Berlusconi: 'Elezioni ora, un danno'. Governo verso rimpasto
Berlusconi invia lettera a Storace:
pronto a far entrare un uomo della Destra nell'esecutivo
ROMA - "Io sono sicuro che quando torneremo a votare saremo vincenti. Non torneremo a votare subito, perché il voto subito sarebbe un grande danno per il nostro paese, perché avremmo una caduta di governabilità". Lo dice Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con Domenico Scilipoti, durante un convegno del Forum anti usura bancaria, organizzato dal gruppo dei responsabili, di cui Scilipoti è coordinatore.
"Anche i sondaggi ci danno fiducia. Secondo il sondaggio di lunedì di Euromedia nonostante le critiche il presidente del Consiglio è al 51%. Mentre il Pdl, la Lega e la destra sono al 45%, quindi assolutamente vincenti. E questo ci da fiducia anche per le prossime elezioni, nonostante tutte le critiche che mi vengono rivolte".
"Io ho la pelle dura, dobbiamo continuare a governare, vado avanti", sottolinea il premier.
"Andremo avanti con la rivoluzione del federalismo fiscale e con la grande riforma fiscale che manda in archivio l'impianto di quaranta anni fa e che ha prodotto una giungla di leggi di difficile interpretazione", aggiunge Berlusconi.
La ripresa economica "c'é in tutti i paesi europei e anche in Italia, ma è ancora lenta. Presenteremo al prossimo Cdm un piano straordinario per dare, come si dice, una frustata al cavallo dell'economia. Abbiamo vissuto una crisi economica che ancora non è passata".
"La Lega è un alleato solido ed è sempre stato un alleato leale". Dopo aver espresso l'apprezzamento per il Carroccio, Silvio Berlusconi cita tra gli alleati di governo anche la Destra di Francesco Storace e il gruppo dei Responsabili di Scilipoti, "che è la "la terza forza che darà alla nostra maggioranza la possibilità di lavorare bene in Parlamento". "Ora con una maggioranza numericamente inferiore ma molto più unita e coesa, abbiamo la possibilità - conclude il premier - di usare questi due anni per fare un buon lavoro e introdurre quelle riforme che sono necessarie per essere una vera e completa democrazia".
AL GOVERNO UN UOMO DELLA DESTRA - Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera inviata a Francesco Storace che oggi a Milano ha riunito il Comitato centrale della Destra, ha annunciato che nel "completamento della squadra di governo è pronto ad inserire un rappresentante del partito. "Mi sembra quindi opportuno - ha scritto Berlusconi nel messaggio - inserire nel completamento della squadra di governo che stiamo preparando, in rappresentanza de La Destra, un vostro rappresentante a testimonianza della nostra collaborazione".
"Sapendo di contare sulla fiducia degli italiani - ha aggiunto - continueremo a lavorare, forti anche di un Vostro apporto al governo, senza farci scalfire dall'ennesimo tentativo di usare le campagne mediatico-giudiziarie per rovesciare il voto democratico. Sono tentativi che hanno portato ogni volta al fallimento e alla disfatta chi li ha promossi, e falliranno anche questa volta. Gli italiani non si fanno prendere in giro dai diffamatori di professione".
STORACE, ENTRIAMO CON NELLO MUSUMECI - La Destra di Francesco Storace entrerà al governo con Nello Musumeci a cui verrà affidata una poltrona di sottosegretario. Ad annunciarlo, a margine del comitato centrale della formazione politica a Milano, è stato lo stesso Storace. "Entreremo al governo con un sottosegretario - sono state le sue parole - la mia indicazione è stata quella dell'onorevole Musumeci, nostro prestigiosissimo esponente siciliano".
Su quale poltrona siederà, però, il leader de La Destra non ha voluto esporsi: "Non vi dico quale delega perché sarebbe irrispettoso nei confronti del presidente del Consiglio e del capo dello Stato". La notizia è arrivata dopo la pubblicazione sulla pagina facebook di Storace di una lettera del Cavaliere in cui il premier "esprime un forte plauso alla nostra azione - ha spiegato Storace - e fa riferimento a chi ha tradito i valori della destra. Credo si riferisca a Fini. Inoltre formalizza la sua volontà di farci entrare al governo". Nella missiva, ha spiegato ancora l'ex governatore laziale, Berlusconi "dice che dobbiamo concludere la legislatura e se si dovesse andare al voto ci vuole al suo fianco". La lettera del presidente del Consiglio è una risposta a un messaggio a lui inviatogli dal leader de La Destra "in cui lo incitavamo ad andare avanti con l'azione di governo".
FEDERALISMO: BRUNETTA FIDUCIA NON E' IPOTESI A STUDIO - "Mettere la fiducia sul decreto che riguarda il federalismo municipale non è un'ipotesi tecnica che abbiamo preso in considerazione". Lo ha detto il ministro dell'Innovazione Renato Brunetta a margine della cerimonia di consegna dello 'Stefanino d'orò, il premio che riconosce la capacità di resistere alla crisi e investire alle aziende pratesi. "Il decreto sul federalismo sarà attuato nei tempi prestabiliti, 30 o 40 giorni", ha detto Brunetta.
FEDERALISMO: SCHIFANI, VIZIO C'ERA, BENE EVENTUALE VOTO - "Il vizio di procedura c'era. I rilievi di Napolitano li condivido". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando con i giornalisti in merito al decreto sul federalismo municipale. "Sono d'accordo - ha aggiunto Schifani - sul principio etico-politico di trasparenza parlamentare. E' giusto che l'intero Parlamento condivida la scelta".
"Una riforma come quella del federalismo municipale - osserva il presidente del Senato durante la sua visita a San Patrignano - deve avere l'esigenza di un dibattito completo da parte del Parlamento in maniera tale che l'intero Parlamento possa conoscerlo bene e eventualmente votarlo. E' una questione di trasparenza. Stiamo cambiando il Paese, è giusto che l'intero Parlamento condivida la scelta". A chi gli chiedeva se il voto in Consiglio dei ministri sul decreto, poi respinto dal Quirinale, sia stato affrettato, Schifani ha risposto: "non sta a me valutare i comportamenti del governo".
Fonte:
ANSA