È una vera e propria storia d'amore quella nata tra una decina di bambini di Pescasseroli (provincia dell'Aquila) e i cuccioli messi al mondo da cani abbandonati, talmente intensa da originare una sfida alle istituzioni per la loro salvezza. Coraggiosa la strategia messa a frutto dai piccoli per salvare i cagnolini dalla cattura degli operatori del canile.
Tanti cuccioli da salvare - Il gruppo di novelli tutori della natura entra in azione poco prima dell'ora di cena, facendo il giro del paese, dalla zona Cabinovia fino ai ruderi del Castel Mancino, e spostando i cagnolini appena nati da un luogo all'altro, in modo da renderli difficilmente individuabili dai vigili urbani.
Un 'avventura per piccoli animalisti - La banda, affiatata ed eterogenea, composta da maschietti e femminucce, si aggira con fare circospetto e raggiunge le dodici cucciolate sparse nella periferia, nutrendole con quello che riesce a procurarsi in casa: qualche pezzetto di pane, biscotti e acqua. Qualche volta li si vede girare con scatole di cartone per sostituire la casa dei loro beniamini, evidentemente rovinata dalla pioggia.
Pari opportunità fra cani, cervi e lupi - Gli abitanti sanno di questa azione meritoria, anche i vigili urbani, e nessuno riesce a spiegare a quei bambini che i cuccioli devono essere catturati. Dal canto suo il gruppetto non capisce come mai in un paese all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo, dove tutti gli animali sono protetti, così come viene loro insegnato a scuola, i cani non godono degli stessi privilegi di cervi, lupi e orsi.
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