Un incontro,un dialogo,un contatto,una danza,
nella musica tribale la vedi che avanza,
ci balli,si struscia,la sfiori, che grazia.
Il respiro,il sapore,l'odore, un unico sudore,
cade la pioggia,tace il pudore.
Il suo sguardo col tuo sguardo,
mano nella mano,
ti sciogli piano piano.
Nei tuoi occhi, solo lei nient'altro che lei.

Ci pensi,la pensi,
di giorno,di notte,
libero,felice e gioioso,
vulnerabile e sensibile come un neonato in una culla,
sei vivo,più vivo,
rinato dal nulla.
Estremo infinito,solo per te,
dentro di te e fuori
solo lei nient'altro che lei.

I suoi occhi insignificanti allora,
espressione di rensualità e bellezza ora.
E' giunto,è arrivato, è troppo tardi oramai,
la natura si è svegliata,e fuggire non potrai;
ti ha chiuso,ti ha braccato,ti ha preso, è finita,
rilassati è dolce ma pazzo lo sai.
E' più forte di te ribellarti non puoi,
ribellarti non vuoi,l'esplosione è inevitabile:
L'espressione di emozioni,sentimenti,passioni è indescrivibile.
Ti fermi un attimo a meditare
e pensi che senza l'amaro,del dolce non puoi godere.
Nel tuo cuore solo lei, nient'altro che lei.


Tic tac,tic tac
Il tempo passa e con lui anche l'amore,
che,come il fuoco,si affievolisce col passare delle ore,
ma allo stesso modo in cui con la benzina,le fiamme divampan con fervore,
più la vedi,più ti arde il cuore.
Una vecchia storia ti ricorda quest'amore,
ma senza rischiare non puoi aver l'onore.

Tic tac,tic tac
Il tempo passa e il cuore brucia di passioni,
ma come un lampo in un cielo oscuro,
la timidezza ti uccide come il cianuro:
le membra lentamente immobilizza,
la voce crudelmente neutralizza,
la cecità colpisce caparbiamente
e nella mente la paranoia è permanente.

Ti fermi un attimo a meditare,
e pensi se c'è qualcosa che faccia più male.
Il dolore ti soffoca il cuore
e ti domandi se si fosse potuto evitare.
La natura è crudele con l'uomo,
poichè con vane speranze lo conduce all'illusione
e con estremo dolore lo riporta alla delusione,
che è ben più amara della dolce passione.

L'unico fedele amico oramai è il tempo,
che con il suom passaggio si porta via il dolore;
quel cupo ed inconfondibile torpore,
che la speranza oscura senza stupore.
L'unico scoglio e solo appiglio
oramai è il sogno.