Per i golosi e gli amanti del buon bere appuntamento a Brescia e dintorni
Le bollicine della Franciacorta. Ma anche tanti prodotti e piatti tipici, spesso rivisitati da chef raffinati. Sono le sorprese che
Brescia e dintorni riservano a gourmet e amanti del buon bere. Per i primi, l'itinerario inizia da
Ugo Bonazza, che nella sua bottega di gastronomia, in città, propone
oltre 50 tipi di formaggi, tutti locali, frutto di ricerca, selezione e passione. Ci sono i taglieri golosi, come quello con mozzarella di bufala bresciana e confettura di peperoncino, caprino fresco della Val Persane accompagnato da zucca e zenzero, formaggella d’alpeggio della Val Trompia con confettura di pere, robiola con prugne e bagòss con confettura di fichi. Per i salumi si va a
Rezzato dalle Macellerie Liberini: pancetta e coppe, culatella della Valverde e lo squisito guanciale baciato. Mentre il regno incontrastato dei dolci è la
Pasticceria Veneta del maestro Iginio Massaro, uno dei più grandi pasticcieri italiani, trionfo di dolcetti e torte, biscotti, come il bussolà, panettoni e 112 tipi di cioccolatini. Da qui, l'itinerario dei sapori prosegue verso il lago: l’
Agrigelateria sull’Aia, a Desenzano del Garda, è una
gelateria particolare a chilometro zero, all’interno di un agriturismo, dove gustare o acquistare latte, yogurt, formaggi freschi e un ottimo gelato in numerose varianti. A
Moniga del Garda, una sosta da
Gardavino è l’occasione per far provviste di qualità: dai vini del Consorzio Garda Classico con le tre DOC (Lugana, Garda Classico e San Martino della Battaglia) al Salame De.co. Morenico di Pozzolengo; dal pane con farina di farro al Grana Padano Dop con miele della Valtenesi; dalle marmellate all’olio extravergine dop del Garda Bresciano, dall’aceto di Lugana allo zafferano di Pozzolengo.
Per chi non si accontenta di acquistare le specialità del luogo, ma vuole imparare anche a cucinare,
La Scuola di cucina intelligente di CAST Alimenti a Brescia propone tutto l'anno divertenti corsi di cucina (in programma a febbraio, la preparazione domestica del formaggio e i dolci di Carnevale).
Da non perdere, poi, tra le tante proposte gourmand del territorio, i piatti tipici e le ricette rivisitate in luoghi di grande fascino, come il
Carlomagno di Collebeato. Una struttura originaria dell’VIII secolo, dove lo chef
Beppe Maffioli si dedica a una cucina di ricerca, con risultati come il cremoso di carciofi con caprino di Mompiano e le pappardelle fatte in casa all’aglio dolce e rosmarino con coniglio, funghi e bagoss. All’
Hostaria 1735 all’interno di Villa Fenaroli di Rezzato (dimora settecentesca dei Conti Avogadro e Fenaroli trasformata in hotel raffinato)
Bruno Piovanelli propone ravioli d’anatra all’aceto di Barolo, filetto di manzo dell’Hostaria con pere caramellate e foie-gras, spuma di castagne e meringa, sfera al cioccolato e biscotto alla vaniglia. Mentre il ristorante
La Colombara del Relais Franciacorta, un esclusivo hotel di campagna guidato da Fabrizio Albini, offre piatti tradizionali, come i casoncelli classici alla bresciana, ma anche ricette di terra e di mare rivisitate. Dalla crema di carciofi e sarde alla mousse al rabarbaro con confettura di melanzane dolci e mele su specchio di cioccolato allo zenzero.
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