NON È UNA BELVA
Dopo il successo della prima versione, una coupé compatta e dal prezzo abbordabile, non era facile trovare il modo giusto per rinnovare la "Tigra". Alla fine, anche Opel ha deciso di lanciarsi nel segmento di Mercedes "SLK", Peugeot "206 CC" e "307 CC", per puntare sulla doppia personalità di cabrio-coupé.
Per farlo, conservando la linea compatta, la "Tigra" ha rinunciato ai posti dietro e ha cercato ispirazione, nel design, dalla sorella maggiore "Speedster". In realtà, esattamente come per la prima versione, il grado di parentela più stretto per quanto riguarda la meccanica è con la "Corsa", come si nota appena saliti a bordo, con un'occhiata alla plancia.
Il posto guida è corretto, ma manca la regolazione del volante in profondità. L'abitabilità è buona e la rinuncia ai due posti dietro ha consentito di ricavare un bagagliaio che a tetto chiuso raggiunge i 385 litri di capienza (165 con tetto ripiegato).
Su strada, la "Tigra" dimostra una buona stabilità (anche in assenza dell'Esp, non disponibile sulla nostra "1.4 First Edition"), con uno sterzo pronto e progressivo. Ottima la frenata, con un risultato di 37,2 metri da 100 km/h e senza sintomi di fading. Quel che manca, invece, è un po' di brio nelle prestazioni. In compenso, sono molto buoni i consumi.
QUATTROROUTE
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