Anche i cani parlano. Chi ha un amico a 4 zampe impara presto a capire il significato dei vari "bau" e non ha dubbi nel distinguere quando il suo pet vuole del cibo o chiede delle coccole. Che Fido abbai per comunicare con il suo padrone è fuori discussione tuttavia fino a ora nessuno aveva mai studiato la lingua canina "a uso interno", per capire se l'animale utilizza gli stessi suoni per esprimesi con i suoi simili. A questa mancanza hanno cercato di porre rimedio gli etologi dell'università Eötvös Loránd, di Budapest, Ungheria.
La ricerca ungherese - Per stabilire se Fido usa la "parola" anche per comunicare con i suoi siminli gli studiosi hanno sottoposto un gruppo di animali di varie razze all'ascolto di quattro suoni: il verso di un cane tenuto al guinzaglio da solo, quello di un cane che osserva un estraneo entrare nel suo giardino e due suoni di controllo (il rumore di un trapano e quello di un frigorifero). Monitorando la frequenza cardiaca degli animali, i ricercatori hanno notato che questi mostravano segni di eccitazione improvvisa sia quando il rumore "neutro" veniva sostituito con un abbaio sia quando il primo tipo di abbaio lasciava il posto al secondo.
I cani distinguono i versi dei loro simili - Questa variazione dei livelli di attenzione espressa dall'eccitazione cardiaca secondo Péter Pongrácz, autore dello studio, pubblicato su Applied Animal Behaviour Science, dimostra che i cani sanno distinguere le differenze nei versi dei loro simili e, probabilmente, sono in grado di risalire al contesto in cui vengono prodotti. "Possiamo definire questa comunicazione come "funzionale-referenziale - spiega lo studioso - mentre non abbiamo trovato indizi che facciano pensare a significati più complessi, come questo è il postino o questo è il vicino di casa". I cani, cioè, sembrano esprimere e decodificare solamente emozioni di base.
Fido abbaia per l'uomo - In realtà, però, i cani non hanno imparato ad abbaiare per comunicare tra loro. "Anche i cani primitivi abbaiavano, ma l'abbondanza di versi che ascoltiamo oggi è sicuramente il prodotto della domesticazione", spiega Pongrácz. Già precedenti studi avevano infatti dimostrato che gli animali domestici abbaiano per noi, e che hanno imparato a farlo anche con i loro simili solo in un secondo tempo, come forma di comunicazione complementare a quella visiva e olfattiva.
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