I giudici di Milano non concedono legittimo impedimento al premier per consiglio dei ministri spostato

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binariomorto
00lunedì 1 marzo 2010 23:41
I giudici di Milano non concedono legittimo impedimento al premier

I legali di Berlusconi avevano presentato una richiesta, motivandola con il Cdm previsto oggi


MILANO - I giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano, che giudicano sul processo per i diritti televisivi di Mediaset, non hanno concesso il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi, impegnato oggi in un consiglio dei ministri.

I giudici hanno spiegato che devono essere contemperate le esigenze di giustizia con quelle dell'imputato che riveste cariche istituzionali. Per quanto riguarda il Cdm di oggi, convocato dallo stesso presidente del Consiglio, "nulla è stato dedotto" sulla necessità di fissare per oggi un consiglio dei ministri deciso il 24 febbraio. Una data successiva, quindi, a quella in cui si era stabilito un calendario concordato tra le parti. Tenuto conto del fatto che altre tre udienze, nelle scorse settimane, erano state rinviate, sempre per impegni istituzionali del premier, un nuovo rinvio avrebbe costituito "uno svilimento della funzione giudiziaria".

PM SI ERA OPPOSTO A LEGITTIMO IMPEDIMENTO - Il pm Fabio De Pasquale si era opposto alla concessione del legittimo impedimento, chiesta invece dai legali di Silvio Berlusconi che, nei giorni scorsi, avevano presentato una richiesta in tal senso, motivandola, per l'appunto, con il consiglio dei ministri previsto oggi. L'udienza, pertanto, dovrebbe proseguire con l'audizione di alcuni testimoni stranieri citati dalla difesa dell'imprenditore cinematografico e televisivo, Frank Agrama.

AVV. LONGO, PROBABILE CONFLITTO POTERI - ''Credo che la presidenza del Consiglio non possa esimersi dal sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato''. Lo ha detto uno dei legali del premier, Piero Longo, dopo la decisione dei giudici del processo per i diritti Mediaset di non concedere il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi per l'udienza di oggi. ''Credo che la presidenza del Consiglio - di cui io non faccio parte - non possa esimersi dal sollevare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato''.

GASPARRI, CASO DI ORDINARIA FAZIOSITA' - "Siamo di fronte a casi di ordinaria faziosità. Sono i fatti a dimostrare che ci sono persecuzione e pregiudizi nei confronti del presidente Berlusconi". E' intervenuto così il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, sulla decisione dei giudici del processo per i diritti Mediaset di non concedere al premier il legittimo impedimento per l'udienza di oggi. "Si tratta infatti - ha aggiunto Gasparri - degli stessi giudici milanesi che qualche mese fa hanno negato il legitimo impedimento al presidente del consiglio di consiglio che a Roma doveva aprire i lavori di una conferenza mondiale della Fao in presenza del Santo padre e di numerosi capi di governo".

Fonte: ANSA
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