Per uno studio congiunto di Yahoo! e OMD 1000 utenti si sono previti del web. Risultato: un'ecatombe dello spirito
Meglio soli che senza Internet. La rete, infatti, ti connette con il mondo. E se allungando la mano nel letto non trovi nient’altro che il cuscino, puoi sempre consolarti con la tastiera. Una mail ad un amico, due chattate su msn, quattro salti nel forum preferito, basta un click per chiacchierare con qualcuno. Uno studio congiunto di Yahoo!
e OMD, agenzia leder nella comunicazione, ha sottoposto un campione di 1000 utenti ad una vera e propria tortura: stare senza Internet per due settimane! Il risultato, crisi d’astinenza, depressione, patetici tentativi di connessione. Completamente irretiti dal Web, non sappiamo più farne a meno. Per prenotare il biglietto del treno, cercare un numero di telefono, scegliere un last minute, leggere le ultime notizie. Ma, soprattutto, per intrattenere relazioni emotivamente coinvolgenti. O romperle. Dall’ufficio o da casa, sono in tanti ad aver mollato il proprio partner con una mail. Non sarà corretto, ma è più facile.
L’Internet Deprivation Study, ha spiegato Wenda Harris Millard, capo ufficio vendite di Yahoo!, è un “studio meramente indicativo delle miriade di maniere in cui internet, in appena dieci anni, abbia irrevocabilmente cambiato la vita quotidiana dei consumatori”, tanto che la ricerca di cavie disposte a rinunciare a Internet per due settimane è stata davvero difficile. Strumento indispensabile nel lavoro, utile per lo svago, la rete è ormai entrata prepotentemente nelle nostre abitudini quotidiane. Nessuno di noi saprebbe più farne a meno. Ma forse dimentichiamo troppo spesso che la vita è altrove. Magari con la testa appoggiata sul cuscino.
vipline.it
26/09/2004