Caravaggio: l'ultimo tempo 1606 - 1610 A Napoli fino al 24/01/2005

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
mortimer11
00domenica 14 novembre 2004 17:37






Fuggito da Roma perché accusato di omicidio, Michelangelo Merisi da Caravaggio arriva a Napoli nell'autunno 1606. Furono gli anni più difficili della sua pur breve esistenza, ma anche quelli nei quali maturò una più dolorosa esperienza di vita e una più amara coscienza della condizione dell'uomo, con conseguenze che ne segnarono a fondo tutta la produzione finale. Costretto a fuggire da Roma, per aver ucciso un compagno di gioco, Caravaggio giunse a Napoli nell'autunno del 1606.

Nell'antica, prestigiosa e popolosa capitale del viceregno meridionale, un po' greca, un po' latina e un po' spagnola, ma soprattutto cosmopolita e mediterranea, nella città profondamente segnata e lacerata da insanabili contrasti e infinite contraddizioni, tra diffuse miserie ed esempi concreti di sfolgorante nobiltà, tra segni di religiosità devota e di inguaribile superstizione, il pittore lombardo seppe cogliere e toccare con mano, con una verità e immediatezza come a Roma non gli era stato concesso con la stessa frequenza o intensità, a quali vertici di esasperante emarginazione, di desolante solitudine, di irreversibile dolore potesse giungere la condizione dell'uomo e dell'esistere quotidiano. Ma anche come, da questa stessa condizione di umana miseria, potessero derivare, soprattutto dai settori più umili e subalterni della società napoletana, per una più diretta, costante e sofferta esperienza del reale, esempi straordinari di umanità vera e solidale, di altissima dignità, di forte rigore morale. Inizia così una nuova fase della sua breve carriera: quattro anni di intenso lavoro e incessante sperimentazione, passati nella disperata ricerca di incarichi e commissioni che lo portarono a spostarsi freneticamente fra Malta, Siracusa, Messina e Palermo, per fare poi nuovamente ritorno a Napoli, prima di concludere tragicamente la sua vita sulla spiaggia di Porto Ercole nell'estate 1610.

A quasi vent'anni dalla grande rassegna su "Caravaggio e il suo tempo", ospitata proprio nelle sale del Museo di Capodimonte nel maggio 1985, la mostra "Caravaggio: l'ultimo tempo 1606 - 1610" intende ricostruire il percorso artistico dell'ultimo Caravaggio, presentando, per la prima volta, insieme in Italia, venticinque capolavori dei suoi ultimi anni di attività, tra i quali la celebre Flagellazione, per la cappella de Franchis in San Domenico Maggiore a Napoli, oggi al Museo di Capodimonte, la Crocifissione di Sant'Andrea del Museum of Art di Cleveland, la Salomè con la testa del Battista della National Gallery di Londra e, per la prima volta a Napoli dopo il recente restauro, l'opera il Tiranno trafigge Sant'Orsola, dipinta per il principe Marcantonio Doria e ora di proprietà di Banca Intesa. Oltre ai celebri autografi del pittore, il pubblico potrà ammirare anche un nucleo di dipinti attribuiti negli ultimi anni all'artista dalla critica, nonché derivazioni e alcune copie antiche da originali perduti.



:SMILES1: :SMILE11:
neve67
00domenica 14 novembre 2004 18:54
quest'opera è altamente inquietante....
mortimer11
00domenica 14 novembre 2004 19:39
Re:

Scritto da: neve67 14/11/2004 18.54
quest'opera è altamente inquietante....



E' intitolata David con la testa di Golia, e hai ragione le opere di Caravaggio trasmettono forti emozioni. :SMILE15: [SM=x322223]


:SMILES1: :SMILE11:
sevin72
00martedì 11 gennaio 2005 00:23
spero di tornare a Napoli prima che finisca...
l'ultimo periodo di Caravaggio è quello più passionale...
sarebe un peccato perderlo!
Chato
00martedì 11 gennaio 2005 00:34
Impressionante!:SMILE158:
sevin72
00sabato 15 gennaio 2005 12:25


è la Flagellazione
una delle opere esposte!

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:00.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com