Crisi: Usa, via libera alla riforma di Wall Street
Obama: tutela dei consumatori, stop ai salvataggi
NEW YORK - Manca solo la firma del presidente americano Barack Obama per far divenire legge la maggiore riforma finanziaria dal 1929. Il Congresso ha licenziato il testo, offrendo a Obama un'altra importante vittoria dopo la riforma sanitaria: il Senato, con 60 voti a favore e 39 contrari, da' il via libera alla riforma di Wall Street, dopo l'ok che aveva ricevuto dalla Camera il 30 giugno scorso con 237 si' e 192 no. Le nuove norme metteranno fine ''agli affari loschi'' che hanno danneggiato il sistema finanziario americano, ''tuteleranno i consumatori'' e ''metteranno fine al tempo dei salvataggi pubblici: ai contribuenti non sara' piu' chiesto di scendere in campo per riparare gli errori di Wall Street'' afferma Obama, sottolineando che gli Stati Uniti ''non possono permettersi una nuova crisi finanziaria'' e avevano ''bisogno di una riforma della finanza anche prima della crisi''. Plaude al via libera del Congresso il presidente della Fed Ben Bernanke. ''La riforma approvata rappresenta un benvenuto e importante passo in avanti per prevenire il ripetersi di una crisi come quella recente'': le nuove norme, infatti, ''rafforzano e consolidano la supervisione delle istituzioni finanziarie sistematicamente importanti, danno al governo - spiega Bernanke - importanti strumenti per chiudere in modo sicuro le societa' finanziarie in fallimento, creano un comitato per individuare le minacce emergenti per il sistema, preserva l'indipendenza politica della Fed e ne rafforza la trasparenza''. La riforma ''riduce i rischi per l'economia e assicura che le banche pagheranno per i futuri salvataggi, osserva il segretario al Tesoro Timothy Geithner. ''Il messaggio del progetto e' chiaro: saranno le banche e non i contribuenti a pagare'' aggiunge, mettendo in evidenza come le nuove norme ''ricompenseranno la prudenza e puniranno l'imprudenza. Le banche solide e ben gestite si adatteranno e prospereranno: la riforma e le certezza che questa portera' getteranno le basi per una migliore crescita economica''. In Senato si sono espressi a favore della riforma anche tre repubblicani, mentre un democratico ha votato contro: si tratta di Russ Feingold, convinto che il testo non fosse ancora abbastanza rigido. Le 2.300 pagine del progetto di legge sono - affermano alcuni osservatori - solo l'inizio non la fine di un processo. Dopo la firma, infatti, le autorita' avranno alcuni mesi per mettere a punto le modalita' di attuazione: ad esempio avranno 18 mesi per definire gli standard di capitale e sei per delineare le regole di attuazione della Volcker Rule. Inoltre, all'orizzonte si presenta subito un nuovo capitolo: la riforma di Fannie Mae e Freddie Mac, i due colossi del credito americano commissariati dalle autorita' nel 29008.
Fonte:
ANSA