscì vivo.

http://://www.intrage.it/rubriche/culturaetempolibero/lapasqua/uova/index.shtml
neve67
00mercoledì 21 febbraio 2007 23:41
Le uova decorate


Sode o vuote?Le uova da colorare possono essere sode oppure vuote.
Nel primo caso, mettete le uova in una casseruola e copritele di acqua. Mettete la casseruola sul fuoco e portate l’acqua ad ebollizione. Coprite la casseruola e lasciate in infusione per circa 20 minuti. Quindi gettate l’acqua calda e fate freddare le uova sotto l’acqua corrente.
Se preferite usare uova vuote, fate un buco ad ognuna delle due estremità delle stesse e soffiate con forza in uno dei due buchi, facendo uscire il contenuto dell’uovo dall’altra cavità.


I colori delle uova
Per dipingere le uova si possono usare coloranti sintetici o naturali. Se preferite i colori naturali potrete usare bucce di cipolle cotte e tè per ottenere il marrone, foglie di edera e di ortica per il verde, zafferano cotto e cumino per il giallo, succo di rape rosse per il rosso.
Le tecniche per la colorazione sono due.
Le uova possono essere messe in acqua calda colorata, addizionata di aceto, ottenendo colori intensi e brillanti.
In alternativa si può scegliere la tecnica dell’immersione a freddo: colorate l’acqua, fatela raffreddare e quindi mmergete le uova in questo liquido, dove dovranno restare in infusione per un paio d’ore. Con questo secondo tipo di tecnica otterrete colorazioni più tenui e trasparenti.


Uova… con fantasia
Se per la vostra Pasqua preferite non semplici uova dal colore uniforme, ma qualcosa di più originale, ecco alcuni consigli.
Procuratevi dei fiori o foglie dai bordi ben delineati e attaccateli sull’uovo, usando un pennello intriso di albume sbattuto. Quindi inserite l’uovo in una calza velata ed immergetelo in un bagno di colore e fatelo bollire per circa mezz’ora. Fate freddare l’uovo, quindi staccate delicatamente le foglie o il fiore: avrete ottenuto delicate uova floreali.
Le vostre uova potranno essere anche cerate. In questo caso prendete un uovo già colorato e cospargetelo di colla vinilica o di cera fusa (a bagnomaria). Quindi mettete degli elastici di diverso spessore, per creare disegni astratti. Quando la colla sarà asciutta, immergete l’uovo in un secondo bagno (a freddo) di colore e lasciatele per tutta la notte. La mattina successiva togliete la colla e gli elastici: sotto di esse il colore del secondo bagno non sarà trapelato e le vostre uova saranno pronte. Per i più fantasiosi… le uova possono essere decorate a mano libera con pastelli di cera o pennelli indelebili.
neve67
00mercoledì 21 febbraio 2007 23:43
Le uova di cioccolato
Sciogliete a bagnomaria 500gr. di cioccolato fondente.
Una volta che il cioccolato è ben temperato (non dovrà superare i 33 gradi) versatelo negli stampi (due semiforme d’uovo), fino a coprirli per un terzo abbondante. E’ importante che, al momento dell’uso, gli stampi siano ad una temperatura che vada tra i 20 gradi (stampi in plastica) e i 25 (stampi in metallo). Stampi troppo freddi renderebbero il cioccolato opaco.

Capovolgete le due semiforme per far uscire il cioccolato in eccesso.
Pulite i bordi e mettete le semisfere nel frigo.
Dopo un’ora staccare l’uovo dallo stampo e unite le due metà passoandovi un coltello appena tiepido. Prima di sigillare, però, ricordatevi di… inserire la sorpresa!
Per finire, potete applicare sul vostro uovo decorazioni di zucchero, attaccandole con delle gocce di cioccolato.
Una dolce Pasqua a tutti!

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