Dentro il mondo fatato delle grotte italiane

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!Serenella!
00martedì 31 luglio 2007 14:21


"Viaggio al centro della terra", il celebre romanzo di Jules Verne, appartiene sicuramente ai nostri migliori ricordi adolescenziali, capace com'è di riportare a galla forti pulsioni avventurose. In Italia, tuttavia, esistono dei luoghi dove quelle emozioni possono essere provate ogni qual volta si decida di visitarli. Sono le grotte che caratterizzano molte delle regioni dello Stivale offrendo la possibilità di addentrarsi in scenari insoliti e fiabeschi. Dove si perde la dimensione del tempo e dello spazio e la natura offre, una volta ancora, la dimostrazione della sua grandezza.
In Friuli Venezia Giulia, per esempio, nella località di Sgonico esiste la "Caverna gigante", l'antro più grande del mondo, come viene definita dai depliant turistici. Per potervi accedere si scende attraverso una incredibile serie di scale formate da 360 gradini. Lo spettacolo è imponente e all'interno c'è una vera esplosione di concrezioni e colori dovuti alla presenza di ossidi di ferro che rendono unica la grotta, solitamente visitabile in compagnia di una guida e in orari molto comodi.
Le Grotte di Pastena(Fr) nel Lazio sono considerate tra le maggiori risorse speleologiche della Italia. L'erosione legata alla presenza di antichi laghi carsici le rendono incredibili. Nei due rami principali, quello inferiore (dove scorre anche un fiume sotterraneo) e quello superiore, ricco di concrezioni calcistiche, dominano la maestosità e il mistero. La località non è difficile da raggiungere, si può entrare in vari orari ed è possibile prenotare per tempo.
Ugualmente rinomate sono le Grotte di Frassassi a San Vittore di Genga (An) nelle Marche. Qui negli anni '60 fu scoperta la "Grotta grande del vento", l'ingresso a questo meraviglioso mondo carsico incantato. La visita è agevole. Esistono una serie di gallerie scavate per consentire l'accesso e si percorrono tutte in circa 5 o 6 ore. Le grotte aperte al pubblico si diramano per 1,5 km, ma le gallerie si addentrano complessivamente nel cuore della terra per 13 km circa.
Un altro complesso speleologico di fama mondiale è rappresentato dalle Grotte di Castellana, in provincia di Bari. Visitate da milioni di turisti sono aperte tutto l'anno. Il percorso è di 3 km e si diramano a 70 metri di profondità. Imperdibile la fantastica Grotta bianca decantata orgogliosamente dagli abitanti della località pugliese.
Un'altra regione ricca di perle speleologiche è la Sardegna. Come non citare infatti la suggestiva Grotta di Su Mannau a Fluminimaggiore (Sulcis)? Qui tra foreste di lecci e montagne segnate dal tempo si apre la bellissima cavità dove è evidente la presenza dell'uomo fin da epoche antichissime. All'ingresso si trova una sala lunga 60 metri dove lucerne votive in ceramica, risalenti al culto delle acque dell'età del bronzo, sono state cementate al suolo dalle concrezioni. Gli ambienti sono dominati dal calcare, elemento principale della grotta e tra i più antichi d'Italia, in quanto risale al Cambriano (600 milioni di anni fa). Le visite durano circa un'ora e si svolgono nel seguente orario: dal lunedi di Pasqua al 30 ottobre dalle 9,30 alle 18,30, nel restante periodo su prenotazione.

Nella parte sud occidentale dell'Isola si trova invece la Grotta di Is Zuddas (Santadi, provincia di Iglesias Carbonia). Splendido scenario sotterraneo - di 600 milioni di anni - creato dall'incessante azione dell'acqua. Caratterizzato da immense colonne, colate e rarissime aragoniti che trovano la massima espressione nei "fiori di grotta", grossi ciuffi di cristalli simili a tanti aghi, e nelle spettacolari concrezioni filiformi che sembrano sfidare la forza di gravità, rendendo queste grotte uniche al mondo. Ecco come arrivare.

Incredibilmente belle e ricche di atmosfera sono le Grotte di Nettuno ad Alghero (SS). Raggiungibili dal mare, oppure con la lunga scalinata che solca la parete di roccia a picco sull'acqua, richiamano ogni anno migliaia di visitatori, affascinati dal lago salato e dalle maestose colonne create dall'unione di stalattiti e stalagmiti presenti lungo il percorso. Lo sviluppo della cavità è di 2.500 metri e vi si trovano numerose sale, gallerie e profondi pozzi e cunicoli

La Grotta del Vento a Vergemoli (Lu) in Toscana è un'altra delle meraviglie del sottosuolo italiano. Colate policrome, drappeggi d'alabastro, laghetti e corsi d'acqua sotterranei creano scenari unici. Si possono scegliere tre itinerari che richiedono da una a tre ore per essere percorsi. La grotta è aperta sempre, eccetto il giorno di Natale. Ecco come arrivare.

Non si può poi fare a meno di pensare a un simbolo del Bel Paese come la Grotta Azzurra di Capri (Na), famosa in tutto il mondo per la sua suggestiva bellezza carica di romanticismo. Lunga 60 metri è accessibile solo con piccole barche, distendendosi sul loro fondo. Quando c'è mare mosso l'ingresso diventa impossibile.

Infine la Grotta del Bue Marino a Dorgali (Ogliastra) in Sardegna che deve il suo caratteristico nome all'appellativo sardo della foca monaca, che fino a qualche tempo fa sguazzava nelle acque vicine e viveva nelle grotte. Queste incredibili cavità sono raggiungibili via mare partendo dal porto di Calagonone a cui sono collegate da un moderno servizio di trasporto. Si incastrano perfettamente nel magnifico scenario circostante fatto di acque cristalline e bianche falesie. All'ingresso un pontile di legno accoglie i visitatori che ammirano prima di tutto alcuni graffiti risalenti al neolitico. Le stalattiti e le stalagmiti di diversa tonalità - spesso in prossimità di laghetti e corsi d'acqua sotterranei - determinano cromatismi di rara bellezza.
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