Un altro ministero, a Brancher il federalismo
Giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica, presenti Berlusconi, Letta, Tremonti, Calderoli
ROMA - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il decreto di nomina dell'Onorevole Aldo Brancher a Ministro senza portafoglio. Al Quirinale Brancher ha prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica. Per il Governo erano presenti il permier Silvio Berlusconi, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il Ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.
"E' un ministero low cost, molto low cost", ha detto Tremonti. Di tutt'altro parere il partito democratico. "La nomina di Aldo Brancher a ministro del federalismo aumenta il numero degli uomini di governo che possono avvalersi della norma privilegio sul legittimo impedimento che consente di sottrarsi 'agevolmente' dalle convocazioni in sede giudiziaria", afferma la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti. "Con questa nomina - aggiunge Ferranti - Brancher potrà a pieno titolo evitare di comparire all'udienza del 26 giugno del processo Antonveneta che lo vede indagato per appropriazione indebita in relazione a soldi incassati dall'ex numero uno di Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani".
Di Pietro rincara la dose ed annuncia di aver presentato una interpellanza al governo "per sapere se Brancher sia stato premiato per ciò che ha fatto in passato; per ciò che non ha mai detto; o per garantirgli l'impunità". "Se sei stato detenuto a San Vittore - afferma il leader Idv - per falso in bilancio e finanziamento illecito all'allora Psi, come nel caso di Brancher, e scarcerato solo per decorrenza dei termini di custodia cautelare e ti sei salvato in Cassazione solo grazie alla prescrizione per il primo reato e alla depenalizzazione per il secondo, dopo essere stato condannato in appello, allora - osserva Di Pietro - hai fatto bingo: puoi diventare ministro".
"Il ministro non dovrà quindi sostenere tutte le formalità burocratiche che ha dovuto affrontare da cittadino comune quando ha chiesto per ben tre volte di non comparire in giudizio. Auguriamoci - conclude - che questa non sia l'unica finalità di questa nomina, perché il paese ha bisogno di azioni concrete di governo negli interessi di tutti i cittadini".
"E' una inutile duplicazione di poltrone e un affronto agli italiani a cui vengono chiesti dal Governo enormi sacrifici", aggiunge Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd. "Vorremo capire - afferma Zoggia - per quale motivo, esistendo un ministero per i rapporti con le Regioni sia stato nominato un ministro per il Federalismo. Probabilmente dopo la manovra, che ha tolto risorse e speranze alla riforma federale, si è deciso di dare un contentino a Bossi con la nomina di un uomo di cerniera tra l'azienda Berlusconi e la Lega. Di fatto è stato istituito un simulacro per dare agli elettori leghisti l'illusione che si intenda veramente procedere sulla strada del federalismo. Si tratta solo dell'ennesimo spreco, una inaccettabile presa in giro di un governo che, ogni giorno, trova un escamotage per sfuggire alle proprie responsabilità".
Fonte:
ANSA[Modificato da binariomorto 18/06/2010 23:59]