E' allarme estinzione per rane e anfibi europei

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!Serenella!
00lunedì 29 settembre 2008 20:43



Più della metà delle specie di anfibi viventi in Europa potrebbe essere estinta entro il 2050 a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici, della riduzione dell'habitat, di malattie infettive. E' la conclusione a cui sono giunti gli studiosi della Società zoologica di Londra, secondo quanto riporta The independent.

Le ultime valutazioni compiute su rane, rospi, salamandre e tritoni indicano che molti esemplari saranno gravemente minacciati nei prossimi decenni, in particolare nell'Europa meridionale dove si prevede che il clima diventerà decisamente più caldo e arido. "Le proiezioni pubblicate mostrano che il cambiamento climatico altera gli habitat degli anfibi e per questo stimiamo che un gran numero di specie dovrà fare i conti con la perdita del loro ambiente naturale e anche con l'estinzione", ha dichiarato Trent Garner, della Società zoologica. Una serie di inverni miti ha fatto sì che i rospi uscissero anticipatamente dal letargo e che si ammalassero a causa della mancanza di cibo.

Un grido d'allarme è stato lanciato anche da Sir David Attenborough, noto documentarista: "Gli anfibi sono la linfa vitale di molti ambienti, giocano un ruolo chiave nelle funzioni dell'ecosistema, e al tempo stesso è straordinario e terrificante che nel giro di poche decenni il mondo potrebbe perdere metà di queste specie". Oltre ai cambiamenti climatici e alla perdita del'habitat, gli anfibi europei sono minacciati dall'arrivo di una malattia dell'epidermide causata da un fungo letale chiamato chitride e proveniente probabilmente dall'Africa insieme con esemplari di specie esotiche utilizzate in laboratorio, che ha già ucciso molti animali in tutto il mondo.

Secondo l'etologo Giorgio Celli la validità dello studio londinese è dimostrata dall'esperienza che ognuno di noi può compiere con una passeggiata in campagna. "Un tempo camminavo lungo i fossi vicino Bologna e vedevo un'infinità di rane che saltavano al mio arrivo - racconta Celli - Ora non ne vedo più, se non in rari luoghi". Più frequenti i rospi, ma anch'essi "vanno scomparendo". "Gli anfibi sono fortemente minacciati - fa notare Celli - Prima si pensava che il pericolo maggiore fosse il buco dell'ozono, perché la pelle di questi animali è molto sensibile ai raggi ultravioletti. Ora si attribuisce la responsabilità della diminuzione di esemplari ai cambiamenti climatici: la rana dorata di Costa Rica si è già estinta".

L'innalzamento della temperatura - spiega - ha reso più virulento un fungo letale per questi animali. "Con la scomparsa della rana - sottolinea Celli - scompare anche una nostra chance di sopravvivenza, perché si è scoperto che nella pelle di questo animale vi sono antibiotici naturali". Le specie anfibie non solo però certo le uniche minacciate dai cambiamenti climatici, fa notare lo studioso: un esempio tra tanti è il corallo che "sta impallidendo" per gli effetti che la temperatura produce sulle alghe. Fonte
neve67
00lunedì 29 settembre 2008 23:05
questa della foto è bellissima
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