Famiglia e religione

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Insicura
00martedì 12 settembre 2006 20:52
Da qualche anno mi sono resa conto di non credere più molto in Dio. Voglio dire, non è che non ci credessi...ma (non so come spiegarlo), ecco, non riuscivo ad avere quella fede disinteressata che hanno ad esempio i miei genitori o il mio fratello minore. Avrei voluto parlarne con i miei, ma sapevo che sarebbe successo il finimondo. Un giorno, mentre litigavo con mia madre, ho pensato che era il momento giusto per dirglielo, tanto, ormai, l'atmosfera era già "surriscaldata". E volete sapere qual è stata la sua risposta? "Ma tu sei pazza!". Qualche mese dopo ne ho parlato con una mia cara amica, che piuttosto che dirmi che ero pazza, mi ha dato un libro che parlava di questo genere di cose e che, a detta sua, era molto semplice. Leggendolo ho scoperto un sacco di cose che in tanti anni non mi erano state insegnate nè al catechismo nè a scuola. In pratica ho cominciato a riavvicinarmi un po' alla religione, prendendo a poco a poco l'abitudine di pregare, di leggere la Bibbia e portare al collo un ciondolo raffigurante la Madonna. Ma non me la sento di parlarne con i miei perchè so che mi metterebbero i fari addosso come se fossi un fenomeno da baraccone!
Voi avete mai avuto problemi del genere?
~=€MM@=~
00mercoledì 13 settembre 2006 11:21
io penso ke se tu la p0ensi in un modo, i tuoi dovrebbero rispettare la tua opinione.
cmq io non sn credente, ma cn i miei nn ho mai affrontato il discorso, ma cmq sanno ke nn sn religiosa, e nn mi dicono nulla.
prettyangel
00giovedì 14 settembre 2006 20:10
Re:

Scritto da: Insicura 12/09/2006 20.52
Da qualche anno mi sono resa conto di non credere più molto in Dio. Voglio dire, non è che non ci credessi...ma (non so come spiegarlo), ecco, non riuscivo ad avere quella fede disinteressata che hanno ad esempio i miei genitori o il mio fratello minore. Avrei voluto parlarne con i miei, ma sapevo che sarebbe successo il finimondo. Un giorno, mentre litigavo con mia madre, ho pensato che era il momento giusto per dirglielo, tanto, ormai, l'atmosfera era già "surriscaldata". E volete sapere qual è stata la sua risposta? "Ma tu sei pazza!". Qualche mese dopo ne ho parlato con una mia cara amica, che piuttosto che dirmi che ero pazza, mi ha dato un libro che parlava di questo genere di cose e che, a detta sua, era molto semplice. Leggendolo ho scoperto un sacco di cose che in tanti anni non mi erano state insegnate nè al catechismo nè a scuola. In pratica ho cominciato a riavvicinarmi un po' alla religione, prendendo a poco a poco l'abitudine di pregare, di leggere la Bibbia e portare al collo un ciondolo raffigurante la Madonna. Ma non me la sento di parlarne con i miei perchè so che mi metterebbero i fari addosso come se fossi un fenomeno da baraccone!
Voi avete mai avuto problemi del genere?


Se non te la senti di dirglielo...allora semplicemente non farlo! quando sarà il momento più opportuno sarai tu a deciderlo. [SM=g27811]
JainaSolo
00sabato 16 settembre 2006 12:06
Penso che la religione sia un fatto più personale che collettivo, per cui essere riuscita a trovare una fede più disinteressata e vera è sicuramente un grande successo e non importa poi più di tanto che i tuoi non ti capiscano.Certo, sarebbe bello se potessi discuterne con loro e confrontarti, ma l'importante è che tu abbia trovato la tua strada, gli altri sono ininfluenti. [SM=g27811]
Insicura
00sabato 16 settembre 2006 14:25
Re:

Scritto da: JainaSolo 16/09/2006 12.06
Penso che la religione sia un fatto più personale che collettivo, per cui essere riuscita a trovare una fede più disinteressata e vera è sicuramente un grande successo e non importa poi più di tanto che i tuoi non ti capiscano.Certo, sarebbe bello se potessi discuterne con loro e confrontarti, ma l'importante è che tu abbia trovato la tua strada, gli altri sono ininfluenti. [SM=g27811]



Sì, infatti è questo che mi spiace. E' piuttosto triste non poter parlare con i proprio genitori di una cosa così importante...ma in effetti è proprio come hai detto tu, sono contenta di essere riuscita ad ottenere quest "nuova fede" [SM=g27824] [SM=g27817] [SM=g27819]
neve67
00sabato 23 settembre 2006 02:58
.. non preoccuparti, ciò che hai dentro non scappa via, quello che hai impartao a scuola, al catechisto ti rimane, con il tempo lo modifichi, lo migliori lo fai tuo!

è solo un momento passeggero, informati, leggi, cerca di capire da sola a cosa credi e a cosa non credi, gli altri poi come te del resto dovranno rispettare le tue scelte [SM=g27811]
@fiordifragola@
00sabato 23 settembre 2006 22:14
non farti condizionare da nessuno,se senti di dover prendere le distanze fallo,è qualcosa di troppo personale,poi tutto andrà al suo posto,in un senso o nell'altro!
lupetta821
00giovedì 10 gennaio 2008 00:34
Io sono molto arrabbiata con la mia famiglia, per avermi imposto la loro religione, il cattolicesimo.
Innanzi tutto il battesimo lo trovo assurdo, senza volerlo mi sono ritrovata a far parte di una comunità religiosa..e vabbè...
sono stata cresciuta coi dogmi cattolici in particolare da mia nonna, e per una persona come me non sono adatti, e io non capisco come mia madre non se ne sia accorta...come non abbia potuto capire che quei principi morali su di me non andavano bene, che mi stavano distruggendo.
un giorno ho voluto conoscere la mia religione, ho cominciato a leggere le sacre scritture, e la storia del cattolicesimo e me ne sono allontanata.sono diventata anticlericale, apostata, in attesa di essere sbattezzata.
a mia nonna è dispiaciuto molto, ma mi dispiace più a me dare i soldi ogni settimana al mio psicoterapeuta per cercare di guarire anche dalle ferite morali prodotte dal cattolicesimo....
Diana x
00giovedì 10 gennaio 2008 16:40
I gentiori secondo me dovrebbero rispettare il modo di pensare dei figli e i figli dovrebbero avere meno paura di dire le cose ai genitori.

Comunque per me la situzione è un po' diversa. Io e mio fratello abbiamo avuto un'educazione molto cattolica sin dall'asilo. Mio fratello però a 15-16 ha lasciato la chiesa e i miei se la sono presa in modo esagerato e ancora oggi anche se cercano di non darlo a vedere, sono arrabbiati. Anche io come mio fratello mi sto allontanando dalla religione, ma non l'ho detto ai miei e quindi continuo a frequentare anche se me ne frega meno di niente. Sono troppo legata agli amici che ho in chiesa e non posso abbandonarli; inoltre ho paura che succeda un casino e io non ho voglia di litigare e siccome non so stare zitta ho paura che litigando venga fuori anche della mia bisessualità, il che porterebbe un casino ancora maggiore.
)0( Lamia
00lunedì 2 febbraio 2009 16:20
sono d'accordo con Diana x.Però ci sono particolari situazioni in cui ciò nn avviene quindi,visto che la religione è qualcosa di personale,è meglio tenere per sè il proprio credo rispettando quello altrui.
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