Chi ha paura di Crudelia de Mon?

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Frida07
00giovedì 3 aprile 2008 18:45

Anche i “cattivi”fanno la loro parte: aiutano i bambini a affrontare e superare le paure

Film come “La Carica dei 101” di Walt Disney rappresentano straordinarie occasioni narrative che consentono ai bambini di affrontare le paure, i timori, le tristezze e in generale le emozioni che il bambino vive nella realtà. Ecco perchè, innanzitutto, la visione di un DVD è un’occasione privilegiata per genitori ed educatori (nonni, tate, insegnanti) per parlare con il proprio bambino. Il film diventa allora un incredibile ponte, fantastico, che permette di avvicinarsi a lui e di cogliere e condividere l’emozione che sta vivendo.

CONSIGLI PER GENITORI ED EDUCATORI
Proviamo ad offrire alle a mamme e ai papà alcuni spunti e consigli per capire meglio cosa succede nel loro bambino quando “vive” con empatia un film classico come “La Carica dei 101”.

1.Osserviamo come il bambino VIVE il film con tutto il suo corpo – Il bambino prova paura, gioia, tristezza, tanto intensamente, a volte, da non riuscire a guardare. E’ significativo cogliere quando si emoziona di più, cosa lo fa ridere e cosa lo fa piangere, cosa e chi lo spaventa. Ci accorgeremo che esistono vari livelli di lettura secondo l’età del bambino, diversi da quelli degli adulti.

2.Attenzione alla qualità dell’’intrattenimento nei contenuti e nella grafica –Pensiamo al ruolo del cattivo e domandiamoci con quale cattivo avremo a che fare. Crudelia è un cattivo terribile (vuole catturare i cuccioli e farsene pelliccia), eppure un cattivo intrigante e emozionante, accurato, graficamente elegante e indimenticabile, che stuzzica la fantasia e la creatività.

3.L’importanza del happy ending - È indispensabile in una narrazione per bambini che il bene trionfi sul male, è inaccettabile un finale negativo. Attraverso la figura del “cattivo”, la storia accompagna, aiuta, e allena il bambino ad affrontare il male e le proprie paure. Il lieto fine, il ritorno a casa, è anche un grande diritto del bambino. Rappresenta la sicurezza di avere un nido, uno spazio abitato da affetti.

4.“Stai sempre con me e non lasciarmi solo” – I bambini si immedesimano nei cuccioli, anche loro hanno paura di essere catturati, mangiati, allontanati a forza dai genitori e dalla propria casa. Affrontare e vedere vinta Crudelia significa poter vincere anche queste paure ancestrali.

5.Il valore educativo del “cattivo”: perchè Crudelia è “attraente” – Crudelia ha una grande bocca che divora. Un bambino piccolo ha spesso paura di essere mangiato dal lupo, dall’orco, dalla strega, da Crudelia. I suoi tratti grafici, uniti alla “distanza” emozionale di Crudelia, sono per i cuccioli/bambini fonte di turbamento, fascino e, al tempo stesso, di elaborazione. Ecco perchè i bimbi vogliono rivedere la stessa storia fino quando non risolvono la paura interiore.
6.Rispetta i tempi di elaborazione di tuo figlio – Subito dopo la fruizione del film emergono nel ricordo del bambino soprattutto gli aspetti positivi. E’ solo attraverso il dialogo, il disegno, la stimolazione a riflettere su cosa è piaciuto e cosa non è piaciuto, su cosa faceva ridere e cosa faceva piangere che il bambino dichiara gli aspetti legati alle proprie paure che hanno bisogno di più tempo per emergere.

7.“Ruminare” le emozioni. Il perchè della ripetitività della visione – Il bambino chiede di vedere all’infinito sempre lo stesso film per un lungo periodo, perchè sente che la storia rappresenta le sue emozioni/paure reali. Per il bambino il gradimento di un film non nasce dalla novità ma dall’intensità con cui lo sa toccare. Quindi continuerà a chiedere di rivedere lo stesso film finché non avrà “ruminato” quell’emozione. E’ importante assecondarlo e imparare da lui che esistono storie intramontabili e in grado di agire, se pur inconsapevolmente, come self-therapy.

8.La “carica” di emozioni come serbatoio di positività Riempire un serbatoio di esperienze positive fornisce al bambino una riserva da cui attingere per tollerare e affrontare più attrezzato i momenti difficili di tutta la vita. Saper dosare aspetti positivi e negativi in uno storia è importantissimo. Notiamo nel film come nella vita reale: la gioia della nascita, il papà che prende in braccio il piccolo, i genitori che affrontano i pericoli per difendere i loro cuccioli, gli amici che intervengono, cantare insieme in salotto, accogliere nuovi fratelli.

9.Il lettone è un diritto, ma non una fuga – Il bambino deve essere aiutato ed accompagnato a gestire i cambiamenti, per diventare progressivamente autonomo. Questo passaggio di crescita è possibile solo se il bambino si sente accolto. Facciamo un esempio, attingendo alla vita di tutti i giorni: se da un lato il lettone per un bimbo che ha paura è un diritto, dall’altro essere aiutati a dormire da soli nel proprio lettino è un’esperienza importante per crescere. L’identificazione con un piccolo protagonista coraggioso può essere uno spunto per iniziare ad aspirare all’autonomia.

10.La risata batte la paura – Infine, ricordiamoci che strumenti privilegiati per vincere la paura sono l’umorismo e la risata. Così il cattivo può essere depotenziato e sconfitto. Un buon esercizio è osservare il bambino mentre Pongo morsica il fondoschiena del cattivo, mentre Crudelia rotola nel burrone, mentre i cuccioli tornano a casa, mentre tutti cantano la canzone di Crudelia. Il bambino non sta solo guardando una scena ma sta “ridendo”. Si ride con la testa e con il corpo. Per questo dopo una buona risata si sta bene.


corriere.it
Frida07
00giovedì 3 aprile 2008 18:49

Sarà, ma a me piacciono sempre certi film, soprattutto se, in una tv spazzatura come quella di oggi dove passa di tutto e di più, il poter vedere cose che hanno un contenuto educativo positivo non è certamente da sottovalutare... o no?
°°Jen Lindley°°
00sabato 5 aprile 2008 21:58

In ogni cartone animato c'è qualcosa da imparare per i bambini..
E i cattivi rappresentano sempre i lati negativi dell'umanità che si cercano di inculcare nei bambini come sentimenti sbagliati da combattere!
neve67
00lunedì 7 aprile 2008 21:07
esatto, jen, quelle paure che dobbiamo prima o poi affrontare e sapere che il monod è diviso in due tra male e bene
lupetta821
00sabato 24 maggio 2008 00:51
io ho un pensiero un pò contradditorio..nel senso che i cartoni animati ovviamente sono studiati apposta per i bambini, quindi i contenuti dovrebbero essere necessariamente "sani".
ho notato però che spesso nei cartoni animati ci sono dei messaggi subdoli che io non reputo così educativi.
le principesse sono tutte belle coi capelli lunghi
i principi sono belli e se si è brutti (tipo la bestia) si può diventare belli.
la bellezza esteriore quindi è importante, visto che il cattivo è anche brutto esteticamente.


3.L’importanza del happy ending - È indispensabile in una narrazione per bambini che il bene trionfi sul male, è inaccettabile un finale negativo. Attraverso la figura del “cattivo”, la storia accompagna, aiuta, e allena il bambino ad affrontare il male e le proprie paure. Il lieto fine, il ritorno a casa, è anche un grande diritto del bambino. Rappresenta la sicurezza di avere un nido, uno spazio abitato da affetti.



il bambino di oggi spesso "non torna a casa", ha i genitori separati, spesso non è circondto dagli affetti...
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