Aborto: favorevole o contrario? perchè?

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silvercloud87
00lunedì 15 ottobre 2007 16:51
L'Aborto è da alcuni considerato un sacrosatto diritto delle donne di fare quello che vogliono della loro vita, o del loro corpo. Altri lo paragonano ad un omicidio legalizzato, ogni qualvolta viene appliato senza che sussista un motivo inequivocabile della sua necessità.

Nella terza opzione, con "rischi gravi" si intende un campo di pericoli che culmina con la possibile morte della madre, e attraversa rischi di gravi alterazioni mentali e possibili problemi fisici, non trascurabili, permanenti per la madre. Ma include le donne stuprite e vittime di violenze in generale.


E voi cosa ne pensate? [SM=x322222]
neve67
00martedì 16 ottobre 2007 18:00
sono favorevole all'opportunità di poter scegliere

Fatascalza
00martedì 16 ottobre 2007 20:36
Favorevole solo in alcuni casi, che non sono per forza quelli elencati, ma possono essere di vario genere.

Florinda90
00mercoledì 17 ottobre 2007 14:40
beh..non saprei....penso che dipende dai casi in cui uno si trova...
silvercloud87
00mercoledì 17 ottobre 2007 15:24
Vorrei dire che la prima risposta del sondaggio, significa che si può fare come meglio si crede, non esiste l'obbligo di abortire ovviamente..
dinda90
00giovedì 25 ottobre 2007 17:42
favorevole
silvercloud87
00giovedì 25 ottobre 2007 22:27
ti va di portare qualche motivazione tua?
Poi rivolto a tutti, votate anche il sondaggio magari...
dinda90
00martedì 30 ottobre 2007 19:28
sono favorevole perchè, come ha già detto neve, ognuno deve avere l'opportunità di scegliere. in certi casi è meglio abortire che poi abbandonare i bambini dove capita!


silvercloud87
00mercoledì 31 ottobre 2007 17:28
Re:
dinda90, 30/10/2007 19.28:

sono favorevole perchè, come ha già detto neve, ognuno deve avere l'opportunità di scegliere. in certi casi è meglio abortire che poi abbandonare i bambini dove capita!




I bambini neonati, sono i più semplici da adottare...perchè ucciderlo?
dinda90
00lunedì 5 novembre 2007 17:39
perchè, almeno per quel che mi riguarda, dopo aver portato a termine tutta la gravidanza non riuscirei a darlo ad altri o ad abbandonarlo... per quello preferirei abortire prima!
silvercloud87
00lunedì 5 novembre 2007 18:09
E perchè non lo tieni allora?
dinda90
00martedì 6 novembre 2007 18:34
io ragiono in base all'età che ho ora... non ce la farei proprio a tenerlo! ovvio che se capitasse fra 2 o 3 anni lo terrei sicuramente!
silvercloud87
00venerdì 4 gennaio 2008 23:57
Re:
dinda90, 06/11/2007 18.34:

io ragiono in base all'età che ho ora... non ce la farei proprio a tenerlo! ovvio che se capitasse fra 2 o 3 anni lo terrei sicuramente!


Perchè ora non lo terresti, e fra due o tre anni si?
Pensi di essere più "adatta" a fare la mamma a 20 anni piuttosto che a 17?? E se anche fosse, vale la pena fare questo ragionamento?
silvercloud87
00mercoledì 27 febbraio 2008 17:28
E' rinata la polemica intorno alla 194, non applicata in alcune parti. Altri la vorrebbero più liberale mentre alcuni più vincolante e meno libertina.
nanoguerriero
00giovedì 28 febbraio 2008 11:49
la 194, come credo si sia già capito che penso, va bene così come è.
la sua applicazione mi pare sia corretta, anzi i consultori sono stati rovinati proprio dalla chiesa, a mio parere, e non vedo problemi di alcuna sorta.
Non sono come i radicali, che ritennero al referendum e ritengono tutt'ora che si potese liberamente abortirre anche senza avvisare i propri genitori prima dei 16 anni. ritengo che però la scelta debba spettare unicamente alla donna. se una donna non si sente di mettere alla luce un bambino, per qualsiasivoglia motivo, deve essere in suo potere farlo; se non vuole perchè sa che avrà delle malformazioni, se non vuole perchè ritiene di essere troppo giovane per tenerlo, se non lo vuole perchè ritiene di non essere in grado di mantenerlo, se non vuole perchè non vuole. certo poi non si abortisce così, ma esistono i consultori che portano la donna ad una scelta certamente consapevole; credo peraltro che l'aborto sia una cosa così dolorosa per una donna che nessuna lo affronterebbe mai con leggerezza. ma credo che prima di tutelare i diritti di un cosino non autonomo nelle funzioni vitali, non pensante, che non è ancora nulla, bisogna tutelare i diritti della donna.
la follia che si è raggiunta negli ultimi tempi è dimostrata dal fatto che ultimamente vi è stata addirittura una rinascita del movimento femminista, che ormai si pensava non fosse più necessario, ma che a causa dei continui attacchi di certa gente ( Ferrara e la chiesa in generale) è ridiventato in qualche mnisura NECESSARIO. Ho riso a crepapelle quando delle donne in lombardia si sono riunite per protestare contro l'obbligo istituito dal ciellino Formigoni di fare il funerale e il seppellimento di tutti i feti, anche di meno di un mese, morti per aborto, spontaneo o praticato. Hanno portato tutti loro assorbenti usati e hanno incominciato a compiere i riti funebri per essi, in quanto gli ovuli erano potenzialmente vite umane.
silvercloud87
00domenica 2 marzo 2008 15:05
I consultori rovinati dalla chiesa? Quando queste strutture ti consigliano di abortire "perchè vivi con i genitori" oppure "perchè sei in età da studio" oppure ti fanno abortire senza dirti che in questo modo la vita che c'è dentro di te, poi non ci sarà più, senza dirti che li c'è un bambino e che sparirà con l'aborto?? Bè non mi sembra iniziativa da Chiesa.
Se non vuore mettere al mondo un bambino usa i mille strumenti anticoncezionali che la scienza mette a disposizione. Certo nemmeno la pillola è sicura al 100%, ma sicuramente gli aborti si dimezzerebbero se venisse usata e sostituita al coito interrotto o come si dice da me "il salto della quaglia". Questo discorso che esiste nella legge non è APPLICATO dagli stessi che la legge l'hanno voluta.
L'aborto è doloroso, infatti non sapisco (certo non sono donna) perchè non si preferisca l'adozione. I bambini appena nati sono i più semplici da adottare, con meno burocrazia ecc...
La questione del funerale, bè quello è un altro discorso, che francamente non comprendo è una vita che cresce non è una persona.
Mameha.
00martedì 4 marzo 2008 09:02
Sono sempre stata assolutamente favorevole all'aborto: ritengo che sia un irrinunciabile diritto della donna e una tutela della sua libertà di scelta. Questo non significa che, come qualcuno puo'osservare debba essere considerato come un metodo anticoncezionale: psicologicamente parlando, non credo possa mai essere un'esperienza felice e positiva per la donna, nemmeno quando pare che lo faccia a cuor leggero; inoltre, penso che non sia neanche il massimo per il fisico. Pertanto, la mia idea è che debba essere preso in considerazione come rimedio ultimo (per le motivazioni citate sopra, cioè possibili segni psicologici che possono rimanere dopo un'esperienza simile e per possibile conseguenze per la salute), e non come anticoncezionale.
Sono favorevole e non ritengo molto utili i discorsi moralistici: sono pieni di belle parole e buoni sentimenti, ma lontani mille miglia dalla vita reale. Se si arriva all'aborto, significa che non c'è altra via d'uscita. Che senso ha costringere una donna a tenere un figlio che non vuole? Cerchiamo di pensare poi anche al lato pratico, non solo alla poesia di frasi come "la vita è bella", "tuo figlio ti riempirà di gioia", ecc., perché i problemi legati a un figlio (e non uso la parola "bambino" volutamente, perché ogni bambino cresce ma non smette di essere un figlio e più si va avanti, più i problemi aumentano) sono estremamente complicati e variegati. Ognuno costituisce un caso a sé e ha il diritto di decidere liberamente cosa fare della propria vita.
A proposito delle questione morale: gradirei precisare anche che un embrione/feto è un essere umano solo IN POTENZA e NON IN ATTO, ovvero può diventare una persona ma non lo è ancora. E' vero che questo è solo il mio modesto parere, ma chi di voi - perdonate il paragone ma rende l'idea - considererebbe già un vero pulcino un semplice uovo? L'uovo è un pulcino in potenza, ma non in atto. Questo era solo un esempio atto a far intendere l'assoluta diversità d'essenza e, quindi, di diritti che c'è e deve esserci tra un essere umano nato, senziente e pensante un embrione, il quale a mala pena possiede un cuore, un abbozzo di sistema nervoso e un insieme di cellule indifferenziate (naturalmente mi riferisco ai primi mesi, di certo non, per es., al settimo o all'ottavo, giusto per intenderci!).
Scusate se mi sono dilungata, ma è un tema che mi sta molto a cuore e che ho svariate volte trattato sia con persone favorevoli che con persone contrarie! Perdonatemi se vi ho annoiato, un abbraccio
silvercloud87
00martedì 4 marzo 2008 10:24
Re:
Mameha., 04/03/2008 9.02:

Sono sempre stata assolutamente favorevole all'aborto: ritengo che sia un irrinunciabile diritto della donna e una tutela della sua libertà di scelta. Questo non significa che, come qualcuno puo'osservare debba essere considerato come un metodo anticoncezionale: psicologicamente parlando, non credo possa mai essere un'esperienza felice e positiva per la donna, nemmeno quando pare che lo faccia a cuor leggero; inoltre, penso che non sia neanche il massimo per il fisico. Pertanto, la mia idea è che debba essere preso in considerazione come rimedio ultimo (per le motivazioni citate sopra, cioè possibili segni psicologici che possono rimanere dopo un'esperienza simile e per possibile conseguenze per la salute), e non come anticoncezionale.
Sono favorevole e non ritengo molto utili i discorsi moralistici: sono pieni di belle parole e buoni sentimenti, ma lontani mille miglia dalla vita reale. Se si arriva all'aborto, significa che non c'è altra via d'uscita. Che senso ha costringere una donna a tenere un figlio che non vuole? Cerchiamo di pensare poi anche al lato pratico, non solo alla poesia di frasi come "la vita è bella", "tuo figlio ti riempirà di gioia", ecc., perché i problemi legati a un figlio (e non uso la parola "bambino" volutamente, perché ogni bambino cresce ma non smette di essere un figlio e più si va avanti, più i problemi aumentano) sono estremamente complicati e variegati. Ognuno costituisce un caso a sé e ha il diritto di decidere liberamente cosa fare della propria vita.
A proposito delle questione morale: gradirei precisare anche che un embrione/feto è un essere umano solo IN POTENZA e NON IN ATTO, ovvero può diventare una persona ma non lo è ancora. E' vero che questo è solo il mio modesto parere, ma chi di voi - perdonate il paragone ma rende l'idea - considererebbe già un vero pulcino un semplice uovo? L'uovo è un pulcino in potenza, ma non in atto. Questo era solo un esempio atto a far intendere l'assoluta diversità d'essenza e, quindi, di diritti che c'è e deve esserci tra un essere umano nato, senziente e pensante un embrione, il quale a mala pena possiede un cuore, un abbozzo di sistema nervoso e un insieme di cellule indifferenziate (naturalmente mi riferisco ai primi mesi, di certo non, per es., al settimo o all'ottavo, giusto per intenderci!).
Scusate se mi sono dilungata, ma è un tema che mi sta molto a cuore e che ho svariate volte trattato sia con persone favorevoli che con persone contrarie! Perdonatemi se vi ho annoiato, un abbraccio



Infatti nessuno ha enunciato un ipotesi per la quale l'aborto debba essere vietato, persino la Cei ha detto che applicare la 194 sarebbe già un ottima cosa!
Peccato che non sia questa descritta da te la vita reale, molte ragazze invece adottano l'aborto come anticoncezionale, conosco monti casi in questione. Vorrei precisare che si ha un aborto anche dopo qualche giorno dalla fecondazione. Si tratta di aborto dal momento in cui c'è l'embrione, una persone POTENZIALE (proto-persona), e anche qui sono d'accordo con te. L'embrione non è una persona, ma una "potenziale persona" e va trattata come tale, non come un grumo di cellule insignificanti (tutti noi siamo stati embrioni).
Nessuna donna deve essere obbligata a tenere suo figlio, tutte sono libere di darlo in adozione e ora come ora tutte sono libere di abortire.

Un giorno a seguito di un incontro con un movimento giovanile di sinistra, scrissi in un messaggio:

Quando mi sento dire "non posso tenerlo perché mi si sforma la linea!" mi sale un po' di nervoso e credo disumano un ragionamento simile. Alla faccia della castrazione chimica, via l'utero!



Mi dispiace, sicuramente sbaglio, ma la penso ancora così!
silvercloud87
00domenica 19 ottobre 2008 21:57
Ben accolte altre opinioni... [SM=x322251]
-RunThePlanet-
00lunedì 20 ottobre 2008 08:24
personalmente, per quanto possa contare un parere maschile in queste situazioni, sono favorevole... chiaro, non è una scelta che deve essere presa "alla leggera", ma è un diritto della donna poter scegliere...
elyna.luna
00mercoledì 5 novembre 2008 14:21
io credo che sia un diritto della donna scegliere...
però naturalmente non approvo l'aborto in tutti i casi...
parlo per esperienza.. quando ho avuto un ritardo sono andata nel panico.. non sapevo cosa avrei fatto se fossi rimasta incinta.. da una parte c'era la mia vita, i miei sogni, i sogni di quello che poteva essere il padre.. che sarebbero stati infranti.. a 21 anni un figlio quando due ragazzi studiano e non si possono mantenere crea qualche problema.. dall'altra c'era il fatto che mi dicevo che cmq.. eravamo abbastanza grandi.. e se eravamo stati grandi per fare l'amore.. (e io prendevo precauzioni).. non era giusto abortire...

credo cmq che in alcuni casi abortirei.. se rimanessi incinta in seguito ad uno stupro probabilmente abortirei il più velocemente possibile...

non posso dirlo con certezza.. perchè non mi sono mai trovata nella situazione.. credo che solo in quel momento uno possa dire cosa farebbe...

però per forma di pensiero e principio credo sia giusto che ci sia la possibilità di scelta.
silvercloud87
00mercoledì 5 novembre 2008 14:41
Re:
elyna.luna, 05/11/2008 14.21:

io credo che sia un diritto della donna scegliere...
però naturalmente non approvo l'aborto in tutti i casi...
parlo per esperienza.. quando ho avuto un ritardo sono andata nel panico.. non sapevo cosa avrei fatto se fossi rimasta incinta.. da una parte c'era la mia vita, i miei sogni, i sogni di quello che poteva essere il padre.. che sarebbero stati infranti.. a 21 anni un figlio quando due ragazzi studiano e non si possono mantenere crea qualche problema.. dall'altra c'era il fatto che mi dicevo che cmq.. eravamo abbastanza grandi.. e se eravamo stati grandi per fare l'amore.. (e io prendevo precauzioni).. non era giusto abortire...

credo cmq che in alcuni casi abortirei.. se rimanessi incinta in seguito ad uno stupro probabilmente abortirei il più velocemente possibile...

non posso dirlo con certezza.. perchè non mi sono mai trovata nella situazione.. credo che solo in quel momento uno possa dire cosa farebbe...

però per forma di pensiero e principio credo sia giusto che ci sia la possibilità di scelta.


sono d'accordo su tutto.
Infatti quello che mi preoccupa è che la legge 194 non sia totalmente attuata nella parte che riguarda - l'informazione - in modo particolare. Sarebbe bene che i ragazzi, qualora non fossero informati dai gentitori o in altro dopo, ricevessero una certa dose di metodi anticoncezionali, ecc. Almeno si evita, dopo, di ricorrere a metodi meno salutari e non solo.
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