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03/12/2008 08:45
 
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Le Fiabe di Beda il Bardo (The Tales of Beedle the Bard) è molto conosciuto nel mondo magico. Esso infatti è uno dei tanti libri contenenti racconti magici destinati ai maghi e alle streghe più piccoli. Come i babbani hanno Cappuccetto Rosso o Biancaneve così i maghi hanno Barba Raba o il Pentolone Salterino. I racconti contenuti sono cinque e il più famoso è "La Storia dei Tre Fratelli" poichè è raccontata nell'ultimo libro della saga di J.K. Rowling, Harry Potter e i Doni della Morte.

Harry Potter e I Doni della Morte

Inizialmente Le Fiabe di Beda il Bardo erano un libro fittizio, citato nell'ultimo libro della saga di Harry Potter per introdurre i Doni della Morte, da cui il libro prende, appunto, il nome. Nei primi capitoli, una copia delle Fiabe scritta in runico viene lasciata in eredità ad Hermione Granger da parte del defunto preside di Hogwarts, Albus Silente. Quando Hermione, Harry e Ron incontrano Xenofilius Lovegood il libro delle Fiabe ricompare per narrare, tramite la voce di Hermione, uno dei racconti: La Storia dei Tre Fratelli. Si scoprirà ben presto, anche grazie all'insistenza del signor Lovegood, che la fiaba trae ispirazione da una storia vera, quella dei fratelli Antioch, Cadmus e Ignotus Peverell, i primi padroni dei Doni della Morte. I Doni sono in realtà tre oggetti magici che permetterebbero a colui che li possiede tutti di essere padrone della morte. Questi tre oggetti sono La bacchetta di Sambuco, La Pietra della Resurrezione e il Mantello dell'Invisibilità rappresentati da questo simbolo.
La linea verticale rappresenta la bacchetta in grado di sconfiggere chiunque, il cerchio attorno ad essa la pietra che rievoca i morti e il triangolo che li racchiude il mantello che permette di diventare invisibili se lo si indossa.
Le Fiabe di Beda il Bardo si compone di altri quattro racconti, ma ne vengono menzionati solo altri tre: Il Mago e il Pentolone Salterino, La Fonte della Buona Sorte e Baba Raba e il Ceppo Ghignante.


Il libro diventa realtà

Dopo l'uscita di Harry Potter e i Doni della Morte nel luglio del 2007 decise di scrivere e illustrare sette copie di Le Fiabe di Beda il Bardo e regalarle alle persone che negli anni hanno maggiormente contribuito alla realizzazione dei libri. Una di queste copie, però, è stata messa alla asta nel dicembre del 2007 e acquistata da Amazon per 1.95 milioni di sterline tutte devolute in beneficenza a The Children's Voice.
I fan ovviamente non si sono arresi e il 31 luglio 2008 l'associazione benefica ha assicurato ai fan inglesi l'uscita in tutte le librerie di copie del libro in edizione economica per il 4 dicembre 2008. Nella stessa data anche noi italiani potremo avere la nostra copia edita da Salani. I più facoltosi potranno acquistare una riproduzione fedele della copia di Amazon. La compagnia infatti ne ha prodotto circa 100.000 copie il cui costo cadauna si aggira intorno ai 100 dollari.


La composizione dell'opera

La versione per il pubblico conterrà: l'introduzione scritta da J.K. Rowling e alcuni dei suoi disegni, commenti e note a piè pagina di Albus Silente e naturalmente i 5 racconti scritti dall'autrice. Poichè uno di questi non era nominato in Harry Potter e i Doni della Morte non sappiamo quale sarà il suo titolo italiano nè se la Salani manterrà gli altri titoli presenti. Elenchiamo dunque i titoli originali e tra parentesi i titoli inseriti nella versione italiana.

- The Wizard and the Hopping Pot (Il Mago e il Pentolone Salterino)
- The Fountain of Fair Fortune (La Fonte della Buona Sorte)
- The Warlock's Hairy Heart (Il cuore dello stregone) unico racconto non citato nel settimo libro
- Babbitty Rabbitty and her Cackling Stump (Baba Raba e il Ceppo Ghignante)
- The Tale of the Three Brothers (La storia dei tre fratelli)



La storia dei tre fratelli

"C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole...
Dopo qualche tempo i fratelli giunsero a un fiume impetuoso, troppo profondo per guadarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto. Tuttavia erano versati nelle arti magiche, e bastò loro agitare le bacchette per far comparire un ponte sopra le acque infide.
Ne avevano percorso metà quando si trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata. E la morte parlò a loro. Era arrabbiata perchè tre nuove vittime l'avevano appena imbrogliata: di solito i viaggiatori annegavano nel fiume.
Ma la morte era astuta, finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e disse che ciascuno di loro meritava un premio per essere stato tanto abile da sfuggirle.
Così il fratello maggiore, che era un uomo bellicoso, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra al mondo: una bacchetta che facesse vincere al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che aveva battuto la Morte! Così la morte si avvicinò a un'albero di sambuco sulla riva del fiume, prese un ramo e ne fece una bacchetta che diede al fratello maggiore.
Il secondo fratello, che era un uomo arrogante, decise che voleva umiliare ancora di più la morte e chiese il potere di richiamare altri dalla morte, così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti.
Infine la morte chiese al terzo fratello, il minore, che cosa desiderava. Egli era il più giovane e anche il più umile e anche il più saggio dei tre, e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte, con estrema riluttanza, gli consegnò il proprio mantello, un mantello dell'invisibilità.
Poi la Morte si scansò e consentì ai tre fratelli di attraversare il ponte e di continuare il loro cammino. I tre discuterono a lungo con meraviglia sull'avventura che avevano vissuto e ammirarono i premi che la Morte aveva lasciato loro. A tempo debito i fratelli si separarono e ognuno andò per la sua strada.
Il primo fratello viaggiò per un'altra settimana o più, e quando ebbe raggiunto un lontano villaggio andò a cercare un altro mago con cui aveva da tempo una disputa. Armato della bacchetta di sambuco, non potè mancare di vincere il duello che seguì, lasciò il nemico a terra, morto, ed entrò in una locanda, dove si vantò a gran voce della potente bacchetta che aveva sottratto alla Morte in persona e di come l'aveva reso invincibile. Quella stessa notte un altro mago si avvicinò furtivo al giaciglio sul quale dormiva il primo fratello ubriaco fradicio, gli rubò la bacchetta e per buona misura gli tagliò la gola. E fu così che la morte chiamò a se il primo fratello.
Nel frattempo, il secondo fratello era tornato a casa propria, dove viveva solo. Estrasse la pietra che aveva il potere di richiamare in vita i morti e la girò tre volte nella mano. Con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della sua prematura scomparsa gli apparve subito davanti. Ma era triste e fredda, separata da lui come da un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei. E così la morte chiamò a se anche il secondo fratello.
Sebbene la morte avesse cercato il terzo fratello per anni e anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solo quando ebbe raggiunto una veneranda età che il fratello più giovane si tolse il mantello e lo regalò a suo figlio. Dopodichè salutò la Morte come fosse una vecchia amica e andò lieto con lei, da pari a pari, congedandosi da questa vita."

da Harry Potter e i Doni della Morte



lumos.it
08/07/2010 14:15
 
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Frida07, 12/3/2008 8:45 AM:



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Le Fiabe di Beda il Bardo (The Tales of Beedle the Bard) è molto conosciuto nel mondo magico. Esso infatti è uno dei tanti libri contenenti racconti magici destinati ai maghi e alle streghe più piccoli. Come i babbani hanno Cappuccetto Rosso o Biancaneve così i maghi hanno Barba Raba o il Pentolone Salterino. I racconti contenuti sono cinque e il più famoso è "La Storia dei Tre Fratelli" poichè è raccontata nell'ultimo libro della saga di J.K. Rowling, Harry Potter e i Doni della Morte.
hgh
Harry Potter e I Doni della Morte

Inizialmente Le Fiabe di Beda il Bardo erano un libro fittizio, citato nell'ultimo libro della saga di Harry Potter per introdurre i Doni della Morte, da cui il libro prende, appunto, il nome. Nei primi capitoli, una copia delle Fiabe scritta in runico viene lasciata in eredità ad Hermione Granger da parte del defunto preside di Hogwarts, Albus Silente. Quando Hermione, Harry e Ron incontrano Xenofilius Lovegood il libro delle Fiabe ricompare per narrare, tramite la voce di Hermione, uno dei racconti: La Storia dei Tre Fratelli. Si scoprirà ben presto, anche grazie all'insistenza del signor Lovegood, che la fiaba trae ispirazione da una storia vera, quella dei fratelli Antioch, Cadmus e Ignotus Peverell, i primi padroni dei Doni della Morte. I Doni sono in realtà tre oggetti magici che permetterebbero a colui che li possiede tutti di essere padrone della morte. Questi tre oggetti sono La bacchetta di Sambuco, La Pietra della Resurrezione e il Mantello dell'Invisibilità rappresentati da questo simbolo.
La linea verticale rappresenta la bacchetta in grado di sconfiggere chiunque, il cerchio attorno ad essa la pietra che rievoca i morti e il triangolo che li racchiude il mantello che permette di diventare invisibili se lo si indossa.
Le Fiabe di Beda il Bardo si compone di altri quattro racconti, ma ne vengono menzionati solo altri tre: Il Mago e il Pentolone Salterino, La Fonte della Buona Sorte e Baba Raba e il Ceppo Ghignante.


Il libro diventa realtà

Dopo l'uscita di Harry Potter e i Doni della Morte nel luglio del 2007 decise di scrivere e illustrare sette copie di Le Fiabe di Beda il Bardo e regalarle alle persone che negli anni hanno maggiormente contribuito alla realizzazione dei libri. Una di queste copie, però, è stata messa alla asta nel dicembre del 2007 e acquistata da Amazon per 1.95 milioni di sterline tutte devolute in beneficenza a The Children's Voice.
I fan ovviamente non si sono arresi e il 31 luglio 2008 l'associazione benefica ha assicurato ai fan inglesi l'uscita in tutte le librerie di copie del libro in edizione economica per il 4 dicembre 2008. Nella stessa data anche noi italiani potremo avere la nostra copia edita da Salani. I più facoltosi potranno acquistare una riproduzione fedele della copia di Amazon. La compagnia infatti ne ha prodotto circa 100.000 copie il cui costo cadauna si aggira intorno ai 100 dollari.


La composizione dell'opera

La versione per il pubblico conterrà: l'introduzione scritta da J.K. Rowling e alcuni dei suoi disegni, commenti e note a piè pagina di Albus Silente e naturalmente i 5 racconti scritti dall'autrice. Poichè uno di questi non era nominato in Harry Potter e i Doni della Morte non sappiamo quale sarà il suo titolo italiano nè se la Salani manterrà gli altri titoli presenti. Elenchiamo dunque i titoli originali e tra parentesi i titoli inseriti nella versione italiana.

- The Wizard and the Hopping Pot (Il Mago e il Pentolone Salterino)
- The Fountain of Fair Fortune (La Fonte della Buona Sorte)
- The Warlock's Hairy Heart (Il cuore dello stregone) unico racconto non citato nel settimo libro
- Babbitty Rabbitty and her Cackling Stump (Baba Raba e il Ceppo Ghignante)
- The Tale of the Three Brothers (La storia dei tre fratelli)



La storia dei tre fratelli

"C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole...
Dopo qualche tempo i fratelli giunsero a un fiume impetuoso, troppo profondo per guadarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto. Tuttavia erano versati nelle arti magiche, e bastò loro agitare le bacchette per far comparire un ponte sopra le acque infide.
Ne avevano percorso metà quando si trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata. E la morte parlò a loro. Era arrabbiata perchè tre nuove vittime l'avevano appena imbrogliata: di solito i viaggiatori annegavano nel fiume.
Ma la morte era astuta, finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e disse che ciascuno di loro meritava un premio per essere stato tanto abile da sfuggirle.
Così il fratello maggiore, che era un uomo bellicoso, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra al mondo: una bacchetta che facesse vincere al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che aveva battuto la Morte! Così la morte si avvicinò a un'albero di sambuco sulla riva del fiume, prese un ramo e ne fece una bacchetta che diede al fratello maggiore.
Il secondo fratello, che era un uomo arrogante, decise che voleva umiliare ancora di più la morte e chiese il potere di richiamare altri dalla morte, così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti.
Infine la morte chiese al terzo fratello, il minore, che cosa desiderava. Egli era il più giovane e anche il più umile e anche il più saggio dei tre, e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte, con estrema riluttanza, gli consegnò il proprio mantello, un mantello dell'invisibilità.
Poi la Morte si scansò e consentì ai tre fratelli di attraversare il ponte e di continuare il loro cammino. I tre discuterono a lungo con meraviglia sull'avventura che avevano vissuto e ammirarono i premi che la Morte aveva lasciato loro. A tempo debito i fratelli si separarono e ognuno andò per la sua strada.
Il primo fratello viaggiò per un'altra settimana o più, e quando ebbe raggiunto un lontano villaggio andò a cercare un altro mago con cui aveva da tempo una disputa. Armato della bacchetta di sambuco, non potè mancare di vincere il duello che seguì, lasciò il nemico a terra, morto, ed entrò in una locanda, dove si vantò a gran voce della potente bacchetta che aveva sottratto alla Morte in persona e di come l'aveva reso invincibile. Quella stessa notte un altro mago si avvicinò furtivo al giaciglio sul quale dormiva il primo fratello ubriaco fradicio, gli rubò la bacchetta e per buona misura gli tagliò la gola. E fu così che la morte chiamò a se il primo fratello.
Nel frattempo, il secondo fratello era tornato a casa propria, dove viveva solo. Estrasse la pietra che aveva il potere di richiamare in vita i morti e la girò tre volte nella mano. Con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della sua prematura scomparsa gli apparve subito davanti. Ma era triste e fredda, separata da lui come da un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei. E così la morte chiamò a se anche il secondo fratello.
Sebbene la morte avesse cercato il terzo fratello per anni e anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solo quando ebbe raggiunto una veneranda età che il fratello più giovane si tolse il mantello e lo regalò a suo figlio. Dopodichè salutò la Morte come fosse una vecchia amica e andò lieto con lei, da pari a pari, congedandosi da questa vita."

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