Intanto, in barba al passatismo, per il Padiglione Italia monsieur Paolo Conte, che ha anche annunciato la sua presenza all'inaugurazione, scrive e interpreta la musica originale dell'installazione animata del giovane Valerio Berruti, "La figlia di Isacco", composizione per pianoforte, sax e violino, mentre la videoinstallazione dei due Masbedo sfoggia una colonna sonora inedita firmata dalla band rock indipendente Marlene Kuntz insieme a Gianni Moroccolo, già chitarrista della CSI. Il film "Schegge d'incanto in fondo al dubbio" ha come guest star anche l'attrice Sonia Bergamasco e Ramon Tarés del gruppo catalano sperimentale de La Fura dels Baus.
In tutta questa euforia campanilista si rischia di dimenticare il suo direttore artistico ufficiale Daniel Birnbaum, che ha orchestrato la sua creatura espositiva "Fare Mondi" tra Arsenale e Palazzo delle Esposizioni ai Giardini come un spettacolo onnivoro e centrifugo senza sezioni dove sfilano tutti i linguaggi creativi tra installazioni, video e film, scultura, performance, pittura e disegno, con un denominatore comune, la "sensibilità pittorica" anche, come sottolinea il direttore in quegli artisti che "non si definiscono propriamente pittori", come Tony Conrad, Ulla von Brandenburg, Cildo Meireles, Wolfgang Tillmans. Indubbio l'apporto di fascinazione che offrono i grandi, come André Cadere, Öyvind Fahlström, Gordon Matta-Clark, Blinky Palermo e Lygia Pape. Accanto alle perfette new entry dell'ultim'ora come il modenese Roberto Cuoghi, l'indiano Sunil Gawde, il duo di tableux vivants inglesi Gilbert & George, e l'americana Sherrie Levine.
Immagini
E se al Giardino delle Vergini si trovano i lavori di Simone Berti, Bestué/Vives, Nikhil Chopra, Lara Favaretto, William Forsythe, Dominique Gonzalez-Foerster, Tamara Grcic, Miranda July, Koo Jeong A, Att Poomtangon e Sara Ramo, al centro del Palexpo atterra la grande scultura di Tomas Saraceno. E curiosando tra i padiglioni nazionali, spicca la presenza di Steve McQueen per la Gran Bretagna, virtuoso e sofisticato videoartista, vincitore col suo lungometraggio "The Hunger" all'ultimo festival di Cannes. Per la Spagna l'omaggio al sopraffino cinquantaduenne Miquel Barcelò, con lavori di grande formato dedicati alla terra, in una sorta di cartografia fisica della natura incontaminata, dove compaiono le sue creature, come i primati, i paesaggi africani e la schiuma delle onde del mare. Per il Canada, il fotografo e filmaker Mark Lewis, un neorealista del terzo millennio, che immortala senza retorica ma anche senza gusto della provocazione. Per la Germania Liam Gillick e per gli Stati Uniti un grande della videoarte come Bruce Nauman.
E c'è addirittura un omaggio al vetro d'artista al Padiglione Venezia. Comunque vada, finalmente ci si potrà godere anche un po' di sano relax d'autore alla Biennale. Basta andare al nuovo Palazzo delle Esposizioni (ex Padiglione Italia). Qui Tobias Rehberger ha firmato il design della caffetteria con una pittura stile razzle dazzle tipico delle navi della prima guerra mondiale dove forme geometriche dai colori contrastanti si intersecano tra di loro. Rirkrit Tiravanija ha progettato il bookshop in modo funzionale al servizio del libro e Massimo Bartolini ha creato la Sala F dedicata alla didattica sperimentale per il pubblico, con una grande installazione site specific dalla natura dinamica, dove un tavolo diventa palco o tribuna al variare a seconda delle esigenze, mentre sulle pareti scorrono disegni geometrici in evoluzione.
Notizie utili - "La Biennale di Venezia. 53. Esposizione Internazionale d'Arte "Fare Mondi-Making Worlds"
Dal 7 giugno al 22 novembre 2009
Giardini- Arsenale.
Orario -
Giardini, 10-18, chiuso il lunedì (esclusi lunedì 8 giugno e lunedì 16 novembre 2009)
Arsenale, 10-18, chiuso il martedì (escluso martedì 9 giugno e martedì 17 novembre 2009)
Ingresso - Intero € 18, ridotto (over 65 - militari - residenti Comune di Venezia) € 15, studenti (con tessera o libretto universitario) / under 26 (con carta d'identità) € 8
Catalogo - Marsilio
Sito web - www.labiennale.org
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