"Buffone, vattene a casa". Decine di persone accolgono così il leader Cdl
Il suo commento: "Solo quattro illiberali, la maggioranza è con me"
Berlusconi contestato a Genova
Per il Cavaliere uova e insulti
Sulla salita al Quirinale: "Chi non verrà con me è fuori dal blocco liberale"
E D'Alema solidarizza con lui: "Dispiaciuto per l'episodio di inciviltà"
GENOVA - "Solo quattro illiberali". Così il leader di Forza Italia liquida la contestazione subita oggi a Sestri Ponente, storico quartiere di sinistra di Genova. Dove è stato accolto da decine di persone al grido di "Buffone" e con il lancio di uova. E il Cavaliere, riferendosi alla volontà di recarsi dal presidente Giorgio Napolitano per chiedere elezioni anticipate dopo i risultati dei ballottaggi, aggiunge: "Andrò al Quirinale con alcuni alleati, chi non riterrà di venire si porta fuori dal blocco liberale".
La passeggiata elettorale di Berlusconi, alla vigilia del ballottaggio per le elezioni provinciali, si è trasformata in una piccola via crucis. Grida, squilli di trombe da stadio e lancio di alcune uova (una ha colpito un agente della scorta), per oltre mezz'ora. "Buffone, buffone, vai a casa": così alcune decine di persone hanno accolto a Sestri Ponente il leader della Cdl, che mostrava una mano vistosamente fasciata ("Me l'hanno stritolata i miei fan", è stata la sua spiegazione).
Dai contestatori, a cui si sono uniti anche i passanti, sono arrivati anche canti in dialetto, con l'obiettivo di far allontanare l'ex premier. Per consentire al Cavaliere di proseguire la passeggiata, le forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno formato due cordoni di sicurezza. La risposta di Berlusconi è stata un commento secco: "Sono quattro illiberali che urlano insulti scontati: la maggioranza qui a Sestri Ponente è con me".
E mentre sostenitori (al grido di "Elezioni, elezioni") e contestatori si affrontavano verbalmente sulla strada principale, via Sestri, il capo di Fi ha continuato a dirigersi verso piazza Bernardo Poch. Qui ha concluso la sua visita nel quartiere rosso, risalendo sull'auto blindata assieme alla candidata per la Provincia Renata Oliveri. Ma giusto un istante prima di chiudersi la portiera alle spalle, il Cavaliere ha lanciato l'ultima sfida a chi l'aveva accolto a colpi di uova. Saltellando accanto all'auto blindata, ha diretto il classico coro dei suoi sostenitori: "Chi non salta comunista è...".
Sulla vicenda è intervenuto il coordinatore di Fi Sandro Bondi, definendo quanto accaduto "indecente" e chiedendo che la sinistra prenda le distanze dai contestatori ed esprima la sua solidarietà al leader della Cdl.La sua protesta non è l'unica a levarsi dalle fila del Polo, anzi.
Per questo dall'ufficio stampa dei Ds arriva una nota che, ricordando le grida "Buffoni" che qualche giorno fa i sostenitori di Fi hanno diretto al Senato, chiede che i "vari Bondi, Cicchitto, Schifani e compagnia" "si risparmino i predicozzi e, piuttosto, si adoperino con più convinzione a calmierare, loro per primi, una pericolosa deriva che esaspera oltre ogni limite la normale dialettica politica". Controreplica dell'ufficio stampa di Fi: "Quando alla contestazione si aggiungono il lancio di oggetti, l'intimidazione e l'insulto, si superano di molto i limiti della normale dialettica politica e si intraprende quella 'pericolosa deriva' di cui si riempiono la bocca i Ds, con così scarso spirito autocritico".
Quanto a Massimo D'Alema, si limita, in una nota, a dirsi "dispiaciuto per l'episodio di inciviltà" di cui Berlusconi è stato vittima.
(8 giugno 2007)
Repubblica.it