Il giallo del polpo
"Paul è morto a luglio"
Lo afferma la regista cinese Jiang Xiao secondo la quale l'animale più famoso del mondo sarebbe deceduto il 9 luglio, due giorno prima della finale mondiale. L'acquario smentisce
LONDRA - La morte del polpo Paul è già un giallo. Secondo Jiang Xiao, la regista di un film cinese intitolato 'Chi ha ucciso Paul il polpo?', infatti il celebre mollusco veggente sarebbe morto non questo lunedì bensì il 9 luglio, a due giorni dalla finale della Coppa del Mondo, e sarebbe stato sostituito in segreto dagli addetti dell'acquario di Oberhausen, dove viveva.
"PAUL MORTO IL 9 LUGLIO" - "Per il film abbiamo fatto molte ricerche e sono al 60 o 70% sicura che Paul sia morto il 9 luglio e che i tedeschi abbiano taciuto sulla sua morte e ci abbiano preso in giro per un bel po' di tempo". Queste le dichiarazioni rilasciate dalla Jiang al Guardian. "Siamo in contatto con l'acquario tedesco dagli inizi della produzione del film ma mi è sembrato che avessero paura", ha aggiunto.
RESPINTE LE ACCUSE - L'acquario ha respinto le accuse. "Non è affatto vero che Paul è morto quest'estate - ha detto un portavoce -. Vi possiamo assicurare che è morto l'altra notte. Aveva due anni e mezzo, è un'età normale per un polpo. E' semplicemente morto".
MARADONA E TWITTER - "Sono contento che tu sia morto, polpo Paul. E' colpa tua se abbiamo perso i Mondiali". Questa la la frase che campeggia su una pagina Twitter firmata da Diego Armando Maradona. L'ex ct dell'Argentina 'esultà così per la morte del polpo Paul. L'Argentina è uscita di scena nei quarti
di finale, sconfitta dalla Germania con un pesante 4-0. Ma anche qui c'è un giallo perché la paternità delle ciniche affermazioni è dubbia. La pagina associata a Maradona è infatti caratterizzata da una serie di messaggi scritti solo in inglese con una frequenza irregolare. Arriva infatti la smentita: Diego Armando Maradona non è
su Twitter e non sono pertanto sue le affermazioni sulla morte del polpo Paul. Lo si apprende da fonti vicine all'ex calciatore.
Fonte:
Repubblica