Dopo due anni di prigionia in un canile, Luz, un cane antidroga della polizia penitenziaria, è stato finalmente liberato. Determinante per la fine di questa ingiusta detenzione è stato l'intervento della Lega anti-vivisezione (LAV) e di Gianni Mancuso, membro della Commissione Affari Sociali della Camera e dell'Intergruppo Parlamentare Animali coordinato dalla LAV.
Tutta colpa di un'assurda burocrazia - "E' incredibile che siano passati quasi due anni a carico fisico e psichico del cane e a carico economico delle casse pubbliche, che poteva essere invece risparmiato per l'inutile lungo periodo di forzata permanenza di Lutz nei canili", ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della LAV.
I cani non sono cose - "Per tutte le centinaia di Lutz esistenti abbiamo fatto presentare un'interrogazione trasversale al Ministro della Giustizia Alfano e ai Ministri con richiesta di modifica delle norme interne, tenendo conto che l'uso e la dismissione di un animale non può continuare ad essere equiparata a un computer difettoso o a una sedia rotta, cancellando la valutazione economica dei cani, e consentendo così anche un risparmio per le casse pubbliche", ha concluso Felicetti.
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