Controllato il più grande insediamento rom nella capitale: 700 tra serbi, bosniaci e romeni
Il sindaco vuole un commissario straordinario: "Serve fronteggiare un'emergenza"
Roma, blitz nel campo nomadi
Cinquanta fermi, sequestrate auto
ROMA - Blitz degli agenti della Polizia municipale nel più grande campo nomadi della capitale, in via di Salone, dove risiedono stabilmente 700 persone, il 50% delle quali minorenni, divisi tra serbi, bosniaci e romeni. Una cinquantina di stranieri senza documenti sono stati fermati e trattenuti nell'Ufficio stranieri della Questura per accertare identità ed eventuali precedenti penali. Nel corso del controllo sono stati anche sequestrati autocarri e autovetture senza assicurazione, parcheggiati in uno spazio antistante il campo nomadi.
Dopo la rivolta contro i campi nomadi a Napoli, ieri il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato un commissario straordinario per il problema nomadi sulla scia di quanto è stato deciso a Milano."Bisogna fronteggiare un'emergenza e riportare la normalità", ha detto Alemanno. "I poteri del sindaco non sono sufficienti" e quindi il commissario prefettizio deve riassumere in se "i poteri dello Stato e degli Enti locali e lavorare a un vero patto della sicurezza per la capitale. Ma per renderlo efficiente - ha concluso Alemanno - il commissario deve avere disponibilità di risorse economiche".
I controlli all'interno dei campi nomadi autorizzati della capitale avvengono periodicamente, ma sono stati incrementati negli ultimi giorni per verificare presenze non autorizzate, contrastare il fenomeno della prostituzione minorile in precedenza accertato all'interno del campo di via Salone e l'effettiva presenza di persone agli arresti domiciliari.
(15 maggio 2008)
Repubblica.it