Intercettazioni: botta e risposta Berlusconi-Prodi

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binariomorto
00venerdì 29 agosto 2008 15:36
"Grave intercettazioni su Prodi"

Berlusconi: "Intervenga il Parlamento"

Il premier Silvio Berlusconi esprime la sua solidarietà a Prodi dopo la pubblicazioni delle intercettazioni telefoniche riguardanti l'ex presidente del Consiglio. "Non è che l'ennesima ripetizione di un copione già visto. E' grave che ciò accada", ha commentato Berlusconi che auspica un intervento del Parlamento "per evitare il perpetuarsi di tali abusi che tanto profondamente incidono sulla vita dei cittadini e sulle libertà fondamentali".

Le intercettazioni telefoniche, pubblicate sul numero di Panorama oggi in edicola, sono state disposte dalla Procura di Bolzano in relazione all'inchiesta sulla vendita dell'Italtel alla Siemens. Alcuni passaggi riguardanti Prodi sono stati trasmessi alla Procura di Roma ma non ci sono iscritti nel registro degli indagati.

Secondo il settimanale diretto da Maurizio Belpietro dalle intercettazioni emergerebbe l'interessamento del presidente del Consiglio agli affari del consuocero in una vicenda relativa a una richiesta di finanziamenti per un progetto scientifico e consigli al nipote azionista di una società titolare di brevetti scientifici.

Prodi: "No a una legge per limitare le intercettazioni"
No a una legge sulle intercettazioni che limiti i poteri di indagine attribuiti ai magistrati, ''nessuna contrarieta''' a che ''tutte le mie telefonate siano rese pubbliche''. Romano Prodi reagisce così alla pubblicazione di alcune sue intercettazioni relative all'inchiesta Siemens. ''Vista la grande enfasi e, nello stesso tempo, l'inconsistenza dei fatti a me attribuiti da Panorama - dice l'ex presidente del Consiglio - non vorrei che l'artificiale creazione di questo caso politico alimentasse il tentativo o la tentazione di dare vita, nel tempo più breve possibile ad una legge sulle intercettazioni telefoniche che possa sottrarre alla magistratura uno strumento che in molti casi si è dimostrato indispensabile per portare in luce azioni o accadimenti utili allo svolgimento delle funzioni che le sono proprie''. ''Da parte mia - conclude Prodi - non ho alcuna contrarietà al fatto che tutte le mie telefonate siano rese pubbliche''.



Fonte: tgcom
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