Honda Insight Concept

“Fun to drive”, l’ibrido secondo Honda. Tradotto, con grammatica conforme al linguaggio delle quattro ruote, Insight Concept. Takeo Fukui, presidente della Casa di Tokyo, ha usato l’impegnativo termine divertimento per anticipare il debutto mondiale della media a doppia motorizzazione, rivale dichiarata – per segmento di appartenenza, prospettive di vendita e, last but not least, qualche evidente reminiscenza stilistica – della Toyota Prius.

Il numero uno del brand giapponese ha promesso di alzare l’asticella rispetto ai twin-drive attuali, proponendo un’unità “più leggera e meno ingombrante, con l’intero pacchetto di batterie disposto in posizione arretrata, sotto il baule”. Ma non solo: “La versione definitiva della Insight – prosegue Mr. Fukui – verrà presentata al prossimo Salone di Detroit, avviandone produzione, stimata in 200,000 esemplari annui, poco dopo. Lei sarà il nostro vanto, nonché il primo modello ibrido della nuova generazione, composta nel futuro da Civic, Jazz e da una derivata della CR-Z”.





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Tra le tante novità portate a Parigi da GM, una delle più importanti era certamente costituita dalla nuova Opel Insignia Sports Tourer, versione familiare dell’interessante berlina tedesca.

A prima vista, colpiscono le dimensioni esterne, tutt’altro che contenute, ma a parte qualche aspetto stilistico dell’imponenente posteriore, la linea sembra abbastanza ben riuscita.

Accanto a lei ha debuttato anche la gamma ecoFLEX di Opel, comprensiva della stessa Insignia berlina, spinta da un 2.0 turbodiesel 160 CV capace di emissioni di CO2 inferiori ai 140 g/km
Nel corso della conferenza, il management GM, oltre a delineare un chiaro quadro della congiuntura economico-politica internazionale, ha annunciato i prezzi francesi della media, che partirà da 21.600 euro per quanto riguarda la berlina e da 22.700 per la Sports Tourer.




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Mercedes-Benz ha svelato oggi una nuova, splendida serie limitata della sua SLR Roadster. Questa super-esclusiva 722 S -che vedremo a Parigi fra pochissimi giorni- si basa sulla già nota 722 coupè e ne condivide meccanica e prestazioni. Il motore è il 5.4 V8 “supercharged” nella versione da 650 CV (quello della “base” ne eroga 625), che bastano a sparare la supercar da 0 a 100 in 3,7 s e a farle raggiungere i 335 km/h.

La SLR Roadster 722 S mantiene ovviamente l’evoluta scocca in carbonio della sorella, e offre così un’eccellente rigidità torsionale nonostante la carrozzeria scoperta. Il tetto -chiaramente- è in tela.

Ma la 722 S offre anche qualcosa in più: questa versione della SLR Roadster ha infatti beneficiato di affinamenti all’aerodinamica e (soprattutto) al comparto sospensioni, al fine di regalare un’esperienza di guida ancora più appagante: tra le varie modifiche apportate, il corpo vettura è stato abbassato di 10 mm e le molle sono state irrigidite. Sono arrivati poi i nuovi cerchi da 19″ che permettono di ammirare le pinze freno rosse e gli enormi dischi in carboceramica.

Tutto questo senza dimenticare però l’elevatissimo comfort del modello e le finiture eccellenti che lo contraddistinguono da sempre (e che la clientela apprezza particolarmente). I 150 fortunatissimi acquirenti la potranno avere dal prossimo 1° gennaio



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Volkswagen si presenta a Parigi con la nuova Golf, con poca enfasi rispetto ad altri eventi e sopratutto puntando molto sulla GTI, quasi come se la versione normale non fosse una novità. Anche le informazioni diffuse non sono diverse da quello che già sappiamo.

La GTI dal vivo è piuttosto aggressiva, ma la somiglianza con la vecchia generazione resta piuttosto evidente, forse anche per la scelta di aver mantenuto persino lo stesso design per i cerchi in lega. Le versioni TSI e TDI esposte, invece, non si discostavano dal solito grigio metallizzato: gli interni appaiono molto ben rifiniti ma senza grandi slanci stilistici, eccetto il volante con comando multifuzione, comune alle ultime realizzazioni volkswagen


Per la GTI, a fronte di 210Cv, viene dichiarato un consumo medio di 7,5 l/100km. L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 7,2 secondi ed il motore eroga già 280Nm a soli 1800 giri. L’assetto è ribassato di 22mm ed è presente il nuovo differenziale XDS a controllo elettronico, che lavora in collaborazione con l’ESP. Come per le altre Golf, anche la GTI potrà contare su l’assetto a controllo elettronico DCC. Nessuna anticipazione, al salone, della prossima GTD 200Cv.





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Praticamente impossibile parlare della X1 senza citare la sorella maggiore X3. La ricorda nella linea, nell'impostazione e anche nelle proporzioni, anche se è un po' più piccola e bassa. Infatti, è lunga 446 centimetri (undici in meno), larga 179 (meno sei) e alta solo un metro e 54 (meno 13, come una Fiat Panda).

Con questa concept BMW anticipa la crossover che andrà ad ampliare la "gamma X", nata nel 1999 con la X5, arricchita in seguito con la X3 e più recentemente con la X6. Delle Sport utility (o meglio, delle Sports activity, come preferisce chiamarle la BMW), la futura X1 ha tutti i tratti distintivi: l'altezza da terra, gli sbalzi ridotti, l'inclinazione del lunotto, la forma leggermente squadrata dei passaruota e i bordi neri della carrozzeria.

A caratterizzare il modello, anche gli elementi di protezione di colore diverso che spuntano sotto i paraurti e i fascioni laterali e la "palpebra" bianca sulla parte alta dei gruppi ottici anteriori, che ricordano vagamente quelli della nuova Serie 7. Delle sei nervature sul cofano motore, le due interne convergono sulla mascherina, come sulla Serie 3. Nel posteriore, le luci a "L" sono a led.

Questo per quando riguarda lo stile. A livello meccanico, si sa soltanto che la futura X1, quella di serie, avrà la trazione integrale a controllo elettronico. La X1 debutta come concept car al Salone di Parigi, andrà in produzione entro la fine del 2009 e sarà in vendita l'anno successivo.

Audi "S4"

A circa un anno dal debutto al Salone di Francoforte, Audi presenta la S4 in versione tre volumi e Avant. A contraddistinguerla dalle A4 “normali”, i cerchi da 18", i retrovisori esterni color alluminio, i listelli sottoporta, lo spoiler posteriore e lo scarico a quattro uscite. Sotto il cofano romba il potente tre litri V6 TFSI, che eroga 333 CV e una coppia di 440 Nm. La trazione è integrale permanente.

La piccola monovolume francese arriverà sul mercato a febbraio 2009. La nuova Citroën è lunga 4,08 metri, larga 1,73 e alta 1,62; il bagagliaio ha una capacità di 500 litri che, con i sedili posterori abbassati, sfruttando un sistema modulare, arrivano a ben 1500. Da record le dimensioni del tetto panoramico in vetro, che si estende per 4,52 metri quadrati. La scelta dei motori comprende due "benzina", il VTI da 95 CV e quello da 120 CV, e altrettanti diesel, gli HDi da 90 e 110 CV con filtro antiparticolato di serie.

Ford "Ka"

La seconda generazione della piccola Ford è figlia della collaborazione con Fiat. Con la 500, infatti, “condivide” il pianale e l'architettura di base, mentre l’aspetto è tutto frutto del "kinetic design" della Casa americana. Sotto il cofano si possono scegliere il Duratec da 1.2 litri con 69 CV e il Duratorq TDCi di 1.3 litri da 75. Accattivante il prezzo base, attorno ai 9500 euro.

Renault "Mégane"

La nuova generazione della berlina francese è meno trasgressiva delle precedente e s’ispira maggiormente alla Laguna. Le dimensioni sono cresciute di 9 cm, il peso è leggermente diminuito. Avantreno con schema macPherson, retrotreno a ruote interconnesse. Tre motori a benzina, 1400 (turbo), 1600 e 2000 (con potenze di 130, 110 e 140 CV), tre a gasolio (1500, 1900 e 2000) con potenze comprese tra 90 e 160 CV.