Ronde nere, procura apre fascicolo
Milano, accertamenti della Digos
La procura di Milano ha disposto accertamenti da parte degli agenti della Digos sulle cosiddette ronde nere, il gruppo che vorrebbe collaborare con le forze dell'ordine in tema di sicurezza e che è stato presentato a Milano. Gli accertamenti, a quanto si è saputo, sono stati disposti dal procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del pool antiterrorismo, d'intesa con il procuratore Manlio Minale.
Al momento sulle ronde dei cittadini vige quindi il "fai da te", in attesa dell'approvazione definitiva del disegno di legge sulla sicurezza che li dovrebbe regolamentare. Il provvedimento, dopo l'ok della Camera, deve ora essere esaminato dal Senato. La misura e' stata fortemente sponsorizzata dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha parlato di ''centinaia ecentinaia di iniziative'' volontarie presenti in diversi comuni in tutta Italia, ''che noi vogliamo governare'', senza che ci siano ''Rambo o giustizieri della notte''.
Resta da verificare, quindi, caso per caso se non siano configurabili ipotesi di reato, tra cui ci potrebbe essere quella di una violazione delle legge Scelba che punisce la ricostituzione e l'apologia del fascismo. Le divise delle ronde nere, infatti, richiamano simboli di età fascista.
Che cosa dice la legge
Il ddl licenziato dalla Camera un mese all'articolo 52 ('Concorso delle associazioni volontarie al presidio del territorio') prevede che i sindaci, ''previa intesa con il prefetto, possono avvalersi della collaborazione di associazioni tra cittadini non armati al fine di segnalare alle forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale''.
Le associazioni sono iscritte in un apposito elenco curato dal prefetto che verifica i requisiti delle associazioni e le monitora periodicamente. In via prioritaria, indica il provvedimento, i sindaci dovranno avvalersi delle associazioni costituite dagli appartenenti in congedo alle forze dell'ordine ed alle forze armate. Quelle che non rientrano in quest'ultima categoria potranno essere iscritte negli elenchi ''solo se non siano destinatarie, a nessun titolo, di risorse economiche a carico della finanza pubblica''.
Sara' poi un decreto attuativo emanato dal ministro dell'Interno, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, a fissare i requisiti di chi potra' partecipare alle ronde. Il provvedimento, gia' messo a punto in attesa del via libera del ddl, fissa ulteriori paletti alla partecipazione dei volontari alle ronde. In particolare, si stabilisce che le associazioni non potranno essere espressione di partiti politici, di organizzazioni sindacali o di tifoserie organizzate; le divise ed i simboli dei partecipanti non dovranno richiamare movimenti politici; i volontari non potranno avere precedenti penali significativi. Previsto anche che i volontari partecipino ad appositi corsi di formazione.
Fonte:
tgcom