~~ Forumando!~~

GEMELLAGGI

FORUMANDO

COMPLEANNI



Top Celebrity
FreeWorld Forum
Attuality and Society
Il Mare di Alessandro
Zerofollia Forum
Parole in Libertà
Pubblicità su FFZ
PAPPI'S FORUM
Figurati!
ApertaMenteBisex
Parole e Poesia
LeAli del Mondo
Anima Solitaria
Techno Zone
B-Side Forum
Non solo chiacchiere
FORUM P@LM@
marenostrum
FORUM
FORUM

AGOSTO

1 Walker - Lugo
1 kathrine
1 ciacchi
1 enrico1966
2 exlaura2
2 nudehose
3 giulio_08
4 scrittrice88
4 marty89
4 Keko01
4 marianna84n
5 =(G4NgStA)=.91.
5 °DarkDj°
6 sevin72
7 Ciack
7 goose07
7 Julien.Ciolla
7 Sbuffona
8 david-ao
9 ken.1979
9 ea78
9 Z@ra
9 pupetta91
10 burfaldyno
10 $castle$
10 (SimonLeBon)
11 Mr. Siffredy
11 jayjay77
12 kiss (f)
12 lello60
12 kingofgames
12 Pina72
12 Tex14
13 neve67
13 wiccan matrix
13 realstocking
13 (Kaji)
14 overboost20v
14 Alexander13
14 $sifone$
14 alias.65
14 katun83
15 goldenaxe
16 Mysticeyes
16 mrathlon900
16 caturiyas82
16 SoleLuna_80
17 +Finrod+
17 bobbio84
18 starliam82
18 DOUPHIN-R3
18 por67
19 guidozz
19 rossella.37
20 agorick
20 pioggia0081
21 cleo91
22 Stigma-
22 fairy67
22 centrosardegna
22 +eletto+
23 -Sinderella-
23 jakoooo
24 zon@ venerdì
24 fscomartino
25 nick the quick
25 _LeleM_
26 themonster91
26 |Cassius2|
27 Carlo Alberto.
28 Hermione Krum
28 Jack8321
28 HOUSE LOVERS
29 D@ny91
29 (very)
29 Griforoby
29 enniunculus
30 Pier2004
30 ILCRUDELEMARIONETTISTA
30 Sting L2
30 °ButterflyEly°

Notiziario di Forumando !!!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
26/10/2010 00:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.963
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Unipol, indagato Paolo Berlusconi
Il Giornale violò segreto istruttorio

Ci sono 4 indagati per la vicenda del "passaggio di mano" dell'intercettazione Fassino-Consorte ai tempi delle indagini sul tentativo di scalata di Unipol a Bnl. Fra le persone rinviate a giudizio anche Paolo Berlusconi che risulta indagato per ricettazione e millantato credito in qualità di editore de "Il Giornale": nel dicembre 2005 il quotidiano pubblicò la conversazione tra Fassino e Consorte nonostante fosse coperta da segreto istruttorio.


La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di rinvio a giudizio, nei confronti di quattro persone tra cui l'ex titolare della Research Control System, Roberto Raffaelli, l'imprenditore Fabrizio Favata, e, appunto, Paolo Berlusconi. Quest'ultimo, come si legge nell'avviso di conclusioni indagini firmato dal pm Maurizio Romanelli, è indagato non solo per ricettazione e millantato credito ma anche per concorso in rivelazione e utilizzazione del segreto d'ufficio, in qualità di editore del quotidiano.

Il contenuto della conversazione telefonica intercorsa tra Piero Fassino e Giovanni Consorte e intercettata nel corso dell'inchiesta sul tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol, venne rivelata anche da Paolo Berlusconi quando era ancora coperta dal segreto d'ufficio 'in favore' del fratello e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E' quanto emerge dall'avviso di chiusura delle indagini per la vicenda del "passaggio di mano" della intercettazione pubblicata da "Il Giornale".

Fonte: tgcom


27/10/2010 15:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.963
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Unipol, gli indagati e i nastri segreti
"Così facciamo vincere Berlusconi"

Escono i verbali degli interrogatori di Raffaelli, incaricato di intercettare le telefonate degli indagati nella vicenda delle scalate bancarie. Fassino: trappola per me e i Ds. Feltri: vogliono la fucilazione in piazza di Paolo Berlusconi. "Ascoltammo anche una telefonata di Briatore che pareva un film di Vanzina"


MILANO - Tutto sommato sembra essere stato un "gioco" da ragazzi aggirare il sistema di sicurezza della procura di Milano. Almeno così raccontano i protagonisti di questa brutta vicenda. Mettere le mani sui nastri delle scalate ad Antonveneta e alla Bnl, sottrarre file che coinvolgevano politici dei Ds, e "che non erano nemmeno nella disponibilità dei magistrati", oggi sembra essere stato più semplice di quanto si potesse immaginare.

Bisogna fare un passo indietro, e cristallizzare la data di partenza dell'intero affaire: luglio 2005. La Guardia di Finanza di Milano (per mesi finita nel mirino per la fuga di notizie e solo oggi riabilitata), su richiesta di un pool di tre magistrati milanesi, riceve la delega per intercettare le telefonate dei protagonisti dell'estate dei "furbetti del quartierino". Il 17 luglio, l'allora segretario dei Ds, Piero Fassino, chiama Giovanni Consorte, numero uno Unipol, per chiedergli se l'opa lanciata su Bnl ha avuto l'esito sperato: "Ma allora, abbiamo la banca?". In quei giorni, altre telefonate vengono effettuate sull'utenza di Consorte anche da Massimo D'Alema e da Nicola Latorre. Di incontri e telefonate di esponenti del centrodestra con altri protagonisti delle scalate, l'indagine milanese ne riscontra altrettanti, anche se la pubblicazione avverrà solo a indagine conclusa.

Tanto che ieri, l'ex senatore del Pd, Fassino, ha sottolineato come dall'indagine emerga evidente "che c'è stata una chiara operazione per delegittimare me e il partito che rappresentavo. A questo fine si è costruita una vera e propria trappola". Per Fassino non si è trattato di una vicenda isolata, ma di "uno dei tanti episodi che hanno avvelenato la politica italiana e introdotto, da chi li usa, metodi di aggressione dell'avversario fino a qualche anno fa sconosciuti". Per il direttore de il Giornale, Vittorio Feltri, invece, questa vicenda dimostra come "prima o poi va andrà a finire che Paolo Berlusconi sarà fucilato in piazza con la gente che applaude".
Cinque mesi e mezzo dopo quel luglio, - 31 dicembre 2005 - le conversazioni dei leader dei Ds finiscono in prima pagina sulle colonne de il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi. Oggi, due giorni dopo la chiusura dell'inchiesta a carico di Paolo Berlusconi, dell'ex manager della Rcs spa (Research control system), Roberto Raffaelli, e degli imprenditori Fabrizio Favata ed Eugenio Petessi, si scopre cosa il pm Maurizio Romanelli è riuscito esattamente a scoprire.

A inquadrare la vicenda, in un verbale del giugno scorso, è lo stesso Favata. Siamo a settembre, forse ottobre, di 5 anni fa. "Petessi - ricorda Favata - mi dice che Raffaelli ha in mano una registrazione che è una bomba e che se la avessimo data a Berlusconi, gli avremmo fatto vincere le elezioni del 2006". Raffaelli aggiunge particolari, nel suo verbale del 7 luglio scorso. "Avevo in lavorazione - spiega al pm Romanelli - i computer da consegnare ai suoi colleghi della procura. Ero curioso di vedere come era venuto il lavoro che mi era stato richiesto. In quel momento venne da me Petessi, non ricordo il perché, io ero al computer e gli feci vedere come funzionava il sistema. Ricordo che gli feci ascoltare una telefonata di Briatore che era curiosa perché sembrava come un film di Vanzina. Poi gli dissi che c'era un'altra telefonata riguardante Fassino".

L'ex numero uno di Rcs nega di aver ascoltato tutto il materiale che veniva intercettato dai finanzieri. "Io non avevo le abilitazioni necessarie e, comunque, queste cose non venivano fatte in azienda... ho visto alcune telefonate perché appariva il nome famoso. Comunque, c'erano migliaia di telefonate... c'era la possibilità che 15 account potessero collegarsi contemporaneamente. Il sistema è fatto in modo che o uno sa cosa cerca, oppure è come cercare un ago in un pagliaio". Petessi, abile affarista, sembra intuire che quel nastro potrebbe aprire molte porte. "Qualche giorno dopo - ricorda Raffaelli - Petessi mi chiama e mi chiede di venirmi a trovare con Favata chiedendomi di fargli sentire la telefonata. Favata era "sbrillucicante" e mi disse di farla sentire a Paolo Berlusconi". Intorno a novembre, con i personal computer con i nastri consegnati alla procura, Raffaelli si convince che, se la notizia fosse uscita, lui non avrebbe più corso alcun rischio.

Fonte: Repubblica


17/12/2010 23:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.963
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Unipol, pm: "Processo per P.Berlusconi"
Chiesta l'archiviazione per il premier

Chiesto il rinvio a giudizio anche per il responsabile della società incaricata dalla procura di Milano di effettuare le intercettazioni sul cellulare di Consorte e i due imprenditori che offrirono a "Il Giornale" il nastro con la celebre frase dell'ex leader Fassino "Allora abbiamo una banca?"

MILANO - La procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Silvio Berlusconi che - si è appreso oggi - era indagato per ricettazione e concorso in rivelazione di segreto d'ufficio, insieme al fratello Paolo e ad altre persone, L'inchiesta riguardava il "passaggio di mano" dell'intercettazione telefonica del 2005 tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ai tempi delle indagini sul tentativo di scalata a Bnl da parte di Unipol. Quella nella quale l'allora leader Ds dice al manager: "Allora, abbiamo una banca?".

Il pubblico ministero Maurizio Romanelli ha invece chiesto il processo per il fratello del Cavaliere, Paolo Berlusconi, in qualità di editore del quotidiano il Giornale; dell'amministratore delegato della società Rcs (Research control system) Roberto Raffaelli, delegato a fornire le attrezzature necessarie alla polizia giudiziaria per intercettare; per Fabrizio Favata ed Eugenio Petessi per "concorso in rivelazione di segreto d'ufficio".

Paolo Berlusconi e Favata finiranno davanti al giudice per l'udienza preliminare anche per l'ipotesi di concorso in ricettazione dei fondi neri della Rcs spa che sarebbero stati creati da Raffaelli e Petessi tramite l'emissione di fatture per operazioni inesistenti. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Favata tra il luglio 2005 e la metà del 2006 avrebbe consegnato a Berlusconi circa 500mila euro "quali compensi asseritamente destinati a favorire attraverso canali istituzionali le prospettive di espansione di Rcs spa sul mercato estero", si leggeva nell'avviso di conclusione delle indagini.

I nastri del discorso. L'azienda Rcs aveva ricevuto nel 2005 mandato dalla Guardia di Finanza di Milano, a sua volta delegata dalla Procura, per intercettare le telefonate dei protagonisti dell'estate dei "furbetti del quartierino" (oltre a Consorte Ricucci, Fiorani, Statuto e Coppola). E' il 17 luglio quando l'allora segretario dei Ds, Piero Fassino, chiama Giovanni Consorte, numero uno Unipol, per chiedergli se l'opa lanciata su Bnl ha avuto l'esito sperato: "Ma allora, abbiamo la banca?". Cinque mesi e mezzo dopo quel luglio, - il 31 dicembre 2005 - la conversazione finisce in prima pagina sulle colonne de il Giornale, di proprietà della famiglia Berlusconi.

Come arrivarono al quotidiano lo ha spiegato nel corso dell'inchiesta lo stesso Favata. A settembre o ottobre di 5 anni fa "Petessi - ricorda Favata - mi dice che Raffaelli ha in mano una registrazione che è una bomba e che se la avessimo data a Berlusconi, gli avremmo fatto vincere le elezioni del 2006". Il coinvolgimento di Silvio Berlusconi nell'inchiesta avviene però probabilmente in seguito ad un altra rivelazione di Favata. L'indagato racconta infatti al pm di un incontro con il Cavaliere avvenuto ad Arcore, alla vigilia di Natale di cinque anni fa. Silvio Berlusconi, ricorda, "si è disteso su una poltrona e ci ha chiesto di fargli ascoltare quella cosa". Poi, esattamente nell'istante in cui il Cavaliere ha riconosciuto la voce di Fassino e ha capito il significato delle parole che aveva pronunciato a Consorte, "ha aperto improvvisamente gli occhi è ci ha detto: grazie, la mia famiglia vi sarà grata in eterno".

Fonte: Repubblica


16/09/2011 15:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.963
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Unipol, slitta richiesta rinvio giudizio per premier

Accusa e' di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio.
Gip, sia indagato anche Belpietro


MILANO - Il Gip di Milano, Stefania Donadeo, ha ordinato al pm di Milano di formulare la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la vicenda della fuga di notizie sull'intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino ai tempi della scalata alla Bnl.

Il pm aveva chiesto l'archiviazione per il premier, ma il gip non aveva accolto la richiesta e aveva fissato lo scorso luglio un'udienza per far discutere le parti.

Oggi è arrivato il provvedimento del giudice che ha disposto l'imputazione coatta per Berlusconi, ossia il pm dovrà formulare la richiesta di processo per il presidente del Consiglio e la richiesta arriverà poi davanti a un altro giudice, un gup, che dovrà esaminarla.

RICHIESTA GIUDIZIO PER PREMIER SLITTA PROSSIMI GIORNI - La richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio nell'inchiesta con al centro il 'nastro' dell'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte non sarà pronta prima della prossima settimana. Lo si è appreso in ambienti giudiziari milanesi. Ieri, infatti, il gip di Milano Stefania Donadeo ha ordinato alla Procura di Milano di formulare la richiesta di rinvio a giudizio per il premier, respingendo la richiesta di archiviazione. La richiesta di processo che, inizialmente, doveva essere inoltrata oggi arriverà sul tavolo di un gup (non ancora individuato formalmente) nei primi giorni della prossima settimana. Il pm di Milano Maurizio Romanelli, infatti, dopo aver studiato alcune questioni formali e sostanziali, dovrà scrivere la richiesta di processo e disporre l'iscrizione del giornalista Maurizio Belpietro nel registro degli indagati, sempre come stabilito dal gip. Intanto, da quanto si è saputo, il termine di prescrizione per quanto riguarda l'accusa al presidente del Consiglio scadrà a metà del 2013. Più breve, invece, il termine di prescrizione per Belpietro che è di circa 6 anni e i fatti contestasti si riferiscono al 2005.

Berlusconi rischia, dunque, qualora il gup accogliesse la richiesta, di dover affrontare un altro processo a Milano, dopo quelli già in corso sui casi Ruby, Mediaset, Mediatrade e Mills. Per la vicenda del passaggio di mano della famosa intercettazione "abbiamo una banca" tra Fassino e Consorte ai tempi della scalata di Unipol alla Bnl, è già a processo il fratello del premier, Paolo Berlusconi, editore de 'il Giornale', e la prima udienza è fissata per ottobre.

L'intercettazione venne pubblicata sul quotidiano della famiglia Berlusconi il 31 dicembre del 2005 e, secondo l'accusa, venne 'trafugata' dai computer della Procura di Milano quando ancora erano in corso le indagini e doveva restare segreta. Per la stessa vicenda è già stato condannato con rito abbreviato l'imprenditore Fabrizio Favata e ha patteggiato Roberto Raffaelli, all'epoca titolare dell'azienda che si occupava delle intercettazioni per conto dei pm milanesi.

Stando alle indagini, il premier la vigilia di Natale del 2005 ricevette ad Arcore Favata e Raffaelli, alla presenza anche di Paolo Berlusconi, i quali sarebbero andati nella villa del presidente del Consiglio per fargli ascoltare il 'nastro' con l'intercettazione. Da qui l'accusa di concorso nella rivelazione del segreto d'ufficio.

Il gip di Milano Stefania Donadeo ha disposto inoltre che la Procura di Milano iscriva nel registro degli indagati anche il direttore di 'Libero', Maurizio Belpietro, che all'epoca della fuga di notizie sull'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte era direttore de 'il Giornale'. Belpietro deve rispondere della stessa accusa di Berlusconi, il concorso nella rivelazione del segreto d'ufficio.

La Procura di Milano, stando a quanto si è saputo, potrebbe formulare già domani la richiesta di processo per Silvio Berlusconi, come ordinato dal gip Stefania Donadeo, per l'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la vicenda del passaggio di mano dell' intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ai tempi della scalata alla Bnl.

GIP, CI SONO ELEMENTI PER PROCESSARE PREMIER - Il gip di Milano Stefania Donadeo, che ha ordinato alla Procura di Milano l'imputazione coatta per Silvio Berlusconi per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio, nelle motivazioni del suo provvedimento, in sostanza, dopo aver ricostruito la vicenda della fuga di notizie sull' intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, spiega che ci sono gli elementi per processare il presidente del Consiglio. Secondo il gip, infatti, da quanto si è appreso, il fatto che Berlusconi abbia ricevuto ad Arcore, il 24 dicembre 2005, gli imprenditori Fabrizio Favata e Roberto Raffaelli che volevano fargli ascoltare il 'nastro' trafugato, che poi abbia ascoltato l'audio ed abbia anche ringraziato, sono tutti elementi che proverebbero la consapevolezza del premier nel concorrere nel reato.

GIP, NASTRO REGALO A PREMIER IN VISTA ELEZIONI - Il nastro dell'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ai tempi della scalata alla Bnl fu un "regalo ricevuto" da Silvio Berlusconi "stante l' approssimarsi delle elezioni politiche". Lo scrive il gip di Milano, Stefania Donadeo, nell'ordinanza con cui ha ordinato l' imputazione coatta per il premier. La pubblicazione dell'intercettazione su Il Giornale, infatti, scrive il gip, "avrebbe leso, così come è stato, l'immagine di Piero Fassino".

GIP, C'E' PROVA PREMIER ASCOLTO' NASTRO E RINGRAZIO' - "La pubblicazione della notizia (il contenuto dell'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte, ndr) proprio dopo e solo dopo l'ascolto da parte di Silvio Berlusconi, come volevano tutti, (gli imprenditori Fabrizio Favata e Roberto Raffaelli, ndr), i ringraziamenti seguiti da parte di Silvio Berlusconi, costituiscono dati di fatto storicamente provati che logicamente interpretati rendono necessario l'esercizio dell'azione penale anche nei confronti" del premier. E' quanto scrive il gip di Milano Stefania Donadeo nel suo provvedimento di imputazione coatta per il presidente del Consiglio. Secondo il gip, inoltre, "non si può e non si deve escludere che (...) Raffaelli (il titolare dell'azienda che si occupava delle intercettazioni, ndr) oltre a far ascoltare le conversazioni abbia anche consegnato la chiavetta al presidente, il quale l'avrebbe ricevuta ringraziando". Tale condotta, spiega ancora il gip, "ancor più evidenzierebbe il suo favore per la pubblicazione".

BELPIETRO TRANQUILLO, DI QUESTA STORIA NON SO NULLA - "Di questa storia non so nulla. Ho pubblicato la notizia delle intercettazioni perché mi era arrivata da un collega che me la ha data. Di tutto il resto non so nulla". Lo dice Maurizio Belpietro. "Di questi personaggi non so nulla. Adesso leggerò anche le carte per capire perché vengo coinvolto in questa vicenda. Vedremo, io la ho pubblicata come tutte le intercettazioni. Facciamo questo mestiere" dice all'ANSA Belpietro. Poi aggiunge: "Sono tranquillo, assolutamente. Non ho motivo di non esserlo. Appena gli avvocati hanno guardato le carte, sentirò".

Fonte: ANSA


08/02/2012 00:02
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.963
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Unipol, Berlusconi a processo: e' il quarto
Gup decide rinvio a giudizio del Cavaliere per la vicenda della telefonata tra Fassino e Consorte


MILANO - Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio dal gup Maria Grazia Domanico per la vicenda dell'intercettazione Fassino-Consorte legata alla tentata scalata a Bnl da parte di Unipol. Quello che si aprirà è il quarto processo a Milano per l'ex premier. Il processo a Silvio Berlusconi si aprirà davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano il prossimo 15 marzo. Gli altri tre processi in cui l'ex premier è imputato sono quelli sul caso Mills, sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv Mediaset e quello sulla vicenda Ruby.

Berlusconi, difendendosi dall'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio, ha detto di non aver mai ''ascoltato'' l'intercettazione tra l'allora leader dei Ds Piero Fassino e l'ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte, ''altrimenti me la sarei ricordata''.

Da quanto si e' saputo, Berlusconi davanti al gup Maria Grazia Domanico, ha spiegato di non ricordare di aver mai ascoltato quel 'nastro' con l' intercettazione Fassino-Consorte, ''altrimenti me lo sarei ricordato''. L'ex premier, inoltre, sempre stando a quanto e' filtrato, ha anche chiarito di non essersi assopito quella sera del 24 dicembre 2005, quando, secondo l'accusa, gli imprenditori Fabrizio Favata e Roberto Raffaelli si recarono ad Arcore per far ascoltare l'intercettazione, che poi venne pubblicata sul Giornale il 31 dicembre 2005. In un interrogatorio, invece, uno degli indagati aveva raccontato che Berlusconi si era addormentato quella sera.

Berlusconi e' imputato per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio, perche', stando a quanto stabilito dal gup Stefania Donadeo nei mesi scorsi, che ha formulato l'imputazione coatta, sarebbe stato consapevole che l'intercettazione era stata trafugata quando esisteva solo come file agli atti dell'indagine sulla tentata scalata alla Bnl. Sempre secondo il gup, l'ex premier ascolto' quella conversazione e dimostro' gratitudine verso i due imprenditori e acconsenti' che il fratello Paolo Berlusconi (e' a processo per questa vicenda) ''completasse il regalo ricevuto'' pubblicando la notizia. Il pm di Milano, Maurizio Romanelli, dopo un' iniziale richiesta di archiviazione in fase di indagini, in udienza ha chiesto il rinvio a giudizio del leader del Pdl, mentre la difesa ha sollevato una serie di eccezioni, tra cui quella di competenza territoriale, chiedendo di mandare gli atti a Monza.

Silvio Berlusconi non ha negato di aver ricevuto ad Arcore due imprenditori che il 24 dicembre del 2005 sono stati accompagnati a Villa San Martino dal fratello Paolo per fargli ascoltare, secondo l'accusa, il file audio dell'intercettazione Fassino-Consorte. ''Ricevo tanta gente'' avrebbe aggiunto l'ex premier interrogato oggi durante l'udienza preliminare nel corso della quale ha pero' affermato di non aver mai sentito la conversazione al centro della vicenda, poi pubblicata qualche giorno dopo su 'Il Giornale'.

Fonte: ANSA


07/03/2013 23:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.963
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Caso Unipol, Berlusconi condannato
Su Ruby 'grave disturbo alla vista'

Pdl avverte: 'Reagiremo con tutta la forza'


MILANO - Silvio Berlusconi è stato condannato un anno di reclusione per la vicenda dell'intercettazione Fassino-Consorte avvenuta durante la scalata a Bnl da parte di Unipol, pubblicata su Il Giornale quando era ancora coperta dal segreto istruttorio. Due anni e tre mesi sono stati inflitti a Paolo Berlusconi. L'ex premier era imputato di concorso in rivelazione di segreto di ufficio con il fratello Paolo in relazione all'ormai nota intercettazione Fassino-Consorte ("abbiamo una banca?") avvenuta nel 2005 in piena scalata a Bnl da parte della compagnia assicurativa bolognese. Il tribunale non ha disposto alcuna misura interdittiva nei confronti dell'ex premier. Paolo Berlusconi, condannato oggi a Milano a due anni e tre mesi di reclusione per concorso in rivelazione del segreto di ufficio assieme al fratello Silvio al quale è stata inflitta una pena di un anno di carcere, è stato invece assolto dai giudici per le accuse di ricettazione e millantato credito. Entro 90 giorni ci saranno le motivazioni del tribunale.

FASSINO, RISTABILITE VERITA' E GIUSTIZIA "Una sentenza che ristabilisce verità e giustizia e conferma come intorno a una espressione ironica sia stata costruita consapevolmente, per anni, una campagna di denigrazione e delegittimazione politica". Il sindaco di Torino, Piero Fassino, commenta così la condanna di Silvio Berlusconi e del fratello Paolo per la vicenda Unipol.

A FASSINO RISARCIMENTO DI 80 MILA EURO I giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano hanno disposto un risarcimento a carico di Silvio e Paolo Berlusconi di 80 mila euro a favore dell'ex segretario dei Ds Piero Fassino, parte civile al processo sull'intercettazione Unipol. Il risarcimento è stato disposto a titolo di provvisionale.

DIFENSORE BERLUSCONI,E' PRIMA CONDANNA PER VIOLAZIONE SEGRETO "Credo che sia la prima volta che si condanna per la violazione del segreto istruttorio". Lo ha detto l'avvocato Piero Longo, difensore di Silvio Berlusconi, dopo la condanna dell'ex premier a un anno nel processo sul 'nastro' Unipol. "Non sono sorpreso, perché siamo a Milano e data la pratica forense nei processi a Silvio Berlusconì. Così l'avvocato Piero Longo, legale dell'ex premier, ha commentato la sentenza di condanna a 1 anno nel processo sul 'nastro' Unipol. "Mi piacerebbe difendere imputati con altri nomi e non a Milano", ha aggiunto l'avvocato con lieve ironia. "Con il massimo rispetto per i giudici, io dico che non credo che i magistrati non abbiano un sentimento o un sentire". Così ha risposto l'avvocato Piero Longo, legale di Silvio Berlusconi a chi gli chiedeva se la sentenza di condanna a un anno nel processo sulle intercettazioni Unipol sia stata una 'sentenza politica'. Per Piero Longo, avvocato di Silvio Berlusconi, non c'erano elementi o prove per condannare l'ex premier nel processo sull'intercettazione Unipol. Il legale poi ha ricordato ai cronisti che pende ancora in cassazione l'istanza di ricusazione di uno dei giudici del collegio che oggi ha condannato il leader del Pdl. "Se venisse accolta - ha spiegato - questa sentenza sarebbe annullata".

l'IRA DI BERLUSCONI - "E' sempre più chiaro che vi è un tentativo di eliminazione di Silvio Berlusconi per via giudiziaria, essendo fallito quello per via elettorale e democratica. Il Pdl reagirà con tutta la forza di cui dispone per difendere la democrazia italiana". Lo afferma Il segretario del Pdl Angelino Alfano. "E' sempre più chiaro che vi è un tentativo di eliminazione di Silvio Berlusconi per via giudiziaria, essendo fallito quello per via elettorale e democratica. Il Pdl reagirà con tutta la forza di cui dispone per difendere la democrazia italiana". Lo afferma Il segretario del Pdl Angelino Alfano

BONDI, CI SARA' RIBELLIONE CONTRO QUESTA GIUSTIZIA "Aspettiamoci una ribellione verso questo modo di amministrare la giustizia". Così Sandro Bondi, del Pdl, commenta la sentenza Unipol. "In un Paese come l'Italia in cui il segreto istruttorio è una barzelletta, la sentenza di oggi suona come un ridicolo insulto all'intelligenza e alla giustizia. Di questo passo - aggiunge - salirà nel Paese una aperta ribellione nei confronti di un certo modo di amministrare la giustizia: una ribellione civile e democratica, ma pur sempre una vera e propria ribellione".

LA VICENDA DEL NASTRO 'ABBIAMO UNA BANCA' Ruota attorno all'ormai famosa intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ai tempi della scalata alla Bnl da parte di Unipol, il processo in cui Silvio Berlusconi e il fratello Paolo sono stati condannati oggi a Milano rispettivamente a un anno e a due anni e tre mesi di reclusione. Intercettazione in cui l'allora segretario dei Ds chiedeva al suo interlocutore, all'epoca numero uno della compagnia di via Stalingrado, "allora abbiamo una banca?" e che, ancora coperta dal segreto istruttorio e copiata su una pen drive, alla vigilia di Natale del 2005 sarebbe stata ascoltata dal leader del Pdl ad Arcore e poi qualche giorno dopo, alla fine di dicembre, pubblicata su 'Il Giornale', quotidiano di famiglia. Quello che si è chiuso oggi è uno dei tre processi milanesi a carico dell'ex premier (ancora in corso il primo grado sul caso Ruby e l'appello Mediaset). Processo su cui pende però la 'tagliola' della prescrizione, i cui termini, infatti, per l'accusa di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio scadranno nel luglio prossimo. Sarà quasi certamente impossibile, dunque, arrivare ad una sentenza definitiva per il Cavaliere prima che si prescriva il reato che gli viene contestato. L'inchiesta della Procura di Milano sul passaggio di mano di quella registrazione e sulla fuga di notizie è nata in seguito alla denuncia sporta nell'ottobre 2009 dell'allora leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, cui si era rivolto l'imprenditore Fabrizio Favata. Secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, Roberto Raffaelli, il titolare della Research Control System, società che aveva messo a disposizione degli inquirenti le attrezzature per le intercettazioni dell'inchiesta su Unipol, rivelò all'imprenditore Eugenio Petessi e a Favata (già giudicati assieme a Raffaelli) il contenuto della telefonata e "di altre conversazioni intercettate", quando non erano ancora né "trascritte né sintetizzate nei verbali" degli investigatori e "quindi esistenti al momento dei fatti solo in formato audio". Questi ultimi, secondo l'accusa, ne parlarono con Paolo Berlusconi ("in affari al tempo dei fatti" con Favata "nella società I.P. Time srl") il quale avrebbe ricevuto il 'nastro' su una "pen drive", dopo l'incontro ad Arcore con il fratello, e lo avrebbe passato al quotidiano di via Negri. Le intercettazioni vennero pubblicate il 31 dicembre 2005 e il 2 gennaio 2006 e suscitarono grande clamore e una 'tempesta' di reazioni politiche che andarono avanti per settimane. Secondo l'ipotesi dei magistrati milanesi, la consegna di quell'intercettazione sarebbe stata un regalo per l'allora presidente del Consiglio in vista delle successive elezioni politiche, dalle quali però uscì vincitore il centro-sinistra. E l'ex premier avrebbe ascoltato quel dialogo ancora top secret e poi ringraziato, "assicurando gratitudine eterna" a chi, in particolare Favata, il 24 dicembre gli aveva portato a Villa San Martino quel cadeau cercando di ottenere in cambio denaro. Inizialmente il procuratore aggiunto Romanelli aveva chiesto l'archiviazione della posizione dell'ex capo del Governo, ma il gip Stefania Donadeo ordinò l'imputazione coatta con conseguente rinvio a giudizio. E Fassino si è costituito parte civile, lamentando una danno "morale, politico ed esistenziale" e chiedendo un milione di euro di risarcimento ai fratelli Berlusconi.

Fonte: ANSA


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:46. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
www.bwgroup.it *** *** Suoneria Cellulare******* habitamos ***
..:: A L T R I ..... G E M E L L A G G I ::..
**TOPMANGA FORUM**~ A.C Milan~ THE FROZEN FORUM ~ Cogito Ergo Sum ~ eyes on anime ~ Virtual Graphic ~ Il mondo di Vanish ~ Lauren 4ever ~ Dragon Ball 4Ever GDR ~ Top forum - the best of all ~ ilmondoincantato ~ UFOOUTLINE ~ The Dark Side Of The World ~ giuggyna.it ~ MuroSpam ~ WLF 46 ~ Dinda & Baldo's forum ~ Cincischio ~ Aldo, Giovanni e Giacomo ~ sulle ali della fantasia ~ Crazy off Topic ~ IL BIVACCO ~ FORUM ~ FORUM ~ FORUM ~ FORUM ~