Superenalotto, doppio 6 è un errore
Napoli,colpa di una svista del titolare
I due sei milionari di Napoli, centrati nella stessa ricevitoria con giocate piazzate a un giorno di distanza, sono il frutto di un errore. A spiegare quanto accaduto, il titolare della ricevitoria in Corso Vittorio Emanuele. In pratica i ricevitori avrebbero stampato due volte alcune delle combinazioni che la Sisal invia a ogni estrazione. "E' stata una svista, abbiamo stampato due blocchi identici di schedine", ha affermato il titolare.
"Abbiamo ricostruito la vicenda con gli ispettori della Sisal questa mattina e abbiamo visto che venerdì 24 e lunedì 27 sono state piazzate due serie di quindici giocate perfettamente identiche, allora abbiamo capito che si trattava delle schedine prestampate che invia la Sisal a ogni ricevitoria. Si tratta in altre parole dei moduli che poi il ricevitore convalida e mette in vendita. Si va per blocchi, ovvero si stampano le prime di dieci, venti etc, e una volta vendute, si stampa il blocco successivo. Noi il 24 ne avevamo stampate 15, tra cui anche la prima che ha centrato il jackpot. Finite queste, il 27 invece di stampare un nuovo blocco, ovvero invece di partire dalla 16esima schedina, abbiamo duplicato le prime quindici giocate", ha spiegato ad Agipronews il titolare della ricevitoria.
"Le due giocate sono valide"
"In merito alla doppia vincita di Napoli", Sisal precisa che "le due giocate, vincenti il jackpot complessivo di superenalotto da 72 milioni di euro, sono entrambe valide. Ogni schedina corrisponde quindi a 36 milioni di euro". "I vincitori - prosegue in una nota la società - potranno pertanto incassare secondo le modalità e i tempi previsti dal regolamento di gioco negli uffici premi Sisal di Roma e Milano".
Tutti gli "errori" della dea bendata
Non sarebbe la prima volta che accade una svista del genere: palline incastrate, gratta e vinci non regolari, errori di calcolo delle slot machine. Il particolare caso delle due schedine vincenti del superenalotto a Napoli, pur non avendo nulla di irregolare, ricorda alcuni ''sbagli'' della dea bendata che hanno fatto storia.
Per esempio, come dimenticare le "palline incastrate" nell'urna elettronica della Lotteria Italia nell'edizione 1996-1997? All'epoca un malcapitato Leo Gullotta si trovò al centro di mille polemiche perché, mentre stava per annunciare in diretta la combinazione numerica per un biglietto della Lotteria Italia dal valore a nove zeri, si incastrò una pallina bloccando il meccanismo. Un addetto scosse la macchina che riprese a funzionare ma alterandone il risultato. L'evento dette vita a una serie di contestazioni da parte dei possibili vincitori. A Castelbellino, in provincia di Ancona, dove era stata venduta la mazzetta con i possibili dieci tagliandi vincenti si era formato un comitato di nove persone (il decimo, quello ufficialmente vincente, era sparito in gran segreto) per tentare tutte le vie legali in maniera tale da poter avere un sorta di risarcimento materiale.
C'è poi il caso di Curno, in provincia di Bergamo: una vera pioggia di miliardi (80 delle vecchie lire) grazie alle vincite fatte con dei "gratta e vinci" che in realtà non dovevano essere messi in vendita perché riportanti delle anomalie. Vincite che ovviamente sono state poi annullate.
Ma di sbagli c'è ne sono stati pure oltre i confini italiani, qualcuno anche con una ''happy end''. Negli Stati Uniti il 26 dicembre dello scorso anno, un fortunato giocatore del Kentucky ha avuto un'esperienza simile a quella dei vincitori di Napoli di ieri sera. Rob Anderson aveva deciso di non rifare una giocata stampata per errore dal ricevitore e l'aveva tenuta per sé. Ebbene questo errore costò caro alla lotteria d'oltreoceano, fruttando una vincita di ben 128 milioni di dollari.
E' durato poco, invece, il sogno milionario di una coppia argentina che ha creduto, per qualche ora, di aver vinto 11 milioni di dollari con una slot machine. In realtà la scritta apparsa sulla macchina era stata frutto di un errore tecnologico e la vincita fu di ''appena'' 10 mila dollari.
Per non parlare della proverbiale precisione svizzera, questa volta venuta meno allo sfortunato giocatore che, acquistato un biglietto della Lotteria nazionale svizzera, lo strappò per errore. Lo sfortunato avrebbe vinto da circa 6.200 euro.
Fonte:
tgcom