Authority appalti, allarme corruzione
"L'illegalità annienta gli onesti"
ROMA - "Il mancato rispetto delle regole e la presenza radicata e diffusa della corruzione è causa di una profonda e sleale alterazione delle condizioni concorrenziali che può contribuire ad annientare le imprese oneste, costringendole ad uscire dal mercato". E' l'allarme lanciato dal presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, Luigi Giampaolino, che nella relazione annuale al Parlamento ha rilevato "l'insorgere, all'interno della pubblica amministrazione, di gravi episodi di corruzione ed illegalità".
Gli lleciti - dice il capo dell'Authority - rappresentano "un fenomeno" che preoccupa un settore "ancora una volta e con ciclicità preoccupante investito con forza da simili eventi", dice il presidente dell'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici.
Giampolino apprezza "l'atteggiamento delle istituzioni" che è "oggi più attento rispetto al passato", anche per i nuovi strumenti previsti da provvedimenti del governo ora al vaglio del Parlamento. Ma sottolinea che "dovrebbe costituire oggetto di approfondimento l'affievolimento nella pubblica amministrazione del principio di legalità e dell'etica del servizio pubblico, nonchè la non completa instaurazione nel mercato di una vera condizione di concorrenza".
Sono anche 'alcune peculiarita' del mercato", per l'Autorità, a facilitare "l'insorgere di fenomeni di illegalita": lo ha detto per poi soffermarsi su frammentazione, accesso, iper-regolamentazione e contenzioso. "Gli strumenti finora proposti dall'ordinamento come soluzione alle descritte criticità, costituiti dalle procedure in deroga e dal ricorso all'arbitrato, hanno spesso portato a disfunzioni maggiori dei benefici previti", ha quindi sottolineato il presidente dell'Autorità di vigilanza.
Fonte:
Repubblica