23/01/2009 09:10 |
|
|
l virus di cui sono portatori 500 milioni di persone in tutto il mondo. Messa a punto una crema in grado di evitare il contagio da herpes genitale
[IMG]http://i42.tinypic.com/4shfgi.jpg[/IMG] Il virus dell'Herpes simplex
MILANO - Dagli scienziati della Harvard Medical School una pomata che potrebbe impedire che il virus responsabile dell'herpes genitale attecchisca sul nuovo ospite. Per il momento il preparato è stato testato con successo solo sui topi, ma se i test sugli uomini daranno gli stessi risultati la crema potrà effettivamente essere utilizzata per prevenire la trasmissione della malattia.
NON SOLO LABIALE - Quando si parla di herpes la prima cosa che viene in mente è la fastidiosa eruzione cutanea che solitamente interessa le labbra, causata dal virus Herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), che una volta contratto rimane latente nell'organismo, inattivo, salvo recidive. Ma questa malattia, nella variante HSV-2 (Herpes simplex di tipo 2), può interessare anche la pelle e le mucose dell'area genitale, appunto, manifestandosi con vescicole dolorose. Non esiste un modo per eliminare definitivamente il virus (di cui sono portatori circa 500 milioni di persone nel mondo) e attualmente il trattamento consiste nell'utilizzo di antivirali di sintesi. Per questo quella degli esperti di Harvard è una scoperta assai importante poiché di fatto eviterebbe il diffondersi del virus, il cui contagio avviene principalmente per via sessuale, ma che è anche trasmissibile da madre a figlio durante il parto.
FUNZIONAMENTO - La crema sfrutta la tecnica dell'interferenza dell'Rna (siRNA), utilizzata dagli scienziati per distruggere sequenze specifiche dell'Rna a doppia elica formato dal virus durante la duplicazione del proprio genoma. In pratica il sistema permette di impedire che i geni di cui il virus ha bisogno per replicarsi funzionino correttamente. Come spiegato dal professor Judy Lieberman – autore della ricerca, pubblicata sul giornale Cell Host and Microbe –, i tessuti trattati con la pomata diventano resistenti all'infezione e questo stato persiste per circa una settimana successivamente all'applicazione. I ginecologi hanno risposto con interesse all'annuncio della scoperta, definita «promettente», ma avvertono che lo sviluppo di una crema per uso umano richiede ancora molto lavoro.
corriere.it |
|
|