Grand Tour Ciliegia

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Frida07
00giovedì 12 giugno 2008 14:29

Tra feste, mercati, strade spettacolari e locande. Per la raccolta dei duroni più buoni d’Italia. E tornare con il bagagliaio stracolmo

Chi se ne intende sa che le migliori si raccolgono a Vignola. L’unico territorio in Italia, con la Puglia, che si sia specializzato nella coltura della ciliegia. La qualità emiliana è un frutto di un bel color carminio, particolarmente consistente, croccante, con una lucentezza che solo questo microclima permette di raggiungere. Bello, buono e fra poco Presidio Slow Food. Una distesa di ciliegi che a primavera imbiancano le colline emiliane per infiammarle di rosso. Specialmente a giugno, quando le ciliegie e i duroni sono al culmine della maturazione e la raccolta, rigorosamente a mano, è iniziata.

Un itinerario goloso[IMG]http://i28.tinypic.com/sq0bnk.gif[/IMG]

Il periodo giusto per un itinerario in auto, tra natura e sapori, sul fil rouge del frutto dell’estate, in un territorio dove le piante di ciliegio trovano un habitat ideale, grazie alla terra fertile bagnata dal Panaro che, unita alla sapiente arte dell’uomo, ne fa un prodotto di ottima qualità, ancora oggi leader sul mercato. Ma non solo: ad alta vocazione enogastronomica, questa zona è famosa anche per i suoi salumi, la produzione di aceto balsamico tradizionale, a Spilamberto, e i vini, dal Pignoletto al Lambrusco Grasparossa, ormai istituzioni sulla Strada dei Vini e dei Sapori Città Castelli e Ciliegi.

Dalla terra alla tavola, l’avventura gourmand culmina nei ristoranti, veri santuari del gusto. E si arricchisce sui buffet della colazione di locande e country house di charme, che apparecchiano con prodotti solo home made: succhi, marmellate, torte e pane. Un'ospitalità genuina, a prezzi incoraggianti, che fa rima con simpatia: è la cordialità di quell’Emilia verace, allungata tra l’olmo e il vigneto, sognante e fantasiosa.
La produzione marchiata Vignola si aggira intorno ai 40-60.000 quintali, a seconda delle annate, con una domanda in forte crescita. Dalla potatura fino alla fioritura e oltre, ogni passaggio segue una lunga tradizione tramandata da padre in figlio.

Shopping a tema [IMG]http://i30.tinypic.com/156tgyt.gif[/IMG]

L’economia locale si affida, infatti, ai propri agricoltori. I dati sono significativi: sul territorio esistono più o meno 1500 produttori, di cui circa 1300 associati al Consorzio della Ciliegia di Vignola, che si occupa della promozione del prodotto e incentiva lo studio di nuove qualità e incroci realizzati in collaborazione con l’Università di Bologna.

Panna cotta con ciliegie [IMG]http://i29.tinypic.com/2ppnerm.gif[/IMG]

Di recente ha aperto anche il Mercato Ortofrutticolo di Vignola, con l’intento di valorizzare i prodotti del territorio: “Sui banchi si trovano le diverse qualità di ciliegie, da consumare fresche o da mettere sotto spirito”, spiega Stefano Zocca, responsabile del Servizio Mercato e Sviluppo Agricolo del Comune. “La classica Mora di Vignola, tenera, con gambo lungo, di pezzatura piccola, molto dolce e quasi in estinzione, sta per divenire Presidio Slow Food. Il Durone Nero I e II è la più coltivata e più apprezzata: una varietà d’élite, nera, grossa, dolce. Mentre il Durone della Marca, dalla tipica polpa bianca, con buccia giallo-rossa, è migliore sotto spirito”.

Info: Associazione Strada dei Vini e dei Sapori Città Castelli e Ciliegi, Vignola, tel. 059.77.67.11, www.cittacastelliciliegi.it.
Si possono prenotare weekend per partecipare alla raccolta delle ciliegie presso i produttori.


La road map



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