09/09/2008 23:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 118.058 Post: 49.851 | Registrato il: 05/01/2004 Registrato il: 05/01/2004 | Sesso: Femminile | Occupazione: Impiegata Azienda Cosmetica | | | |
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Un Giorno Perfetto
Titolo Originale: Un Giorno Perfetto
Italia
Drammatico
Durata: 1h45m
Regia: Ferzan Ozpetek
Cast: Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Valerio Binasco, Nicole Grimaudo, Federico Costantini, Monica Guerritore, Angela Finocchiaro, Stefania Sandrelli, Christian Serritiello, Fausto Maria Sciarappa
Produzione: Fandango, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Anno: 2007
Uscita: 05/09/2008
Trama:
Emma e Antonio, sposati con due figli, sono separati da circa un anno. Antonio vive da solo nella casa dove avevano abitato insieme, Emma è andata a stare da sua madre coi bambini. Poi, una notte qualunque, una volante viene chiamata nel palazzo e la polizia si accinge a fare irruzione nell'appartamento dove qualcuno dice di aver sentito degli spari. "Un giorno perfetto", in un serrato rincorrersi di avvenimenti racconta le ventiquattro ore che precedono questo momento, la vita semplice eppure "unica" di un gruppo di personaggi pedinati passo passo: Camilla compie sette anni, suo fratello Aris fa un esame all'università, Emma perde il lavoro in un call-center, sua figlia Valentina incontra un ragazzo che le piace, l'Onorevole Elio Fioravanti è in giro per comizi elettorali, la sua bella moglie Maja scopre di essere incinta, il piccolo Kevin viene invitato a una festa lussuosa, la professoressa Mara ha un appuntamento col suo amante - e Antonio vede la moglie per l'ultima volta. Le loro storie si incrociano...
http://www.neparliamo.it/cinema/un_giorno_perfetto.htm |
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11/09/2008 11:36 |
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| | | OFFLINE | Post: 7.700 Post: 4.412 | Registrato il: 05/12/2004 Registrato il: 28/02/2005 | Sesso: Femminile | Occupazione: Insegnante | | | |
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Mi ha sconvolta, è un film duro, forte sulla realtà che si mostra con tutta la sua disperazione intorno a noi, è un film diretto in modo magnifico, Ozpetek è riuscito a far diventare Mastandrea un grande attore drammatico. Così ho deciso di leggere il libro da cui è tratto il film, bellissimo. |
11/09/2008 11:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 7.700 Post: 4.412 | Registrato il: 05/12/2004 Registrato il: 28/02/2005 | Sesso: Femminile | Occupazione: Insegnante | | | |
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Bravissima Isabella Ferrari! |
20/09/2008 11:45 |
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| | | OFFLINE | Post: 409 Post: 30 | Registrato il: 06/02/2008 Registrato il: 04/03/2008 | Città: PALERMO | Età: 52 | Sesso: Maschile | | | |
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Sno curioso di vederlo, inutile dire che gli altri suoi film mi sono piaciuti tanto anche se troppo tristi. |
10/10/2008 09:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 409 Post: 30 | Registrato il: 06/02/2008 Registrato il: 04/03/2008 | Città: PALERMO | Età: 52 | Sesso: Maschile | | | |
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ragazzi ho visto il film ierisera dopo tanto tempo ero curiosissimo, ho visto tutti i suoi film, amo molto questo regista, ma vi diro' che eravamo una decina di amici il film non è piaciuto a nessuno .
Ha deluso le mie aspettative , certo la storia è cruda ma raccontata con grande noia , con pesantezza, lento da morire con molte scene inutili, al contrario di Lostry ho trovato Mastrondrea terribile, setssa faccia per tutto il film, con quel muso imbrocciato , alcune scene sono scontate , altre tipiche di Ozpetek ma immotivate, in particolare alcune scene di pianto fatte per colpire gli spettatori.
mi ha fatto piacere vedere la Guerritore lei è una grande anche se in un ruolo secondario, Isabella Ferrari è stata brava ma per un film intero non basta.non me ne vogliate è soltanto una mia semplicissima opinione. |
10/10/2008 17:35 |
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| | | OFFLINE | Post: 53.468 Post: 22 | Registrato il: 28/01/2007 Registrato il: 02/10/2008 | Città: ROMA | Età: 47 | Sesso: Femminile | | |
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vorrei vederlo per ozpetek ma il pensiero di un film così angosciante finora mi ha fatto desistere...sono molto indecisa |
14/10/2008 11:42 |
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| | | OFFLINE | Post: 8.611 Post: 39 | Registrato il: 02/08/2006 Registrato il: 01/02/2007 | Città: MILANO | Età: 53 | Sesso: Femminile | Occupazione: Mod di Telling Stories | | | |
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Mi è piaciuto molto.
Se si pensa che per la prima volta Ozpetek ha preso una sceneggiatura fornitagli bella e pronta per la quale il produttore Procacci cercava un regista, direi che ha saputo rendere bene il dramma di un uomo che si sente un fallito perchè ha perso la famiglia e di una donna sciatta e imbruttita che forse inizia a vivere proprio con la fine del matrimonio. Per la parte di lei, il regista aveva pensato alla Golino in un primo tempo, ma dato che quest'ultima era impegnata si è spostato sulla Ferrari, fatta ingrassare di 9 chili e vestita con "un budget di 25 euro" come lui stesso racconta.
La Guerritore poi è molto intensa come sempre e mi è sembrata una scelta interessante sostituire il professore gay del libro con una professoressa etero, concubina e sola come tutte le amanti sanno esserlo. D'altronde il regista ha voluto spezzare un po' le catene del parlare solo della comunità gay riunita intorno ad una tavolata con le storie intrecciate le une con le altre.
Resto un po' perplessa invece per la scelta di inserire un personaggio che nel libro non c'è e nemmeno nella sceneggiatura: la Finocchiaro che sembra avere il solo ruolo di fare da trait d'union tra i vari personaggi, forse perchè a volte il destino ci unisce senza che noi ne siamo consapevoli? Non saprei ma penso fosse un po' inutile nell'economia del film, in un tentativo di alleggerire una trama, un argomento che niente e nessuno può alleggerire: la tragedia di un uomo finito che porta via tutto alla donna che ritiene responsabile del suo fallimento, come solo un vigliacco sa fare e come le cronache ogni giorno ci raccontano.
La scelta di Mastandrea è stata più istintiva, a detta di Ozpetek, visto che è bastata un gesto di lui, intercettato dal regista, per fargli dire "è lui": pare che in Sardegna durante una manifestazione dedicata al cinema, una sera Mastandrea seduto al tavolo con Ozpetek, si sia alzato improvvisamente per ricoprire lo slip della fidanzata che all'improvviso era spuntato dall'orlo dei pantaloni. E questo gesto di gelosia ha portato ad una scelta che ritengo, a differenza di altri, molto opportuna. Mastandrea parla poco e dice molto invece con lo sguardo, soprattutto in macchina poco prima di aggredire la Ferrari nel canneto (chiaro omaggio del regista a Rocco e i suoi Fratelli). Sarà che apprezziamo l'arte in generale per quanto questa tocchi delle corde particolari in noi, per quanto in essa ci identifichiamo e personalmente mi ha inquietato quello sguardo, quel passare da un tono dolce e quasi supplichevole alla rabbia più accecante; sarà che in prima persona anni fa ho subito le ire del mio ex convivente che si comportava allo stesso modo ma mi è parso quasi di vederlo quel velo opaco che offuscava gli occhi di lui prima che la sua ira sgorgasse. E che dire delle scene finali dove la tragedia annunciata comunque ci colpisce nella sua devastante realtà, nel vedo e non vedo delle povere vittime.
Direi che una visione la merita.
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