"Infrastrutture, stanzieremo 16,6 miliardi"

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silvercloud87
00mercoledì 26 novembre 2008 01:05
«CON OTTIMISMO COMUNE è POSSIBILE USCIRE DALLA CRISI»
"Infrastrutture, stanzieremo 16,6 miliardi"
Lo ha annunciato Berlusconi intervenendo all'assemblea degli industriali a Roma. Attacco alla Cgil sullo sciopero


ROMA - «Al prossimo Cipe stanzieremo 16 miliardi e 600 milioni di euro per le infrastrutture. Serve un nuovo piano infrastrutturale». Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi, intervenendo all'assemblea degli industriali di Roma. «Nel nostro precedente governo - ha spiegato il premier - avevamo preventivato un piano da 125 milioni, oggi ne servono di più perché pensate ad esempio ai trafori alpini dove il traffico su Tir è aumentato e questo ha una ricaduta sulle strade e sull'inquinamento. Dobbiamo mettere mano con un grande piano infrastrutturale».

CRISI - All'assemblea degli industriali Berlusconi è tornato anche sull'argomento crisi, all'indomani dell'incontro a Palazzo Chigi durante il quale il governo ha illustrato il pacchetto messo a punto per risollevare i consumi. «L'ottimismo, il coraggio, la volontà e la speranza possono farci uscire e in fretta dalla crisi che domina da alcune settimane: se tutti mettessimo in campo lo stesso ottimismo, potremmo guardare con più sicurezza al futuro che ci aspetta» ha detto il Cavaliere, prendendo la parola all'assemblea generale dell'Unione industriali romani.

SCIOPERO DELLA CGIL, «UN ERRORE LORO» - Lo sciopero generale della Cgil è «un errore». Lasciando il teatro 10 di Cinecittà dopo aver ascoltato l'intervento del leader di Confindustria Emma Marcegaglia all'assemblea degli industriali di Roma, il presidente del Consiglio ha concesso così una battuta ai giornalisti sulla protesta annunciata dalla Cgil, spiegando anche che di fronte all'attuale crisi economica il clima con gli industriali è «buono e positivo».

DEBITO - Elogiando la propria squadra di governo («Mai nella storia italiana c'è stata una squadra così di ministri. Una squadra efficiente, impegnata ed entusiasta»), Berlusconi ha parlato anche del debito dell'Italia: «Il nostro è il più alto dei Paesi europei e cioè il 106%» ha detto il premier. «Siamo in una situazione più negativa rispetto a quella europea - ha aggiunto - non si dovrebbe dire ora ma credo che si debba tener conto nel considerarla l'eredità che ha ricevuto il nostro governo da quello precedente. Tra le difficoltà abbiamo ad esempio il fatto che i nostri prodotti hanno avuto un calo della convenienza pari al 50%».

TARIFFE - Da parte sua il numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia è tornata sul blocco delle tariffe previsto nel pacchetto di misure anticrisi messo a punto dal governo, sottolineando che bisogna «fare attenzione a mantenere i meccanismi di mercato per non arrecare danni alle imprese».

IL CUCÙ ALLA MERKEL - «Vorrei spiegare questa storia del cucù - ha infine detto il premier all'Unione degli industriali di Roma, riferendosi al suo scherzo al cancelliere Angela Merkel di qualche giorno fa -: dovete sapere che nei rapporti tra colleghi primi ministri ci sono le stesse regole che avete tra di voi e con i vostri clienti». Berlusconi ha poi aggiunto che è «utile stringere rapporti prima cordiali, poi amichevoli, e infine affettuosi» sul piano internazionale.


25 novembre 2008
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