Il Colle invita al dialogo Silvio allarga le braccia: mancano gli interlocutori

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silvercloud87
00mercoledì 10 dicembre 2008 18:35
Il Colle invita al dialogo Silvio allarga le braccia: mancano gli interlocutori

ROMA — Un accenno alla giustizia c'è stato in modo veloce, dopo aver parlato di Trattato di Lisbona e di pacchetto clima, di televisioni e delle misure a sostegno dell'economia. Napolitano ha ricordato al premier l'esigenza di affrontare la riforma dell'ordinamento giudiziario nel modo più condiviso possibile, coinvolgendo l'opposizione, almeno in quelle voci che si sono già dichiarate disponibili al confronto. Berlusconi ha accolto l'auspicio allargando le braccia, rispondendo che fosse per lui sarebbe il primo a dialogare, ma che «con questa opposizione non sembra sia possibile, mancano gli interlocutori e non per colpa nostra».

Breve e franco l'accenno alla giustizia fra i due presidenti si è limitato a questo scambio di battute. Per il resto il pranzo offerto ieri dal Colle, presente quasi mezzo governo (da Tremonti a Scajola, da Frattini alla Prestigiacomo), ha avuto forse il suo momento più frizzante quando il presidente della Repubblica ha risposto con ironia al piccolo sfogo del Cavaliere sul trattamento che gli riserva la televisione. Berlusconi si è lamentato di come viene trattata la sua carica, prima ancora che la sua persona, dall'informazione e dall'intrattenimento via etere; Napolitano ha condiviso le ansie del capo del governo offrendo anche una soluzione: «Nemmeno io guardo più la televisione, soprattutto questi talk show, basta non curarsene... ». L'accenno al digiuno televisivo della prima carica dello Stato, battuta di spirito o reale distacco che sia, è arrivato quasi al termine dell'incontro. Più di un'ora di colazione, soprattutto in vista del Consiglio europeo di Bruxelles, domani e dopodomani, centrato sulle misure di sostegno all'economia definite dalla commissione di Barroso e sul rush finale che riguarderà le norme comunitarie sul clima e le emissioni inquinanti.

Napolitano ha ascoltato la relazione del ministro degli Esteri, Franco Frattini, su Lisbona, clima e misure economiche. Quella di Tremonti sulle misure approvate dal governo italiano. Le prospettive che al momento appaiono più delicate, per il governo, in vista del vertice europeo di domani, riguardano la trattativa sulle emissioni inquinanti: sul punto le richieste italiane sono state in parte accolte, in parte no; il confronto con gli altri partner della Ue, ha avvertito Napolitano, deve avvenire sia difendendo le ragioni delle nostre imprese (che rischiano di essere penalizzate da una normativa sulle emissioni che le obblighi a troppi sacrifici) che quelle di uno sviluppo sostenibile, attento alle ragioni dell'ambiente.

In sintesi un invito a non forzare troppo la mano, a contemperare le esigenze nazionali sia nel quadro delle istituzioni europee che delle reali esigenze di tutela dell'ambiente. Insieme almeno ad un altro invito, condiviso interamente dal governo: ovvero quello di cercare di massimizzare la ricaduta economica dei fondi comunitari. Anche usandoli, ove e se possibile, per rafforzare le risorse già disponibili per gli ammortizzatori sociali. Incontro Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano ieri al Quirinale. Sullo sfondo, il ministro Tremonti

Marco Galluzzo
10 dicembre 2008
corriere.it
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