Gabriel Garcia Marquez - Massime

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Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:53
Gabriel José de la Concordia García Márquez (Aracataca, 6 marzo 1927) è uno scrittore e giornalista colombiano

Primogenito del telegrafista Gabriel Eligio García e di Luisa Santiaga Márquez Iguarán, Gabriel García Márquez nacque ad Aracataca, un paesino fluviale della Colombia, il 6 marzo di un anno che molte fonti indicano nel 1928. Altre invece (fra cui gli Oscar Mondadori) smentiscono questa come una credenza, e affermano che lo scrittore sia venuto alla luce in realtà un anno prima, nel 1927. Dopo il trasferimento a Riohacha, crebbe con i nonni materni: il colonnello Nicolás Márquez e sua moglie Tranquilina Iguarán.

Nel 1937, a seguito della morte del nonno, Gabriel García Márquez si trasferì a Barranquilla per studiare. Dal 1940 frequentò il Colegio San José e si diplomò al Colegio Liceo de Zipaquirá nel 1946.

L'anno dopo, García Márquez si trasferì a Bogotá per studiare giurisprudenza e scienze politiche presso l' Universidad Nacional de Colombia, ma presto abbandonò lo studio di quelle materie che non lo affascinavano.

Dopo i disordini del 1948, in cui nel rogo della pensione in cui abitava bruciarono alcuni suoi scritti, si trasferì a Cartagena dove cominciò a lavorare dapprima come redattore e poi come reporter de "El Universal". Alla fine del 1949 si trasferì a Barranquilla per lavorare come opinionista e reporter a "El Heraldo". Su invito di Álvaro Mutis, nel 1954 García Márquez tornò a Bogotá, a lavorare a El Espectador come reporter e critico cinematografico.

L'anno successivo trascorre alcuni mesi a Roma, dove segue dei corsi di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, in seguito si trasferisce a Parigi. Nel 1958 sposa Mercedes Barcha e, dopo la vittoria di Fidel Castro, visita Cuba e lavora (prima a Bogotà, poi a New York) per l'agenzia "Prensa latina", fondata dallo stesso Castro.

Nel 1958, dopo un soggiorno a Londra, García Márquez tornò in America, stabilendosi in Venezuela.

A Barranquilla, sposò Mercedes Barcha, da cui ebbe presto due figli, Rodrigo (nato a Bogotá nel 1959) e Gonzalo (che nacque in Messico tre anni più tardi). Nel 1961 si trasferisce a New York come corrispondente di Prensa Latina. Le continue minacce della CIA e degli esuli cubani lo inducono a trasferirsi in Messico.

Nel 1967 pubblicò la sua opera più nota: Cent'anni di solitudine un romanzo che narra le vicende della famiglia Buendía a Macondo. Un'opera che è considerata la massima espressione del cosiddetto realismo magico. Una curiosità: il paese immaginario Macondo deve il suo nome ad una zona vicino al suo paese di origine, dove erano presenti molti vigneti, che l'autore poteva vedere in treno durante i suoi viaggi.

Dal 1975, Márquez vive tra il Messico, Cartagena de Indias, L'Avana e Parigi. Nel 1982, venne insignito del Premio Nobel per la letteratura. Nel 1999 gli viene diagnosticato un cancro linfatico che lo spinge a iniziare a scrivere le sue memorie e nel 2000 il periodico peruviano "La República" diffonde l'errata notizia secondo cui il nobel sarebbe ormai agonizzante.

Poco dopo iniziò a circolare in rete uno scritto, "La Marioneta", del quale gli venne attribuita la paternità, quale suo commiato dagli amici più cari. L'errata attribuzione di paternità ebbe una rapidissima diffusione grazie ad internet. In un'intervista al periodico mattutino salvadoregno "El Diario de Hoy", datata 2 giungo 2000, fu lo stesso Marquez a smontare la diceria, affermando, tra l'altro: "Quello che potrebbe uccidermi è che qualcuno creda che io abbia scritto una cosa così kitsch. E' la sola cosa che mi preoccupa". In seguito, Marquez e il vero autore dell'opera, Johnny Welch, si incontrarono, ponendo fine alla querelle.

Nel 2002 ha pubblicato la prima parte della sua autobiografia intitolata Vivere per raccontarla. Nel 2005 Marquez, vinta la sua battaglia contro il cancro, è tornato alla narrativa pubblicando il romanzo "Memorie delle mie puttane tristi".



Opere

* Foglie morte (La hojarasca, 1955)
* Racconto di un naufrago (Relato de un náufrago, 1955)
* Nessuno scrive al colonnello (El coronel no tiene quien le escriba, 1961)
* I funerali della Mamá Grande, (Los funerales de la Mamá Grande, 1962)
* La mala ora (La mala hora, 1962)
* Cent'anni di solitudine, (Cien años de soledad, 1967)
* Monólogo de Isabel viendo llover en Macondo, (1968)
* L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata (La increíble y triste historia de la cándida Eréndira y de su abuela desalmada, 1972)
* Cuando era feliz e indocumentado, (1973)
* Occhi di cane azzurro (Ojos de perro azul, 1974)
* L'autunno del patriarca, (El otoño del patriarca, 1975)
* Todos los cuentos (1947-1972), (1976)
* Cronaca di una morte annunciata, (Crónica de una muerte anunciada, 1981)
* Textos costeños, (1981)
* Viva Sandino, (1982)
* El olor de la guayaba, (1982)
* El secuestro, (1982)
* L'amore ai tempi del colera, (1985)
* Il generale nel suo labirinto (El general en su laberinto, 1989)
* Dodici racconti raminghi (Doce cuentos peregrinos, 1992)
* Dell'amore e altri demoni (Del amor y otros demonios, 1994)
* Notizia di un sequestro (Noticia de un secuestro, 1996)
* Scritti costieri. 1948-1952 (Obra periodística 1: Textos costeños (1948-1952))
* Gente di Bogotá (1954-55) (Obra periodística 2: Entre cachacos (1954-1955))
* Dall'Europa e dall'America. 1955-1960 (Obra periodística 3: De Europa y América (1955-1960))
* A ruota libera. 1974-1995, (Obra periodística 4: Por la libre (1974-1995))
* Taccuino di cinque anni. 1980-1984 (Obra periodística 5: Notas de prensa (1980-1984))
* Erendira
* Chile, el golpe y los gringos
* Le avventure di Miguel Littín, clandestino in Cile
* Vivere per raccontarla, (Vivir para contarla, 2002)
* Memoria delle mie puttane tristi, (Memorias de mis putas tristes, 2004)
* Diatriba d'amore contro un uomo seduto, (Diatriba de amor contra un hombre sentado, 2007)

Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:54
Ti amo non per chi sei ma per chi sono io quando sono con te.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:55


Nessuna persona merita le tue lacrime, e chi le merita sicuramente non ti farà piangere.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:55

Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta se stessa.



Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:56

Un vero amico è chi ti prende per la mano e ti tocca il cuore.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:56

Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:57
Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:58

Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:59

Non passare il tempo con qualcuno che non sia disposto a passarlo con te.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 15:59

Forse Dio vuole che tu conosca molte persone sbagliate prima di conoscere la persona giusta, in modo che, quando finalmente la conoscerai, tu sappia essere grato.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 16:00

Non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 16:01

Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia, stando attento a chi darai fiducia due volte.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 16:01

Cambia in una persona migliore e assicurati di sapere bene chi sei prima di conoscere qualcun’altro e aspettarti che questa persona sappia chi sei.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 16:02

Non sforzarti tanto, le cose migliori accadono quando meno te le aspetti.
Frida07
00lunedì 7 aprile 2008 16:03

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