Facebook distrae troppo, oscurato

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giuggyna
00martedì 18 novembre 2008 17:12
Negli uffici negato l'accesso al sito
Le aziende dichiarano guerra a Facebook. A qualche mese dal boom italiano, il più famoso social network al mondo è stato infatti oscurato in alcuni uffici perché distrae i dipendenti. Poste Italiane ha negato completamente l'accesso al sito, Regione Lombardia e Veneto meditano interventi simili, al Comune di Napoli invece il portale può essere visitato soltanto un'ora al giorno, suddivisa in frazioni di dieci minuti l'una.


Per evitare le distrazioni di Facebook, le aziende hanno fatto installare dei filtri in grado di bloccare l'accesso al social network e di evitare ogni interazione con gli altri utenti presenti sul portale. Del resto, i dati parlano chiaro. Al gruppo "Cazzeggio al lavoro su Facebook" si sono iscritti quasi cinquemila utenti, ma gli aficionados del sito che ogni giorno si collegano dall'ufficio sono centinaia di migliaia.

Dopo essersi registrati, infatti, è impossibile resistere alla tentazione di cercare vecchi amici o amori e di sapere che fine hanno fatto. Farsi prendere dal "gioco" è molto semplice e presto ci si ritrova seduti alla scrivania dell'ufficio a scambiare messaggi con un vecchio compagno di scuola, un parente lontano o a fissare un appuntamento con un amico per la serata. I minuti collegati a Facebook poi diventano ore, e tutto a discapito dell'attenzione e della produttività in azienda. Finché i responsabili non decidono di dire basta e di oscurare l'accesso al portale.

I primi a limitare o a impedire l'accesso a Facebook sono stati i vertici aziendali di Poste Italiane, seguiti poi da Provincia di Milano, Regione Lombardia, Regione Veneto, Regione Campania e Comune di Napoli, ma anche molte aziende private stanno pensando di adottare misure simili. Un dato preciso sul numero degli utenti che si collega dall'ufficio, sottraendo tempo al lavoro, al momento non esiste, ma gli iscritti italiani di Facebook sono almeno 4 milioni. Per alcuni di loro è un passatempo, ma per molti altri è diventata una vera e propria mania, con pesanti ripercussioni sulla produttività dietro la scrivania.

Ma Facebook non è l'unico sito bloccato dalle aziende. Oltre ai siti a luci rosse, in molti uffici non si può accedere infatti anche ai portali dedicati al gioco d'azzardo e ad alcuni blog molto affollati, come quello di Beppe Grillo. Ma come si comportano gli altri Paesi? In Gran Bretagna, secondo quanto riferisce Business Week, i due terzi delle aziende blocca l'accesso ai diversi siti di social networking. Negli Stati Uniti invece il 50% delle società oscura siti simili, ma per Facebook il dato non va oltre il 26%. Più rigidi invece gli uffici pubblici Canadesi, dove i social network sono stati blindati perché "bruciano il tempo del lavoro".
fonte
elyna.luna
00mercoledì 19 novembre 2008 10:21
a me facebook non piace..
giuggyna
00mercoledì 19 novembre 2008 13:59
nemmeno a me :s
silvercloud87
00mercoledì 19 novembre 2008 19:25
ci sono solo perché amici me l'hanno chiesto..e per cercare un coinquilino..per il resto non mi dice molto ^_^
isa46
00mercoledì 19 novembre 2008 19:47
e' un casino ....non piace molto neanche a me....................
nitroverde88
00mercoledì 19 novembre 2008 21:42
io ce l'ho, è carino e mi sembra giusto oscurarlo negli uffici perchè è una fonte di distrazione
!Serenella!
00mercoledì 19 novembre 2008 22:13
io ce l'ho però di giorno in un ufficio non lo apro quasi mai. Mica come la mia capa che lo apre ogni mezz'ora per vedere se qualcuno le ha scritto.
neve67
00venerdì 21 novembre 2008 21:02
queste sono fonti pericolose di distrazione
Stell@dell@Senn@
00lunedì 1 dicembre 2008 08:56
a me è indifferente a mio marito piace (azz)!!!!
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