Frida07
00martedì 13 gennaio 2009 09:13
Anche i pesci che siamo soliti mangiare a tavola hanno un cuore e un’anima: non si possono maltrattare. Dopo l’articolo che vi avevamo proposto, che riguardava un giudice di Aosta che aveva condannato un pescivendolo di maltrattamento sugli astici che vendeva, ecco che da New York ci arriva una storia davvero molto simile.
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Il gestore di un ristorante di New York ha dovuto liberare un astice che aveva 140 anni: vivra’ gli ultimi giorni della sua vita nell’Oceano Atlantico e non nel piatto di un cliente del locale. I proprietari del City Crab and Seafood, che si trova in Park Avenue, infatti, sono stati presi di mira da un’associazione animalista, che ha chiesto loro di liberare questo astice che pesa 9 chili. E che ha 140 anni suonati.
“Ci congratuliamo con City Crab and Seafood per la loro decisione compassionavole di consentire a questo veterano di vivere sino alla fine dei suoi giorni in libertà e in pace“, queste le parole del presidente della Peta. La richiesta della liberazione dell’animale e’ arrivata dopo la denuncia di un cliente che l’aveva visto nella vasca del ristorante.
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