Animali sul treno, ma in seconda classe

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Frida07
00sabato 22 novembre 2008 09:20

C'è un cambiamento culturale a sostegno delle nuove regole sul trasporto degli animali in treno. Cani e gatti non più considerati bagagli. Diventano viaggiatori veri e propri, quindi portatori di diritti e doveri. Salgono in carrozza in pieno titolo, in seconda classe. Non più oggetti di tolleranza da parte di chi non li gradisce a bordo. Restano a terra pit bull, rottweiler e le altre 15 razze pericolose indicate dall'ordinanza dell'ex ministero della Salute, ora in vigore, che verrà modificata a gennaio.
In cambio i padroni devono osservare la disciplina concordata dall'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, dall'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprani, e dal sottosegretario al Welfare, Francesca Martini. Appoggio morale del viceministro al Turismo, Michela Brambilla. Obbligo di cippatura, innanzitutto. Che esclude a priori gli esemplari meno sicuri dal punto di vista igienico. E poi niente Alta Velocità, ritenuta pericolosa per l'equilibrio psichico di passeggeri non umani.
Si cambia il primo dicembre. Cani di piccola taglia, felini e altri piccoli animali da compagnia ammessi gratuitamente sui convogli di lunga percorrenza (Eurostar, tranne i vecchi pendolini ormai molto rari) se chiusi nel trasportino (dimensioni massime 70x30x50). Cani di taglia superiore possono salire a pagamento, se muniti di museruola e guinzaglio, solo nell'ultimo scompartimento (negli ultimi sei posti delle carrozze a salone) dell'ultima carrozza di seconda classe su IC Plus, IC ed Espressi. La presenza di quadrupedi non compatibili, che ringhiano, si azzuffano o disturbano, verrà gestita dal personale, appositamente istruito.
Sulle linee regionali, non c'è preclusione di taglia. Con museruola e guinzaglio i cani possono viaggiare in zone dedicate. Escluse le ore di punta, dalle 7 alle 9, dei giorni feriali, per non interferire con gli spostamenti dei pendolari. Niente biglietto per i cani guida. Multe salate, fino a 200 euro, per chi non paga il biglietto dell'«accompagnatore». Una battaglia vinta per la Martini che aveva contestato con fermezza la decisione di Trenitalia di estromettere dallo scorso 1˚ ottobre gli animali superiori ai sei chili. Si voleva così controllare l'igiene delle carrozze. «Un accordo soddisfacente — dice il sottosegretario —. Problemi di pulizia possono dipendere da parassiti umani. Stiamo collaborando per trovare sistemi di pulizia più efficaci». Prossimo intervento a favore di cani e gatti, una guida di alberghi e ristoranti che li ammettono.




(fonte Corriere della Sera)
(richard)
00sabato 22 novembre 2008 22:02
Tutto molto bello ,tante regole ben precise da rispettare,pero' mi sorge spontanea questa domanda:ma quando il cane sul treno si mette in posa per urinare o defecare il padrone ce la mette la manina sotto per non imbrattare la carrozza o i piedi degli animali umani?
Frida07
00lunedì 24 novembre 2008 10:36
In effetti anche questo è un dilemma...sta al buon senso del padrone dell'animale, anche perchè se si vuole far "usufruire" al proprio fido di certe cose, credo che cmq si debba avere un minimo di accortezza...o no?!
Frida07
00lunedì 24 novembre 2008 10:38
Ps: e di buon senso!!!
_Stellamarina_
00martedì 25 novembre 2008 18:30
Sono daccordo che i canni possano tranquillamente viaggiare con i propri padroni... ma a una fondamentale condizione.. e cioè che il padrone stia estremamente attento agli "spostamenti" del suo cane.
Viaggio spesso (soprattutto per lavoro) e mi è capitato di scendere da un treno diretto in calabria piena zeppa (spalle e cosce dietro) di peli di cane bianchi!!
Onestamente per quanto possa amare animali e io stessa possederne.. non è bello trovarsi piena di peli... Forse il padrone non doveva permettere che il suo cane saliva sul sedile!!
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