LUGANO - UN SITO INTERNET E UN GRUPPO DI FACEBOOK RIPROPONGONO IL CASO DELLA XENOFOBIA
Frontalieri come topi, campagna choc
Canton Ticino: nel mirino i lavoratori italiani, i romeni e lo «scudo» di Tremonti. Mistero sui mandanti
LUGANO - C'è il ratto Fabrizio che viene da Verbania ed è un piastrellista; poi c'è il ratto Bogdan, che è romeno, la cui professione non è specificata ma è facilmente intuibile dal fatto che porta sugli occhi una mascherina come quella della banda Bassotti; infine completa il terzetto il ratto Giulio che di mestiere fa l'avvocato, è lombardo e gira con uno scudo su cui sono disegnante tre vette alpine (tre-monti, scudo: capita l'allusione?). Fabrizio, Bogdan e Giulio sono i protagonisti di una campagna choc comparsa ieri in Canton Ticino (sito
http://balairatt.ch) e che accosta i 45 mila frontalieri italiani e un esercito di voraci e repellenti topi che aggrediscono il formaggio svizzero. Il trio dei ratti famelici comparirà forse già da oggi su cartelloni stradali ma per il momento sta animando un
gruppo di facebook che di ora in ora aumenta i suoi iscritti; a riprova di un crescente sentimento xenofobo in Canton Ticino che ha come bersaglio tanto gli italiani quanto gli altri immigrati extracomunitari. Curioso che l'offensiva scatti proprio nel giorno in cui al di qua del confine Bossi dà dei porci ai romani e Maroni annuncia un giro di vite contro gli zingari.
Se gli obiettivi della sparata sono fin troppo chiari, ci si interroga al momento su chi sono i «mandanti»: la Lega dei ticinesi, ad esempio, da anni conduce una accesa lotta politica contro l'apertura delle frontiere elvetiche, contro l'aumento dei frontalieri «che rubano il lavoro agli svizzeri» ma finora non ha rivendicato la paternità politica di quest'ultima campagna. E attorno al quesito è nato un piccolo giallo: il giornale on line elvetico Tio.ch racconta che l'idea del terzetto dei topi è frutto della fantasia del titolare di un'agenzia pubblicitaria locale, Michel Ferrise, il quale da parte sua conferma il dettaglio, ma non svela da chi gli sia stata commissionata la campagna. «Ho scelto il ratto perché è qualcosa di spregevole - racconta Ferrise - ma non vuole essere una sparata contro tutti, semplicemente fare riflettere sul problema». Ferrise annuncia anche azioni a sorpresa in cui i loschi personaggi potrebbero fare la comparsa in occasione di manifestazioni pubbliche.
Il «problema» a cui allude Ferrise è che a dispetto della crisi il numero dei lavoratori lombardi che varcano quotidianamente il confine è cresciuto negli ultimi mesi raggiungendo quota 45mila: sia che si tratti di dipendenti, sia che si tratti di imprenditori autonomi, gli italiani sono in grado di strappare salari più bassi rispetto ai colleghi ticinesi. E il «dumping» ha suscitato negli ultimi mesi contrarietà anche al di fuori della Lega dei Ticinesi; tale sentimento è stato alimentato anche dall'introduzione dello scudo fiscale di Giulio Tremonti, accusato di sottrarre ricchezze e lavoro al sistema creditizio elvetico.
Ecco spiegato perché il terzetto dei ratti è composto dal piastrellista di Verbania, dall'avvocato milanese che impugna lo scudo con i tre monti; oltre naturalmente al losco Bogdan. Già perché il terzo spauracchio dei ticinesi, oltre al lavoro sottratto dagli italiani, oltre ai soldi che scappano verso l'Italia, è l'aumento della criminalità che vede protagonisti persone provenienti in particolare dai Balcani e dall'Est dell'Europa.
Claudio Del Frate
Fonte:
CorrieredellaSera[Modificato da binariomorto 29/09/2010 16:51]