La reincarnazione o metempsicosi è, secondo l’Induismo, il Buddismo e altre dottrine, il ciclo di nascita e rinascita cui sono soggetti gli esseri, dettato dall’immutabile legge cosmica del karman. L’origine di questo concetto è probabilmente da ricercarsi presso le civiltà non ariane della valle dell’Indo. Attraverso il controllo dei desideri o particolari forme di privilegio accordate ad alcuni individui, la catena può essere spezzata. La dottrina orfica vedeva nell’iniziazione e nella ritrovata memoria della propria origine divina ("...sono figlio di Gaia e di Urano stellante...") la sola speranza di uscita dalla ruota delle nascite e di ingresso nel regno dei giusti. Nel pensiero di Pitagora, non dissimile dai dettami della religione indiana, gli animali partecipano allo stesso ciclo dell’uomo. Platone fece sua l’idea pitagorica e la riespose nel Fedone. La reincarnazione fu uno dei grandi dogmi dei Neoplatonici. Nel De bello gallico , Cesare riferisce di come i Galli osservassero la credenza nella rinascita delle anime in corpi nuovi. Oggi il concetto della metempsicosi è tornato vivo nelle coscienze degli occidentali, grazie anche all’opera di divulgazione compiuta instancabilmente dai movimenti spiritisti. Secondo alcuni contattisti, la reincarnazione sarebbe uno dei concetti fondamentali della religione degli alieni.
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