Chrome Specforce - Pc (Recensione)

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diego92s
00sabato 29 ottobre 2005 14:19
Creare un gioco originale oggi giorno è sempre più difficile. La quantità dei giochi esistenti ha raggiunto numeri talmente alti che sembra quasi impossibile evitare di “prendere spunto” da qualcun altro. Ma questo non è affatto un aspetto negativo. Ci sono giochi che partendo da idee già esistenti riescono a diventare veri e propri capolavori, sviluppandole fino a rendere il prodotto completamente originale. Anche Chrome Specforce parte dalle innovazioni introdotte da titoli quali Halo, Half Life o altri prodotti più o meno recenti. Ma non si evolve. Non in tutti gli aspetti almeno, rimanendo un concentrato di “già visto” pronto a sbarcare sui nostri PC ad un prezzo relativamente basso.

Stranamente, l’unico aspetto che viene sviluppato con cura è la trama, un aspetto che potremmo considerare secondario in un gioco del genere. Il protagonista, Bolt Logan è un membro dell’unità speciale Specforce ed in quanto tale deve occuparsi di casi di terrorismo intergalattico. Questa volta viene mandato sul pianeta Estrella, dove viene prodotto un virus molto pericoloso, che potrebbe comportare grandi cambiamenti di ordine politico nella galassia. In realtà questa missione è solo il primo passo che ci condurrà a vivere una vera e propria guerra spaziale. Nonostante le premesse non siano esaltanti, andando avanti la storia riesce a catturare il giocatore. I vari ambienti che visiterete sono realizzati bene e sufficientemente differenziati. Diversamente dai soliti giochi “spaziali”, la natura ha un ruolo molto importante nelle ambientazioni. Non vedrete dunque solamente basi militari circondate da macchinari ultra tecnologici. Peccato che ad una così variegata ambientazione non corrisponda una gran varietà di nemici. La maggior parte dei terroristi sono esattamente identici tra loro. Stessa cosa vale per i vostri compagni, che addirittura capiterà di confondere con il nemico. Nonostante il buon aspetto grafico in generale, una maggior quantità di dettagli non avrebbe guastato, soprattutto per quanto riguarda la vegetazione che in alcuni casi appare un po’ spoglia e anonima. Le musiche si adattano bene alle ambientazioni, dando un senso di epicità ai combattimenti. Vedere il nemico cadere ai vostri piedi, crivellato di proiettili, e sentire nel frattempo una musica che esalta questa vostra vittoria da una sensazione impagabile. Peccato che poi questa sensazione sia rovinata da un doppiaggio più che pessimo. Dopo le prime ore di gioco comincerete ad odiare la voce del vostro comandante e quella dei vostri compagni. Il volume dei dialoghi è inoltre eccessivamente alto a volte e copre le musiche, spezzando l’atmosfera creatasi.

In molti casi dovrete collaborare con personaggi governati dall’IA, e qui emergono altri difetti del gioco. Chiariamoci, non siamo su livelli inaccettabili, ma pianificare una strategia personale per diversi minuti e poi vederla fallire perché il compagno di turno muore malamente, magari privo di qualsiasi copertura, fa lanciare qualche imprecazione. “Fortunatamente” anche i nemici non sembrano essere dei geni, e contando maggiormente sul numero che su la loro qualità effettiva. Peccato che alla fine risulti difficile ucciderli anche se sono così poco “intelligenti”. Il livello di difficoltà è abbastanza alto già dalle prime missioni. Un po’ per la gran quantità di nemici, e un po’ a causa dei comandi del gioco.

I tasti che sono stati pre-impostati sono veramente scomodi e poco intuitivi. Basta pensare che le armi devono essere cambiate obbligatoriamente con i tasti numeri, senza possibilità di impostare la più comoda ed efficace “rotellina” del mouse. Ma il peggio viene raggiunto soltanto dalla guida dei veicoli, che vi costringerà praticamente a sbattere contro gli ostacoli dello scenario per proseguire. Viene così sprecata una delle buone idee, anche se non particolarmente originale, del gioco. Insieme a questa, anche la possibilità di potenziarsi in vari modi utilizzando la vostra armatura di ultima generazione fallisce. Le abilità di cui sarete dotati saranno tre: la possibilità di mimetizzarsi facilmente (da utilizzare negli esterni per una buona riuscita), una maggior velocità nel movimento ed infine uno scudo che limiterà i danni subiti dalle armi da fuoco. Mentre la prima aggiunge in parte la possibilità di agire furtivamente, le altre sono semplici power up che non modificano in alcun modo la struttura del gioco. Anche la quantità delle armi non è certo esaltante. Oltre alle armi classiche ci troviamo di fronte a poco altro, con abilità secondarie praticamente inutili e che di solito consistono solo in una visuale un po’ più ravvicinata.

Il gioco dura più o meno come un classico sparatutto, ma dubitiamo che lo rigiocherete per più di una volta. La modalità multiplayer è realizzata mediamente bene, ma il vero problema è la mancanza di un’utenza che giochi costantemente. Magari qualche MOD futura renderà più popolosa la comunità, ma dubito, anche a causa di prerequisiti minimi di hardware sorprendentemente molto alti che allontanerà parecchi giocatori dal mondo di SpecForce.
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