La perla della Laguna di Venezia
Chioggia è uno dei più importanti comuni della provincia di Venezia. E’nota per il porto, la pesca, le saline, gli ortaggi, la cucina e per le sue calli, i campi, i palazzi e i canali tipici di una città lagunare e moltosimili a quelli di Venezia, a cui è collegata sia da battelli privati che pubblici. Il canale principale è il Canal Vena, attraversato da nove ponti. Il più imponente è il Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna e alla piazza in cui si trova un'imponente colonna sormontata dal Leone Marciano, ma ironicamente chiamato dai chioggiotti el gato (il gattone).
La leggenda delle origini di Chioggia narra che fu fondata da Clodio, esule troiano, il quale scelse come stemma un leone rampante rosso a ricordo di Troia. Il nome Clodia poi si trasformò nei secoli in Cluza, Clugia e quindi Chiozza, per arrivare infine all'attuale toponimo Chioggia.
In epoca romana faceva parte di una più estesa centuriazione che comprendeva l'intera area della laguna di Venezia. Nel medioevo la città ebbe una propria autonomia comunale e, diventata nota per il florido commercio del sale, nel 1110 divenne anche sede episcopale. Una pagina importante della storia della città avvenne durante la “guerra di Chioggia”, rievocata nel Palio della Marciliana: nel 1379 la città cadde in mano a Genova, attirata dalla fonte di ricchezza che rappresentavano le saline, per poi essere riconquistata dall'intervento veneziano nel 1380.
Sotto il dominio della Serenissima, Chioggia non solo vide limitata la propria libertà ma vide anche ridursi il numero delle saline oltre all’imposizione di pesanti tasse sulla produzione di sale. L’economia così ebbe un inesorabile declino che rifiorì con lo sviluppo della pesca. Chioggia fece parte della Repubblica di Venezia fino al 1797, anno in cui cadde in mano alle truppe di Napoleone Bonaparte. In seguito al trattato di Campoformio, nel 1798, la città passò in mano all'Austria, fino al 1866, anno in cui Chioggia venne annessa al nascente Stato Italiano.
Dal punto di vista architettonico non è possibile rinvenire tracce del passato della città a causa dei numerosi saccheggi e distruzioni subiti fin dalle sue origini. Restano la torre di Sant’Andrea, Palazzo Granaio, i campanili di San Domenico e della Cattedrale.
E’ piacevole percorrere il centro storico partendo dalla zona Vigo passando per la riva Vena, per Palazzo Grassi, Palazzo Mascheroni Lisatti (1560), Palazzo Morosini (XVI sec.), Palazzo Ravagnan (XVIII se.). Lungo il Corso del Popolo si trovano: Palazzo delle Sirene (XVII sec.), Palazzo Granaio (1328), la Loggia dei Bandi (1531), il Monte di Pietà (1495), Palazzo De Bei Baffo (XVI sec.) cha ha avuto ospite la regina di Cipro nel suo viaggio verso l’esilio ad Asolo. Verso sud si trovano: Palazzo Morari o della Caravella (XVII), Palazzo Poli (XVIII) che ha ospitato il giovane Goldoni che poi ambientò proprio a Chioggia le sue famose “Baruffe Chioggiote”. Per poi arrivare, alla fine al Sagrato (Refugium Peccatorum) ed al Palazzo Episcopale, costruito nel ‘400 su un palazzo del ‘200.
[Modificato da !Serenella! 12/08/2009 15:45]