Immigrazione, Berlusconi contro la Ue "Stop ai portavoce o bloccheremo lavori"

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silvercloud87
00martedì 1 settembre 2009 23:17
Il premier, a Danzica per celebrare l'anniversario dello scoppio della II guerra mondiale,
replica in toni durissimi alla richiesta di chiarimenti da parte dell'Unione
Immigrazione, Berlusconi contro la Ue
"Stop ai portavoce o bloccheremo lavori"

La risposta della Commissione: "Procedura normale, dalla Ue nessuna critica all'Italia"
Palazzo Chigi: "Soddisfatti per le dichiarazioni di Barroso"


DANZICA - Dura la risposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla richiesta di chiarimenti sui respingimenti dei migranti da parte dell'Unione Europea: "Parli solo il presidente della Commissione, non i portavoce". Altrimenti "non daremo più il nostro voto, bloccando di fatto il funzionamento della Ue, e chiederemo il dimissionamento dei commissari". "Non è vero che la Ue ha richiamato l'Italia sull'immigrazione, si strumentalizzano espressioni di portavoce", aggiunge il premier, a Danzica per la celebrazione del 70esimo anniversario dell'inizio della Seconda guerra mondiale.

Proprio per evitare che si ripetano simili episodi, prosegue Berlusconi, "porterò il problema sul tavolo del prossimi consiglio dei capi di Stato e di Governo e la mia posizione sarà decisa e precisa: non daremo più il nostro voto ove non si determini che nessun commissario e nessun portavoce di commissario possa intervenire più pubblicamente su alcun tema". E aggiunge: "Chiederò che i commissari e i portavoce di commissari che continuano nell'andazzo di tutti questi anni vengano dimissionati in maniera definitiva. Questa è una cosa che non si può più accettare perché si danno alle opposizioni di ogni Paese delle armi che invece non esistono".

La replica. Dennis Abbott, portavoce della Commissione europea, si dice "molto sorpreso" delle affermazioni di Berlusconi. "Da giorni ripetiamo che la Commissione non sta criticando nessuno stato Ue sulla gestione dell'immigrazione - precisa Abbott - La richiesta di informazioni a Italia e Malta fa parte di una procedura normale, la Commissione intende sostenere l'Italia e tutti gli Stati Ue sottoposti alle pressioni migratorie".

Sulla stessa lunghezza d'onda Johannes Laitenberger, portavoce del presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso e capo del servizio di pubblica informazione dell'esecutivo Ue: "Se chiediamo informazioni questo non rappresenta una critica. Sull'argomento dell'immigrazione così come su altri temi lavoriamo con l'Italia in modo obiettivo e corretto". Immediata la risposta da Palazzo Chigi: soddisfazione per la precisazione da parte del presidente della Commissione di "non aver mai criticato l'Italia". Proprio per questo, aggiunge lo staff del presidente del Consiglio, "qualsiasi altra interpretazione è da considerarsi frutto di strumentalizzazioni politiche a fini interni".

(1 settembre 2009)
Repubblica.it
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