Itinerario del Cristallo di Boemia

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!Serenella!
00martedì 3 novembre 2009 11:12
Tra nuovi e antichi splendori

Quella della soffiatura del Cristallo di Boemia è una tradizione artigianale lunga ben sette secoli, che sopravvive ancora nelle botteghe tradizionali di vetrai e soffiatori, i quali ogni giorno come un tempo, danno vita a capolavori unici, con il solo aiuto della propria creatività e costanza: calici, vasi, decori, lampade e lampadari, coppe, bottiglie, bicchieri, ma anche oggetti più moderni, che fanno la felicità dei nuovi acquirenti, come soprammobili, fermacarte, cornici, bomboniere, vetri artistici per arredamento, specchi e persino gioielli.
Oggi quest’arte antica, infatti, che si tramanda di padre in figlio senza soluzione di continuità, si è rinnovata ed è diventata più accessibile: le proposte di bigiotteria d’artista, ad esempio, sono la nuova frontiera del cristallo, avvicinabili non solo da eccentriche nobili signore, ma anche da semplici appassionati.
Non resta che andare alle radici del Cristallo di Boemia; nel suo luogo d’origine, dove la lavorazione è davvero autentica, fatta con precisione e passione tali che ogni pezzo è inimitabile.



Praga certamente è la prima tappa di questo percorso nel vetro: il centro storico della città pullula di negozi che vendono Cristallo di Boemia, a firma delle migliore fabbriche locali, ma anche di piccole botteghe artigianali o antiquari, dove si fanno veri e propri affari. Accanto ai maestri che difendono la tradizione, si trovano oggi atelier e gallerie d’arte dove i giovani designer sperimentano il cristallo in contesti moderni e provocatori. Stando sul tradizionale, la casa di produzione del cristallo a firma Moser [Praga, Na Prikope, 12; Male namesti, 11] ha abbellito case e ville di vip e pontefici, con un gusto per la tradizione e la raffinatezza che la contraddistingue. I collezionisti possono anche trovare qui edizioni limitate o firmate da famosi artisti. Egermann [Praga, Maiselova 38/15] è un’altra firma tradizionale il cui nome risuona altisonante in tutta la Repubblica Ceca: nel 1832 infatti inventò il vetro rosso, con cui ancora oggi dà vita a preziosissimi oggetti e gioielli color rubino.
Il quartiere Ribare, nel centro storico della cittadina di Karlovy Vary è un meraviglioso dedalo di vie sulle quali affacciano atelier e botteghe di giovani artisti emergenti.
Ma la vera magia che sta dietro alla creazione di ogni singolo pezzo realizzato in Cristallo di Boemia si respira proprio nella regione più a nord del Paese, ai piedi dei monti Luzicke e Jizerske, attorno alla zona di Jablonec nad Nisou. Qui si concentra tutta la secolare tradizione dell’estrazione di quarzo e potassio, della lavorazione della materia grezza e della soffiatura del vetro, dell’intaglio e della decorazione. Ed è proprio qui che sono nate le prime scuole professionali per aspiranti vetrai, oggi visitabili lungo la Strada dei Vetrai che corre lungo l’intera area: Turnov è specializzata nella lavorazione del vetro colorato con il quale orafi e artisti creano gioielli di rara bellezza che vanno a riempire le bigiotterie e le gioiellerie di Jablonec. Il Museo del Paradiso Boemo a Turnov è forse la testimonianza più bella di questa preziosa arte. Persino il terreno dei parchi attorno alla città restituisce a un occhio attento frammenti di agata, ametista e fossili pregiati. Tutta la via del cristallo è costellata di musei, gallerie, laboratori, fucine, atelier. Tra le tappe da non perdere assolutamente c’è la lunga serie di musei e gallerie d’arte vetraia: il Museo del Vetro di Harrachov [Glass Museum, Harrachov 95, 512 46 Harrachov, tel. +420 481 528141] ricavato negli ambienti della fabbrica di vetro e miniature Novosad, espone una collezione di straordinaria di oggetti e gioielli; c’è anche la possibilità di visitare l’area della soffieria; il negozio attiguo offre l’opportunità di fare acquisti. Le tre mostre permanenti del Muzeum skla a bizuterie di Jablonec [U muzea 398/4, 466 01 Jablonec nad Nisou, tel. +420 483 369011] “Sette secoli di vetro ceco”, “Il giardino magico” e “Il fantastico mondo della bigiotteria”, mettono in luce l’oreficeria e la bigiotteria d’artista di oggi e di ieri. La Kristianov, ubicata nel bosco fuori dalla città, è una Scuola di Arti Applicate e Fabbrica di maestri vetrai, fondata nel lontano 1775 dalla famiglia Riedel; ogni anno realizza fiere a tema (per visitarla, rivolgersi al Muzeum skla a bizuterie di Jablonec). Nell’atelier Rautis [Rautis 153, 512 42 Ponikla, tel. +420 483 300036], nel centro urbano di Ponikla, si possono acquistare addobbi e decorazioni particolari, ottenuti dall’assemblaggio di perle e vetro soffiato. La fabbrica produce persino pregiatissime bottiglie per la profumeria.
Gli oggetti in vetro, gemme e cristalli sono anche i protagonisti di molte feste lungo la Strada del Cristallo, in Boemia, come il Festival del Vetro di Novy Bor che si tiene a giugno, il Festival del Vetro di Sant’Anna di Jizerka, nei Monti Jizerske, nel mese di luglio e la Fiera dei Vetrai di Jablonec nad Nisou.
Il Cristallo. Un po’ di storia. L’arte dei maestri vetrai della Boemia è antichissima: risale al 1200, quando alcuni monaci che abitavano i monasteri della regione della Boemia (al confine con la Germania e la Polonia) iniziarono a produrre artigianalmente oggetti e utensili domestici in vetro, soffiandoli con una canna, secondo quella che poi sarebbe diventata la tradizionale lavorazione locale. La regione era infatti particolarmente ricca di potassio e quarzo (principali componenti del vetro), tanto che ben presto la produzione, affinata, si arricchì di motivi ornamentali e artistici: sono del 1279 i primi esempi di cristallo di Boemia, utilizzato a scopo esornativo, nei tre mosaici murali della Cattedrale di San Vito di Praga, che raffigurano scene del Giudizio Universale.
Da allora il clero boemo iniziò a commissionare preziose opere a carattere religioso che andavano a ornare chiese, conventi, case private.
È così che l’arte del vetro e dei cristalli ebbe esordio e contagiò in epoca rinascimentale i nobili del Paese. Ville e castelli furono impreziosite con decori e luccichii che attingevano alla lavorazione del vetro e all’abilità degli artigiani della Boemia. Apprezzata dalla corte degli Asburgo, l’arte della lavorazione del cristallo si affinò ulteriormente e fece l’ingresso nelle dimore regali, entrando nelle collezioni di famiglia sotto forma di pregiatissimi specchi, calici, bicchieri, coppe, alzate, vasi, ciotole. Tra il XIX e il XX secolo l’abilità dei maestri iniziò ad essere apprezzata in tutto il mondo, e l’esportazione, unita alle influenze dell’Art Nouveau e dell’Art Deco, fece sì che la lavorazione si affinasse e si impreziosisse sempre di più, fino a creare oggetti e pezzi unici. Fonte
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