Caliendo, respinta mozione sfiducia
Astenuti in 75, i voti favorevoli 229
Respinta la mozione di sfiducia per il sottosegretario alla Giustizia Caliendo con 299 voti contrari, 229 favorevoli e 75 atenuti. La maggioranza era di 265 voti. Dopo tutte le dichiarazioni di voto e qualche momento di confusione l'Aula si è dunque espressa sulla mozione presentata da Pd e Idv nei confronti di Caliendo indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P3. Finiani, Udc, Api di Rutelli e Mpa di Lombardo si sono astenuti.
Soddisfatto il sottosegretario alla giustizia ha dichiarato: "Continuerò a lavorare finchè avrò la fiducia del Parlamento". Caliendo ha anche avvertito che "se per ipotesi si scopre che anche solo una cosa che ho detto non è reale, allora non avrei dubbi a dimettermi. La mia verità - ha dichiarato ancora il sottosegretario - è basata su elementi concreti". Caliendo rispetto all'astensione dei finiani ha poi commentato di comprendere "le ragioni politiche che hanno spinto i finiani a votare per l'astensione. Sono valutazioni di dialettica interna alla maggioranza. L'importante è che non abbiano votato a favore della sfiducia. Quindi li scuso".
Chiara Moroni lascia il pdl e passa coi finiani
Secondo quanto si è appreso il deputato Chiara Moroni avrebbe lasciato il gruppo del Pdl per iscriversi a quello dei finiani di "Futuro e Libertà". La Moroni, dopo aver annunciato la sua astensione sulla mozione contro il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, è salita nello studio del presidente della Camera Gianfranco Fini. Durante i lavori d'Aula è stata seduta, per tutto il tempo, accanto ad Italo Bocchino, nuovo capogruppo del gruppo parlamentare Fli che sale a quota 34 deputati.
Bersani: "Maggioranza non c'è, verso crisi esecutivo"
Un commento al voto è arrivato anche da Pierluigi Bersani, segretario del Pd, che ha dichiarato: "La maggioranza non c'è e questo avviene sulla spinta di una opposizione che ha fatto bene il suo mestiere e su un tema cruciale come quello della legalità". "Questa crisi politica della maggioranza - ha aggiunto Bersani - contiene in sé la promessa di una crisi di governo. Si avvia un percorso di assoluta instabilità che può essere un danno grave per il paese".
Bossi:"No ad esecutivi tecnici, siamo con il Governo"
Il leader della Lega, Umberto Bossi, dopo la bocciatura della mozione di sfiducia ha dichiarato :"E' il segnale che resistiamo, adesso non si va al voto". il leader del Carroccio ha anche confermato il "no ad esecutivi tecnici: stiamo con Berlusconi". Bossi boccia ipotesi di maggioranze diverse: "Non vanno bene", e boccia anche un nascente terzo polo: "Secondo me non ha futuro. C'è chi per far danni agli altri fa danno a se stesso". In ogni caso, "la preoccupazione che il Governo cada c'è sempre", ma in quel caso si andrebbe a votare "e se si va a votare la Lega stravince: non temiamo il voto".
Fonte:
tgcom