Carla Bruni: «Felice di non essere più italiana, dopo le parole di Berlusconi»

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silvercloud87
00domenica 9 novembre 2008 13:26
La première dame francese sulla "abbronzatura" di Obama
Carla Bruni: «Felice di non essere più
italiana, dopo le parole di Berlusconi»

«Voglio aiutare a cambiare le élite culturali troppo bianche». Episodio di razzismo in Usa con Naomi

PARIGI - Carla Bruni ha detto di essere felice di non essere più italiana dopo le frasi di Silvio Berlusconi che aveva definito «abbronzato» Barack Obama. La moglie di Nicolas Sarkozy a febbraio ha ottenuto la nazionalità francese. «Quando sento Berlusconi prendere questa cosa alla leggera e scherzare sul fatto che Obama è "sempre abbronzato", mi fa strano. Lo si metterà sull'umorismo... Ma spesso, sono molto felice di essere diventata francese», ha dichiarato la Bruni in un'intervista apparsa domenica su Le Journal du Dimanche.

CAMBIARE LE ÉLITE IN SENSO MULTICULTURALE - La première dame di Francia nell'intervista ha detto inoltre che, dato il suo ruolo di moglie del presidente, non ritiene più opportuno firmare petizioni, ma desidera impegnarsi per l’uguaglianza, aiutando le élite a cambiare. «Se fossi soltanto ’la cantante’ Carla Bruni, firmerei senza problemi il manifesto per l’uguaglianza reale in Francia, ma mi chiamo Bruni-Sarkozy e il mio nome mi appartiene meno». La modella-cantante si è però detta d’accordo con le linee generali di questo testo: «Mi sono spesso chiesta da dove veniva il blocco delle nostre società che fa in modo che siamo così bianchi, nelle élite, in Parlamento, nei circoli dirigenti (la musica, la moda sono una cosa diversa) mentre la società è un incrocio», ha proseguito, «Siamo paralizzati dalle abitudini. Il potere ha spesso avuto la stessa testa, uomini bianchi e piuttosto vecchi. Le abitudini, alla fine, diventano una sclerosi.. Mio marito non è Obama. Ma i francesi hanno votato per il figlio di immigrato ungherese, il cui padre ha un accento, la cui madre è di origine ebrea; e ha sempre rivendicato di essere un po’ un francese venuto da altrove. E anch'io non corrispondo al profilo di première dame: sono un artista, nata italiana!».

RAZZISMO CON NAOMI - Poi Carla Bruni ha parlato di un episodio di razzismo avvenuto nel 1992 negli Stati Uniti. «Siamo stati in Sud Carolina diversi giorni per un servizio fotografico. Ma io e Naomi Campbell abbiamo sempre pranzato nella nostra roulotte, anche se lì vicino c'era un buon ristorante. Quando ho chiesto il motivo, mi hanno risposto che Naomi non l'avrebbero mai fatta entrare, perché di pelle nera. Veder vincere Obama, è stata quindi una gioia immensa».


09 novembre 2008
corriere.it
silvercloud87
00domenica 9 novembre 2008 13:27
Non contento Berlusconi da degli imbecilli a tutti, compresa Carla
«GLI IMBECILLI» - Più tardi, Berlusconi è tornato sulle sue dichiarazioni: «Veramente c'è qualcuno che pensa che non sia stata una carineria?». «Se scendono in campo gli imbecilli - ha aggiunto - siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli.Come si fa a prendere un grande complimento come una cosa negativa? Ma che vadano a...». Anche il ministro Roberto Calderoli (che nel 2006, durante la trasmissione "Matrix", definì «signora abbronzata» la giornalista Rula Jebreal) difende il premier: « È stata una battuta, detta lì per scherzo. Non avrà alcune conseguenza. Tra l'altro, a Obama abbronzato io preferisco la Rula!». Ancor più duro il commento filtrato a tarda serata: «Perché c'è qualcuno che ha obiettato? Uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole. Se uno vuole prendere una laurea pubblica ogni occasione è buona. Io - ha concluso il premier - mi sono veramente rotto e dico quello che penso».
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