Il piercing? Fa impazzire gli adolescenti. Dall'ombelico ai genitali, dalle braccia a labbra e orecchie: è ormai uno status symbol. Ma la Regione Toscana mette un freno: da oggi per i minori di 14 anni serve l'autorizzazione dei genitori. Questo in Toscana, dove il Consiglio regionale ha approvato, all'unanimità, una modifica alla legge regionale sulle attività estetiche.
La legge è firmata dal consigliere Pd Nicola Danti che ha spiegato come "nella formulazione precedente della legge il testo era molto puntuale per ciò che attiene gli altri tipi di piercing, ma mancava di questa precisazione".
"Quello di oggi - ha aggiunto Danti - è un passaggio importante perché questo tipo di piercing era finora escluso dalla legge regionale e questo ha creato nel tempo non pochi problemi, soprattutto agli operatori commerciali, frequentemente esposti, da un lato a richieste d'intervento da parte dei ragazzi, dall'altro alle proteste dei genitori contrari a tali iniziative".
Nove anni fa il Consiglio superiore di sanità aveva emanato le linee guida per la prevenzioni delle infezioni per tatuaggi e piercing; con due successive circolari del ministero della salute (febbraio e settembre '98), la normativa è stata trasmessa agli assessorati regionali alla Sanità. Alcune Regioni hanno preso l'iniziativa di normare ulteriormente la materia. Le 'linee guida' indicano le 'condizioni di sicurezza' da rispettare per l'igiene di tatuaggi e piercing.
E Antonio Mazzocchi, membro dell’Esecutivo di AN e primo firmatario di una Pdl sui piercing commenta: “Ha fatto bene la Regione Toscana ad approvare all’unanimità la proposta di legge che rende obbligatorio il consenso dei genitori per i minori che vogliono farsi il piercing.
Questa iniziativa di una regione governata dal centro sinistra, deve dare una accelerazione immediata alla proposta di legge ‘disciplina delle attività di tatuaggio e piercing e delle pratiche correlate’ presentata da più di un anno fa alla Camera e ferma in Commissione Affari sociali. Lo stesso confronto che è avvenuto in Toscana deve esserci a livello nazionale proprio a partire dagli esponenti del Partito Democratico”. E aggiunge: "Ogni anno ci sono oltre 60.000 infezioni provenienti da piercing e tatuaggi fatti da operatori improvvisati, spesso in un contesto sanitario precario".
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