Honda CR-V alla prova della neve

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!Serenella!
00lunedì 5 gennaio 2009 11:31
Test con due gommature differenti

Livigno 05/01/2009 - La chiamano “piccola Tibet” e i 160 centimetri di neve farinosa ci danno subito un’idea precisa e circostanziata del motivo. Livigno ci è parsa la location ideale dove trovare le condizioni più estreme e mettere alla frusta la Honda CR-V. Perché che fosse comodissima e sicura in condizioni normali lo avevamo già appurato (vedi confronto con Nissan X-Trail), ma volevamo saggiare le sue qualità dinamiche in condizioni critiche. A nostra disposizione un fondo ghiacciato, un tracciato di handling e due vetture con gommature differenti. La prima con il treno gomme previsto come equipaggiamento standard, la seconda provvista di quattro pneumatici invernali Bridgestone LM-25 4x4. Tra i birilli del tracciato handling, ci siamo resi conto fin dai primi metri di quanto l’efficiente sistema di trazione integrale “Real Time 4WD” e i vari dispositivi elettronici potessero fare poco per compensare le continue perdite di aderenza: la macchina era decisamente poco gestibile.



Discorso totalmente diverso una volta saliti a bordo della CR-V equipaggiata con le Bridgestone invernali. La mescola termica e il disegno del battistrada ci hanno consentito di ritrovare una motricità impeccabile, per muoversi con precisione tra i birilli ed esaltare le qualità della SUV compatta di casa Honda. Il dispositivo meccanico che trasferisce la coppia sui due assi secondo le necessità compensava ogni accenno di slittamento, consentendo sempre la motricità ottimale. Decisi e puntuali gli interventi del sistema di controllo della stabilità: per mantenere le traiettorie impostate dal pilota. Il controllo di trazione ha permesso partenze fluide e senza perdite di aderenza, agendo da moderatore sul comando del gas. Ed è davvero impressionate come, calzando “scarpe” adeguate, una situazione davvero estrema venisse affrontata con totale disinvoltura dalla Honda CR-V.



Forti di questa sensazione di assoluto controllo ci siamo spinti anche tra le curve del tracciato veloce. Qui siamo riusciti a raggiungere velocità più elevate e a renderci conto della risposta della vettura in un contesto più simile a quello della guida su strada ad aderenza zero. Anche in questo caso la ripartizione della coppia motrice, trasferita dalla frizione centrale dove richiesta e gli interventi puntuali dei dispositivi elettronici, hanno riconfermato la straordinaria sensazione di controllo e di facilità d’uso. E dopo qualche divertente divagazione, con l’elettronica sopita, ci siamo spinti dove in pochi avrebbero osato. CR-V ci ha stupiti affrontando in tranquillità passaggi innevati di discreta difficoltà tecnica. Salite e discese ripidissime divorate in totale tranquillità e senza impacci.



Pur priva di blocchi per il differenziale o marce ridotte, peculiarità tipiche delle vetture fuoristrada più estreme, la grande ed elegante SUV giapponese si è rivelata all’altezza di affrontare situazioni in cui, ragionevolmente, pochi automobilisti si troveranno mai. Insomma, la SUV compatta di casa Honda è riuscita a convincerci, anche nel piccolo Tibet. Fonte
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