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SAGGIO
Un po' di storia
L'uscita del primo capitolo di Empire Earth risale alla fine del 2001, quando gli Stainless Studios, guidati dalla mente creativa di Rick Goodman (nome che dovrebbe essere noto a tutti gli amanti degli RTS, in quanto ideatore dello storico Age of Empires), diedero alla luce un RTS innovativo e di maggior spessore. Obiettivo del gioco: ripercorrere la storia umana attraversando virtualmente 14 epoche storiche, gestendo dieci civiltà e oltre 200 unità. Il successo ottenuto dal gioco è stato notevole, in particolare gli amanti della strategia pura trovarono in questo titolo nuovo pane per i loro denti e qualche tocco di originalità in più rispetto ai classici di allora. E' invece datato 2002 il pacchetto di aggiornamento di Empire Earth, ossia Art Of Conquest, sviluppando dal team statunitense Mad Doc Software. Ed è proprio questo stesso gruppo di programmatori a presentarci oggi il sequel di quell'ottimo titolo. Un altro successo? Solo continuando a leggere potrete scoprirlo (oppure semplicemente saltando al commento...).

Riciclaggio ed innovazioni
Il soggetto del gioco ricalca quello del primo capitolo: lo sviluppo della civiltà umana dal 10.000 a.C. al 2.230 d.C., diviso in 15 epoche che si estendono dall’età della pietra a quella sintetica (dalle lance degli uomini primitivi ai laser dei mech), popolate da 15 civiltà (con sviluppi di ricerca caratteristici di ogni epoca) protagoniste dei maggiori eventi storici. Rispetto al primo capitolo della serie, c’è una maggior focalizzazione sugli eventi storici più interessanti dal punto di vista strategico. Certo, i programmatori si prendono qualche licenza storico-geografica, ma per ovvie ragioni di fattibilità. Il tutto comunque è ben organizzato e decisamente interessante. Le opportunità di rivivere i maggiori momenti della storia dell’uomo sono allettanti e, in alcuni casi, le nostre azioni ci porteranno a cambiare le sorti della storia (aspetto affascinante, che sarebbe potuto essere sfruttato ancora più approfonditamente). Ovviamente, l’altra faccia della medaglia è che tutto ciò potrebbe risultare la solita minestra riscaldata… Fortunatamente la Mad Doc Software ha aggiunto un numero notevole di innovazioni:
Picture-In-Picture (PIP) - l’attivazione di questa opzione permette di avere un monitor supplementare in basso a destra nel pannello di gestione, che ci consente di controllare cosa avviene in altri posti della mappa. Possiamo puntare fino a sei telecamere (F1-F6), staticamente (il PIP ci mostra cosa accade in tempo reale in una location scelta) o dinamicamente (il PIP segue una o più unità). Inoltre nel PIP è possibile selezionare edifici, unità ed impartire comandi (funziona essenzialmente come un’altra finestra di gioco). Una funzione davvero utile, ad esempio, quando stiamo affrontando il nemico al fronte e vogliamo avviare la produzione di nuove unità senza perdere il controllo della battaglia. C’è da dire che se è stato ideato per semplificare la vita, il PIP potrebbe sortire l’effetto contrario, essendo un’ulteriore caratteristica da controllare, quindi è consigliabile prima far molta pratica con il gioco e poi sfruttare questa interessante opzione.
Gestione cittadini - accedendo a questa interfaccia, abbiamo una riproduzione (un po’ troppo) schematica dell’intera mappa, in cui sono visualizzate con piccole icone tutte le risorse localizzate sul territorio, e con qualche click di mouse è possibile affidarne la raccolta ai cittadini inattivi, ordinare la costruzione o la riparazione di edifici, senza preoccuparsi di andare a cercare i fannulloni sulla schermata principale di gioco. L’idea è ottima, specie in un RTS come questo, che prevede la raccolta di risorse multiple (cibo, legna, pietra, oro, e le risorse speciali che variano con le epoche, dallo stagno all’uranio), permettendo una gestione più rapida e intuitiva.
Piani di guerra - interfaccia simile alla Gestione cittadini, riproduce l’intera mappa e offre una barra di strumenti da disegno, con cui è possibile tracciare (con frecce, cerchi ed etichette di testo) piani di attacco sia per le proprie truppe, sia per quelle degli alleati, per coordinare le offensive su obiettivi bellici condivisi. Quest’ottima possibilità è utilizzabile sia con l’IA del computer, dando alle partite in single player la sensazione di trovarsi sul campo con alleati umani, sia nelle battaglie multiplayer, permettendo la rapida discussione a distanza di strategie e la creazione di lavoro di squadra. E posso solo immaginare le manovre subdole e lo sfrenato “doppiogiochismo” che potrà scatenare questa possibilità nelle partite on-line…

Altre innovazioni di interesse sono gli effetti atmosferici, che non hanno più una rilevanza puramente estetica, ma influenzano significativamente le strategie. Sferrare un attacco in pieno inverno, sotto una tormenta di neve che ostacola la visibilità e rallenta le truppe non è molto consigliabile, è meglio attendere il sereno estivo. Gli effetti atmosferici, ottimamente realizzati, in alcuni casi critici (ad esempio le bufere) non permettono di vedere la mappa e di distinguere unità ed edifici. E’ chiaro che i programmatori intendevano ottenere proprio questo, ma potrebbe non piacere a molti (fortunatamente è un’opzione disattivabile). Altri, invece, potrebbero sfruttare lo stop forzato di tutti i giocatori per rinforzare le difese o preparare offensive micidiali…
Riveduti e aggiornati anche il sistema delle corone (bonus militari, economici ed imperiali che si ricevono ad intervalli regolari e che hanno durata temporanea), l’albero delle tecnologie (caratterizzato da 12 articoli da ricercare nelle aree militari, commerciali e imperiali e che si evolve con le epoche), il comparto diplomatico (interessanti le possibilità del baratto di territori in cambio delle alleanze e i permessi di frontiera) e le proprietà dei leader.

A bug’s problem
Una delle caratteristiche rielaborate dagli sviluppatori è la costruzione e l’utilizzo delle strade. Una volta realizzate, le truppe che percorrono i collegamenti stradali si muovono molto più velocemente, anche attraversando fiumi, sui quali le strade diventano automaticamente ponti. Buona idea, realizzazione pessima! Fin dal tutorial dovremo fare i conti con tantissimi bug legati alle strade e al loro utilizzo. Appena ho posato le fondamenta della mia prima strada, si è creata una buca tra la strada e l’edificio a cui essa era collegata, e una volta terminata la costruzione, texture del terreno si sono sovrapposte ad essa e ad ogni unità che si trovasse a passarvi (come si può vedere da uno degli screenshots che ho allegato alla recensione). Altri problemi seri li ho sperimentati con i ponti, visto che molto spesso le unità che vi transitano restano bloccate. Infine, il problema principale (che provoca l’inutilità delle strade) è la difficoltà delle unità col pathfinding, ovvero le truppe e i veicoli terrestri (persino le carovane commerciali) non sfruttano le strade per raggiungere la destinazione, ma invece di seguire tali collegamenti, escono fuori strada imboccando percorsi alternativi, spesso così problematici che rischiano di bloccarsi anche in mezzo ad un gruppetto di alberi…

Modalità di gioco
Le offerte di gioco di Empire Earth II sono le classiche modalità RTS:
Single player - la modalità campagna offre quattro esercitazioni, realizzate discretamente, con cui apprendere le opzioni e le possibilità offerte dal gioco. Possiamo poi scegliere una fra (soltanto) tre civiltà (Coreana, Tedesca e Americana) da guidare attraverso otto missioni, che si snodano nelle varie epoche in cui sono inquadrati i loro principali eventi storici. Le missioni sono ben congeniate, le mappe hanno un design veramente buono, gli obiettivi riescono ad essere abbastanza vari e le IA dei nemici sono decisamente avanzate, offrendo sfide impegnative anche al livello di difficoltà più facile. Scordatevi nemici disorganizzati, che vi attaccano alla spicciolata: vedrete città nemiche costruite astutamente, sapiente organizzazione delle truppe e subirete attacchi massicci e mirati (attenti alle spie!). Inoltre la campagna offre la possibilità di giocare due battaglie storiche, i Punti di svolta della storia, e precisamente il D-Day del 1943 in Normandia e i Tre Regni nella Cina del 230 a.C., in cui possiamo impersonare entrambi i lati dello scontro (Alleati Vs Tedeschi – Wei Vs Wu), con la possibilità di cambiare il corso della storia. Altra modalità per il giocatore singolo è la schermaglia, a cui possono prendere parte fino a 9 giocatori guidati dal computer e che prevede le stesse opzioni multiplayer. Si possono inoltre giocare partite salvate e scenari personalizzati.
Multiplayer - immancabile in ogni RTS che si rispetti, il multiplayer in Empire Earth II è decisamente notevole. E qui rendiamo merito alla Mad Doc Software di aver realizzato un sistema di creazione delle partite immediato, completo e talmente pieno di opzioni che le possibilità di gioco sono praticamente infinite. Innanzitutto ci sono i seguenti tipi di gioco:
Conquista - per vincere occorre distruggere ogni nemico, tutte le sue unità e i suoi edifici. E’ possibile giocare anche a squadre.
Corone - prevede due modalità: tempo (conservare una specifica combinazione di corone per un determinato tempo) e numero (conquistare un determinato numero di corone).
Controllo del territorio - per vincere occorre controllare una determinata percentuale di territori.
Re della collina - vince chi riesce a conquistare e a difendere per un determinato tempo la zona neutra al centro della mappa.
Campidoglio - il primo centro cittadino creato è dichiarato Campidoglio e lo si perde se viene conquistato dal nemico e non lo si riesce liberare. E’ possibile giocare anche a squadre.
Regicidio - difendi il tuo Re ad ogni costo e uccidi i Re nemici. E’ possibile giocare anche a squadre.
Punti caldi - svelati uno dopo l’altro, determinati punti della mappa devono essere occupati da una fortezza. Vince chi occupa il maggior numero di zone.

Oltre a queste numerose modalità, l’impostazione delle partite ha un numero sconfinato di opzioni che personalizzano ogni aspetto del gioco (range di epoche, sviluppi tecnologici, risorse, eventi atmosferici, tasso di produzione delle unità, generazione dei punti-ricerca…), offre la scelta tra 14 diverse civiltà (con vantaggi propri, unità uniche, poteri e meraviglie) e permette di settare con cura i fattori di handicap per ogni giocatore, consentendo anche ai giocatori meno esperti di unirsi a partite che ospitano maestri della strategia. Questa modalità, con le sue possibilità, è sicuramente il vero punto di forza di Empire Earth II.

Tecnicamente parlando…
Per quanto riguarda la grafica del gioco, la questione è un po' complessa. Da un lato possiamo notare un'ottima cura per le interfacce di gioco, in particolare i pannelli dei comandi sono ben realizzati e variano a seconda delle epoche in cui ci troviamo. Non si può dire che la grafica di gioco abbia avuto però la stessa attenzione: anche se è gradevole (buona l’illuminazione e le ombre) la sua qualità è seriamente minata da animazioni grossolane, per gli standard odierni, e dalla mancanza di dettaglio (eccezion fatta per gli edifici, davvero ben realizzati e molto dettagliati), subito evidente con uno zoom ravvicinato. I modelli degli edifici, dei personaggi, dei velivoli e delle navi, sebbene numerosi, hanno fin troppo in comune tra le diverse fazioni e si somigliano tra loro (tranne per le unità speciali, caratteristiche di ciascuna civiltà). Gli effetti atmosferici sono realistici e realizzati magistralmente (ottimo l’uso degli effetti particellari), ma a volte creano una confusione sullo schermo fastidiosa e rallentano il gioco. Le interfacce “Piani di guerra” e “Gestione cittadini” hanno una grafica troppo schematica e “blocchettosa”, sarebbe stata preferibile (e più raffinata) una rappresentazione tipo pergamena. Altra cosa che personalmente mi ha infastidito è la palette cromatica: i colori sono troppo accentuati, diminuiscono il senso di realismo e per alcuni elementi di gioco sono usati proprio male. Intendiamoci, globalmente il risultato è decoroso, ma purtroppo non regge assolutamente il confronto con gli RTS usciti negli ultimi due anni. Esempio significativo è l’esplosione nucleare: affrontiamo orde di nemici e ore di gioco per arrivare al XX secolo, costruiamo avidamente il nostro silo, lanciamo con cupidigia il missile sulla capitale nemica e… delusione: un funghetto scialbo e insoddisfacente! Nettamente superiore lo stesso effetto in Rise Of Nations (per non scomodare la pioggia di meteoriti di Age Of Mythology…). Insomma, graficamente il gioco non sembra molto superiore al primo capitolo del 2001 (per qualcuno potrebbe sembrare più un up-grade che un sequel…). E il paradosso è che la richiesta di calcolo è elevata! Ho testato il gioco su una macchina decisamente superiore in ogni requisito al sistema minimo consigliato e ho sopportato fin troppi rallentamenti (proporzionalmente al numero di giocatori sulla mappa) e in alcuni casi critici (ad esempio quando interviene il maltempo), frame rate così bassi da rendere il tutto a malapena giocabile. Certo, le opzioni consentono di disabilitare numerosi dettagli, ma con i settaggi al minimo, la grafica è semplicemente ridicola.
Dal punto di vista sonoro, la situazione è migliore, ma non di molto. Le musiche sono discrete, in tema con le civiltà a cui sono abbinate, ma abbastanza monotone e dopo qualche partita il tedio è in agguato. Gli effetti sonori decisamente buoni, ma il frasario delle unità è molto povero e ricicla le stesse espressioni in diverse epoche e civiltà. Davvero un peccato, visto l’ampio e ricco ventaglio di popoli presenti nel gioco: con una maggiore sforzo, si sarebbe potuto realizzare un doppiaggio in lingua originale per ogni civiltà, donando al prodotto anche un rilievo “culturale”. Lode a parte per l’edizione italiana, completamente localizzata e doppiata professionalmente da voci ormai note ai videogiocatori italiani (primo su tutti il bravissimo Marco Balzarotti), che regalano un tocco professionale e maggior espressività ai dialoghi e alle presentazioni.

Tirando le somme…
Empire Earth II è il classico RTS profondo e traboccante di opzioni, non apporta nessuna rivoluzione copernicana al mondo degli RTS, ma il gameplay è certamente solidissimo. E’ evidente lo sforzo dei programmatori di rendere il titolo fruibile anche ai giocatori meno esperti, ma la complessità del gioco richiede ore prima di poter padroneggiare sulle sue tante caratteristiche. In particolare, può aiutare la memorizzazione dei (numerosi) comandi rapidi, visto che ogni operazione è associata ad un tasto della tastiera (ma ciò allunga la durata della curva di apprendimento). Il gameplay offre una sfida continua, grazie anche all’elevata IA nemica. La modalità in single player è interessante e le tantissime potenzialità offerte da schermaglie e modalità multiplayer portano a livelli eccelsi la longevità del titolo. Purtroppo alla qualità delle idee strategiche e di gameplay non si associa una realizzazione tecnica adeguata, che risulta un po’ antiquata, decisamente pesante (in termini di potenza di calcolo richiesta) e presenta diversi bug inaccettabili (speriamo in qualche patch miracolosa). Nota di merito per il potente Editor di mappe, intuitivo ma completo, che consentirà di realizzare ottimi scenari personalizzati, garantendo ulteriore longevità al titolo. Ottima la versione italiana, curato il package, buono il manuale (ma poteva essere più approfondito). Francamente inutile il libricino “Il gioco che riscrive la storia” allegato alla versione Collection Edizione Limitata del gioco, dove i programmatori se la cantano e se la suonano da soli…

Multiplayer
Possibilità di giocare in multiplayer fino a 10 giocatori, sia in LAN (TCP/IP), sia in Internet.

Hardware
Requisiti minimi:
NVIDIA GeForce 3 o scheda video 3D equivalente compatibile con DirectX 9.0c da 64 MB con hardware T&L e supporto pixel shader
Sistema operativo Microsoft Windows 98/Me/2000/XP
Intel Pentium 4 da 1.5 GHz o equivalente
256 MB di RAM
1.5 GB di spazio su hard disk per i file di gioco
DirectX 9.0c (incluso)
Scheda audio e casse o cuffie compatibili con DirectX
Lettore CD-ROM 4X
Mouse e tastiera
Modem 56K per il gioco on-line (minimo)

Requisiti consigliati:
NVIDIA GeForce 4 o scheda video 3D equivalente compatibile con DirectX 9.0c da 128 MB con hardware T&L e supporto pixel shader
Sistema operativo Microsoft Windows XP
Intel Pentium 4 da 2.2 GHz o equivalente
512 MB di RAM o più
1.5 GB di spazio su hard disk per i file di gioco
Lettore CD-ROM 24X o più
Collegamento rapido a Internet con banda larga/LAN o ADSL per il gioco on-line

Se siete capaci di sorvolare sulla poca originalità, la tecnica non adeguata agli standard odierni e qualche bug di troppo, e riuscite invece a dedicare un po’ di tempo ad Empire Earth II, sarete ripagati con tantissime ore di divertimento assoluto, grazie al gameplay solidissimo, le sfide avvincenti e le incredibili possibilità del multiplayer. Se cercate innovazione, tecnica all’avanguardia e un RTS di nuova generazione, rivolgetevi altrove (Rome Total War, Imperial Glory o attendete Age Of Empires III…). Dedicato in particolare a coloro che hanno amato il primo capitolo.
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